Farmaci on line: Italia vs Unione Europea

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Questo articolo ci dice che dal 2003 la vendita on line di farmaci senza obbligo di ricetta è lecito in tutta Europa. Quindi la normativa italiana in materia devierebbe da quello che è un indirizzo ormai adottato in tutta Europa. Questo spiega la confusione che c'è sull'argomento. Ora sarebbe bello se qualche esperto in giurisprudenza rispondesse a questa domanda: in questa materia è possibile che la normativa nazionale scavalchi quella europea? Se la risposta fosse negativa, allora sarebbe ILLEGALE bloccare i pacchi alla dogana, anche quando contengono farmaci SOP!!!!!!!!!!!!!!!!!



di Roberto Manno* - 20.01.05

Con la sentenza resa in data 11 dicembre 2003 nella causa C-322/01 (Deutscher Apothekerverband eV contro 0800 DocMorris NV e Jacques Waterval) , i giudici comunitari hanno ridisegnato l'intero quadro comunitario della vendita a distanza dei medicinali.La sentenza, inoltre, riconosce giuridicamente l'importanza delle ICT nella prestazione di servizi sanitari, alla base delle diverse applicazioni di e-health e di telemedicina.

I fatti

La farmacia olandese DocMorris, dal 8 giugno 2000, vende via internet a cittadini tedeschi, con o senza prescrizione medica, medicinali la cui autorizzazione al commercio proviene non sempre dalle autorità tedesche, ma anche (spesso) da altri Stati membri.
L'associazione dei farmacisti tedeschi (rappresentante di ben 19.000 titolari di farmacie) ha quindi convenuto la farmacia DocMorris dinanzi al tribunale di Francoforte sul Meno, contestando sia l'offerta di medicinali via internet che la loro consegna internazionale per corrispondenza, sulla base dei divieti nazionali tedeschi che vietano la vendita a distanza di medicinali disponibili esclusivamente nelle farmacie. In particolare, si eccepivano i divieti previsti dalle leggi sui medicinali ad uso umano (AMG) e sulla pubblicità nelle professioni sanitarie (HWG). Secondo l'associazione, tali divieti sarebbero compatibili con gli art. 28 e 30 del Trattato, vertendo in materia di protezione della vita e della salute dei cittadini, interessi giuridici superiori alle libertà fondamentali del mercato interno.

Dietro le contestazioni di un tale assunto da parte di DocMorris, il giudice tedesco ha posto alla Corte di giustizia una serie di questioni pregiudiziali di estrema importanza, che si riassumono nella loro sostanza, rinviando per una loro più rigorosa elencazione al testo della sentenza:
1. I divieti nazionali alla vendita a distanza
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
248
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Questo articolo ci dice che dal 2003 la vendita on line di farmaci senza obbligo di ricetta è lecito in tutta Europa. Quindi la normativa italiana in materia devierebbe da quello che è un indirizzo ormai adottato in tutta Europa. Questo spiega la confusione che c'è sull'argomento. Ora sarebbe bello se qualche esperto in giurisprudenza rispondesse a questa domanda: in questa materia è possibile che la normativa nazionale scavalchi quella europea? Se la risposta fosse negativa, allora sarebbe ILLEGALE bloccare i pacchi alla dogana, anche quando contengono farmaci SOP!!!!!!!!!!!!!!!!!



di Roberto Manno* - 20.01.05

Con la sentenza resa in data 11 dicembre 2003 nella causa C-322/01 (Deutscher Apothekerverband eV contro 0800 DocMorris NV e Jacques Waterval) , i giudici comunitari hanno ridisegnato l'intero quadro comunitario della vendita a distanza dei medicinali.La sentenza, inoltre, riconosce giuridicamente l'importanza delle ICT nella prestazione di servizi sanitari, alla base delle diverse applicazioni di e-health e di telemedicina.

I fatti

La farmacia olandese DocMorris, dal 8 giugno 2000, vende via internet a cittadini tedeschi, con o senza prescrizione medica, medicinali la cui autorizzazione al commercio proviene non sempre dalle autorità tedesche, ma anche (spesso) da altri Stati membri.
L'associazione dei farmacisti tedeschi (rappresentante di ben 19.000 titolari di farmacie) ha quindi convenuto la farmacia DocMorris dinanzi al tribunale di Francoforte sul Meno, contestando sia l'offerta di medicinali via internet che la loro consegna internazionale per corrispondenza, sulla base dei divieti nazionali tedeschi che vietano la vendita a distanza di medicinali disponibili esclusivamente nelle farmacie. In particolare, si eccepivano i divieti previsti dalle leggi sui medicinali ad uso umano (AMG) e sulla pubblicità nelle professioni sanitarie (HWG). Secondo l'associazione, tali divieti sarebbero compatibili con gli art. 28 e 30 del Trattato, vertendo in materia di protezione della vita e della salute dei cittadini, interessi giuridici superiori alle libertà fondamentali del mercato interno.

Dietro le contestazioni di un tale assunto da parte di DocMorris, il giudice tedesco ha posto alla Corte di giustizia una serie di questioni pregiudiziali di estrema importanza, che si riassumono nella loro sostanza, rinviando per una loro più rigorosa elencazione al testo della sentenza:
1. I divieti nazionali alla vendita a distanza
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Questo articolo ci dice che dal 2003 la vendita on line di farmaci senza obbligo di ricetta è lecito in tutta Europa. Quindi la normativa italiana in materia devierebbe da quello che è un indirizzo ormai adottato in tutta Europa. Questo spiega la confusione che c'è sull'argomento. Ora sarebbe bello se qualche esperto in giurisprudenza rispondesse a questa domanda: in questa materia è possibile che la normativa nazionale scavalchi quella europea? Se la risposta fosse negativa, allora sarebbe ILLEGALE bloccare i pacchi alla dogana, anche quando contengono farmaci SOP!!!!!!!!!!!!!!!!!



di Roberto Manno* - 20.01.05

Con la sentenza resa in data 11 dicembre 2003 nella causa C-322/01 (Deutscher Apothekerverband eV contro 0800 DocMorris NV e Jacques Waterval) , i giudici comunitari hanno ridisegnato l'intero quadro comunitario della vendita a distanza dei medicinali.La sentenza, inoltre, riconosce giuridicamente l'importanza delle ICT nella prestazione di servizi sanitari, alla base delle diverse applicazioni di e-health e di telemedicina.

I fatti

La farmacia olandese DocMorris, dal 8 giugno 2000, vende via internet a cittadini tedeschi, con o senza prescrizione medica, medicinali la cui autorizzazione al commercio proviene non sempre dalle autorità tedesche, ma anche (spesso) da altri Stati membri.
L'associazione dei farmacisti tedeschi (rappresentante di ben 19.000 titolari di farmacie) ha quindi convenuto la farmacia DocMorris dinanzi al tribunale di Francoforte sul Meno, contestando sia l'offerta di medicinali via internet che la loro consegna internazionale per corrispondenza, sulla base dei divieti nazionali tedeschi che vietano la vendita a distanza di medicinali disponibili esclusivamente nelle farmacie. In particolare, si eccepivano i divieti previsti dalle leggi sui medicinali ad uso umano (AMG) e sulla pubblicità nelle professioni sanitarie (HWG). Secondo l'associazione, tali divieti sarebbero compatibili con gli art. 28 e 30 del Trattato, vertendo in materia di protezione della vita e della salute dei cittadini, interessi giuridici superiori alle libertà fondamentali del mercato interno.

Dietro le contestazioni di un tale assunto da parte di DocMorris, il giudice tedesco ha posto alla Corte di giustizia una serie di questioni pregiudiziali di estrema importanza, che si riassumono nella loro sostanza, rinviando per una loro più rigorosa elencazione al testo della sentenza:
1. I divieti nazionali alla vendita a distanza
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Guarda che è proprio questo il punto...secondo la sentenza della corte europea è illegittimo bloccare i farmaci SOP alla frontiera se provengono da un paese europeo, quale che sia la frontiera! In un altro sito ho trovato un articolo secondo il quale vale la legislazione del paese del venditore: in pratica, in Italia le farmacie non possono vendere on line, in Europa sì. E' come se andassi in Francia è facessi la scorta di aspirine. Mi spieghi perchè non potrei comprarle on line? Riguardo il rischio di abuso....ti faccio notare che la normativa vale solo per i farmaci senza obbligo di ricetta, cioè per quei farmaci che oggi anche in Italia li puoi trovare al supermercato. Non mi venire a dire che se compri dal tuo farmacista tre pacchi di aspirine quello ti ferma e ti chiede perchè ne prendi tante! Se io voglio prendermi 40 aspirine al giorno posso farlo benissimo in Italia. Non si capisce perchè se lo facessi con farmaci acquistati su internet la cosa sarebbe più grave.
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Il fatto che sia possibile sbloccare il prodotto fermo in dogana presentando una ricetta medica è un'assurdità madornale se il prodotto non prevede ricetta. Per quanto riguarda questioni inerenti ai quantitativi... il mio era soltanto un esempio estremo... poi mi devi spiegare perchè posso comprare il minox 2% in farmacia senza consultare il mio medico (visto che sono libero di farlo) ma non posso comprare lo stesso prodotto su internet pagandolo un terzo!! E' soltanto una questione di corporazione e di interessi particolaristici.....altro che tutela del cittadino. Riguardo la dogana...torno a ripetere...se la corte di giustizia europea sentenzia che in Europa non si può proibire il commercio di farmci on line senza obbligo di ricetta, vuol dire che tutti i paesi europei sono tenuti ad uniformarsi a quella sentenza (e non c'è dogana che tenga). Se il mio pacco proveniente dalla Gemrania fosse bloccato, io potrei ricorrere a quella stessa Corte che ovviamente mi darebbe ragione, visto che si è già espressa su questa questione. Visto che l'Italia fa parte dell'Europa, o almeno così si dice ma a volte ne dubito, anche in Italia si possono importare farmaci SOP provenienti da un paese europeo che lo consenta (e questo è certo). Il dubbio resta sui farmaci provenienti dagli USA.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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si parla di farmaci non soggetti a prescrizione e acquistati entro la comunità europea per i quali già non c'è blocco alla dogana italiana.La cosa avviene solo con farmaci extra UE.Ordinando minoxidil in germania non c'è cmq blocco doganale italiano anche se il medesimo è da prescrirre.
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Scusami khil...ma il minox 2% di cui si parlava non è soggetto ad obbligo di prescrizione...nè in Italia nè all'estero....
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
1
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in teoria sì...se poi te lo vendono senza è un altro conto.Il minoxidil è un farmaco che richiede prescrizione.
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Scusami khil ma quello che hai appena scritto non ha senso...il minox 2% non prevede prescrizione, nè in teoria nè in pratica...sopra quella percentuale la prevede in teoria...[sp]
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Cloud..basterebbe dare un'occhiata alla Guida sull'uso dei farmaci (fonte: Ministero della sanità):

Aloxidil (IDI Farmaceutici)
G/G Descrizione Principio Attivo Prezzo Ricetta Classe SSN
2% soluzione cutanea flacone 60 ml minoxidil (DC.IT) (FU) € 18,08 RR C

Minovital (Terapeutico M.R.)
G/G Descrizione Principio Attivo Prezzo Ricetta Classe SSN
2% soluzione cutanea 60 ml minoxidil (DC.IT) (FU) € 15,49 RNR C

Minoximen (Menarini)
G/G Descrizione Principio Attivo Prezzo Ricetta Classe SSN
5% soluzione cutanea flacone 60 ml minoxidil (DC.IT) (FU) € 39,50 RR C
2% soluzione cutanea flacone 60 ml minoxidil (DC.IT) (FU) € 16,80 SOP C

Regaine (Pfizer Consumer H. Care)
G/G Descrizione Principio Attivo Prezzo Ricetta Classe SSN
soluz. per uso topico al 5% flacone 60 ml minoxidil (DC.IT) (FU) € 45,00 RR C
soluz. per uso topico al 2% flacone 60 ml minoxidil (DC.IT) (FU) € 40,00 SOP C

Tricoxidil (Pfizer Consumer H. Care)
G/G Descrizione Principio Attivo Prezzo Ricetta Classe SSN
u. est. al 2% soluzione 60 ml per uso cutaneo minoxidil (DC.IT) (FU) € 18,40 SOP C


Come vedi dipende dalle marche: il Regaine 2%, il Tricoxidil 2%, Minoximen 2% sono farmaci SOP (senza obbligo di prescrizione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) La ricetta ci vuole se chiedi un galenico.
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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2,015
Concordo con Khil dicendo che la dogana non c'è più (Schengen...) e quindi in Europa i pacchetti non passano certo la dogana.
Il discorso della vendita dei farmaci on line è più complicato, ma se fatto nelle maniere giuste e con alcune tutele, perché no?
Secondo me invece è giusto poterli ordinare tranquillametne da casa, pensate a chi ha problemi di motilità, oppure a chi ha bisogno di una classe di farmaci non comuni magari per una malattia rara e li trova solo in Internet. Ma anche ai prodotti che in Italia non si trovano. Bisogna andare tutti alla Farmacia del Vaticano?
Anche per le farmacie poi avrei da dire... E' vero che ci vuole la ricetta per molti farmaci, peccato che in Italia non te la senti chiedere molte volte.... Anche per l'eritromicina, che è un antibiotico, o per il Locoidon, che comunque è un cortisonico...
I farmaci, se si usano in modo inappropriato, possono essere dannosi sia che si acquistino in farmacia, sia che si comprino in Internet. Ovviamente sono del parere che in Internet dovrebbero essere vendibili solo i medicinali che non hanno bisogno di ricetta medica, oppure, come in diversi siti tedeschi, la merce viene spedita solo dopo ricezione via posta della ricetta medica....
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
13,601
10
2,015
Probabilmente ti servi da una farmacia molto seria...
Io mi sono fatta portare il Locoidon senza ricetta, in Italia avevo comprato l'eritromicina più volte sempre senza ricetta, una mia amica aveva comprato addirittura il Lexotan senza ricetta.... E' vero che qui in Germania non ti danno un tubo senza ricetta nemmeno se piangi in giapponese...
Per i farmaci rari magari funzionasse sempre come dici tu, il problema non è tanto farsi fare la ricetta, ma riuscire proprio a reperire un farmaco che non sia venduto in Italia senza dover per forza andare (con ricetta) alla Farmacia del Vaticano o ordinarla con tempi di attesa molto lunghi.
Comunque si parlava principalmentne di farmaci che non hanno bisogno di ricetta per la vendita in Internet... Servirebbe anche un po' per la concorrenza... Perché io la biotina qui la pago 4 euro per 60 compresse da 5mg e in Italia costa mille volte di più? Anche l'Ell Cranell Alpha se ci pensi si può comprare solo tramite Internet.. o verreste tutti a trovarmi in Germania? [:D]
Poi son d'accordo con te che dovrebbero proibire la vendita senza ricetta di farmaci come androcur, viagra e via così.... ma ripeto sui siti seri chiedono la ricetta per posta prima di spedire il farmaco...
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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Ciao Claudia...finalmente un po' di discorsi sensati!...concordo pienamente con le tue parole...se uno vuole rovinarsi abusando con l'assunzione di farmaci può farlo benissimo con farmaci comprati in farmacia qui in Italia...anzi...arrivo a dire che comprare su internet è più sicuro in certi casi, dal momento che su internet prima di comprare un farmaco vengono in genere riportate tutte le informazioni fondamenatali, mentre con i farmaci comprati in farmacia generalmente si legge il libretto illustrativo soltanto dopo averli comprati, quando si è già a casa. e poi nessuno ti vieta di andare dal farmacista o dal tuo medico a chiedere delle informazioni prima o dopo aver acquistato un farmaco su internet.
Claudia, visto che sei in Germania, puoi confermarmi che il minoxidil 2% posso comprarlo su questo sito http://www.fliegende-pillen.de/ senza dover mandare alcuna ricetta? in futuro potrei anche acquistare il minox Manner da questo sito senza ricetta?
Ti ringrazio....(Dio benedica la Germania.....) [^][^][^][^][:D][:D][:D][:D]

P.S.
Aggiungo che non sono benestante e quindi il Regaine qui in Italia non potrei permettermelo...per questo cerco di comprarlo all'estero...non certo per vezzo...riguardo i galenici...molti li sconsigliano, a partire da alcuni medici...un mio amico il galenico lo pagava 16 euro e non ha avuto alcun beneficio....non avendo un farmacista di fiducia preferisco non rischiare...ciao
 

faranio

Utente
14 Novembre 2006
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intanto il mio pacco dagli usa non è ancora arrivato...e sono passati 24 giorni!!! Ma anche se fosse fermo in dogana non dovrebbero avvertirmi?