Mi permetto di intervenire in questa discussione di enorme importanza per, una volta per tutte, arrivare a fare chiarezza su un aspetto che prima o poi interesserà per alcuni aspetti o per altri tutti (o quasi tutti) coloro che hanno deciso di affrontare un problema estetico con una terapia che dà o potrebbe dare degli effetti collaterali di indubbia importanza.
Per primo mi sembra assolutamente assodato l'effetto teratogenetico della finasteride per una donna in gravidanza o qualora possa esserlo, che quindi non deve assolutamente venire con la sostanza in contatto neanche epidermico e tantomeno per trasfusione di sangue da donatore in terapia con finasteride.
Il limite temporale trascorso il quale il sangue del donatore che abbia interrotto l'assunzione di finasteride sembrerebbe essere nuovamente sicuro parrebbe essere in base alle indicazioni redatte all'avis di 2 mesi.
Da tale indicazione sembrerebbe che la finasteride permanga nel sangue dell' individuo trattato per un periodo così lungo quando mi pare di aver letto che l'emivita della sostanza risulti essere di poche ore.
Chiaramente il rinnovamento delle cellule del sangue avviene in un periodo ben preciso e quindi la finasteride potrebbe risultare ancora presente nel sangue anche dopo al sospensione del trattamento fino al momento del completo rinnovo del circolo.
A me, che medico non sono, e forse a tanti altri, piacerebbe avere una spiegazione più scientifica di tale assolutamente imprescindibile periodo di rispetto fermo restando che reputo un dovere morale attenersi scrupolosamente a tali indicazioni.
Altrettanto interrogativo riguarda il tempo di rispetto per la possibilità (peraltro avvalorata da studi) di infinitesimali passaggi della finasteride nell'eiaculato.
Se per analogia con il sangue alla sospensione della terapia dovessimo attendere il rinnovamento dell' intero ambiente spermatico dovremmo attendere 72 giorni.
Quindi, chiedo umilmente, quest'ultima accortezza ha un fondamento, anche se scaturita da un eccesso di scrupolo, o è solo un mio errato ragionamento?
Questo non tanto perchè dovrei attendere ancora un pò di tempo prima di provare a concepire, ma perchè una volta per tutte potrei comprendere meglio il meccanismo con cui vengono dichiarati tali periodi di rispetto (si sente un pò di tutto, da una settimana a 3 mesi).
In ultimo vorrei che qualcuno del settore chiarisse i potenziali effetti sulla qualità dello sperma.
A parte la documentata riduzione e motilità degli spermatozoi in alcuni pazienti trattati con finasteride, poi gradualmente migliorata a seguito della sospensione, mi sono impressionato dal perdurare di alterazioni cromosomiali degli spermatozoi con effetti di disploidia e displomia sugli stessi.
Essendo assolutamente digiuno in materia gradirei un ragguaglio assolutamente scientifico della questione così da informare tutti su questi argomenti, improrogabilmente da approfondire, evitando però scadere in accuse gratuite o dissertazioni scaturite da convizioni unicamente personali.
Scusandomi per la lunghezza del post e per le richieste di delucidazioni, a mio parere, solo parzialmente già chiarite ne approffitto per augurare a tutti un felice nuovo anno.