Ma infatti la spiegazione offerta nell'altro forum (per lo meno ne azzardo, come profano assoluto della materia, un' interpretazione) inverte completamente i termini della questione: il ristagno urinario è la CAUSA della prostatite (o di qualcosa di simile, perché si parla di batteri banali: infatti non ho mai febbre), non ne è l'effetto.
Io so solo che applicando topicamente una qualsiasi sostanza anti dht (e lo dico con cognizione di causa: perché attualmente applico l'aminexil e di sintomi urinari non ne riscontro neanche l'ombra), la mattina seguente il flusso urinario RALLENTA, diviene debole e tale da lasciarmi sempre un fastidioso senso di bruciore e di mancato svuotamento. (A questo consegue - qui ci arrivo da me - un malessere generalizzato in forma di brividi, stanchezza, calo del tono dell'umore ecc...)
Impressionante, peraltro, non è tanto (o non solo) l'immediatezza di insorgenza di questi sintomi a fronte dell'utilizzo, quanto l'immediata loro cessazione in conseguenza della sospensione del trattamento. Insomma: saltando un giorno di trattamento il flusso urinario si velocizza e torna normale!!
Per questo CREDO di non avere la prostatite (e prova ne sia che adesso sto bene), ma di manifestarne solo la sintomatologia... E per me sarebbe già una buona notizia.
Peraltro anche un altro utente che usava il Revivogen (ma per me il discorso vale anche con La Scienze) ne dovette cessare l'utilizzo perché gli faceva fare pipì (vedi link in uno dei miei primi post).
Due casi sullo stesso forum meriterebbero meno sfoggio di certezze (da parte di utenti qualificati, sia in fatto che in diritto: e tu mi sembri rientri nella prima categoria) e maggiore disposizione a mettere in dubbio le proprie convinzioni, sia pur radicate. Magari non liquidando quelle altrui (del pari qualificate, sia pur solo in fatto) come inverosimili (ed opponendo ad esse solo l'autorevolezza di altri pareri di segno diverso), ma confutandole nel merito con altrettanto rigore analitico.
(Dimenticavo di scrivere nell'altro post: quando si invoca lo psicologo, avuto riguardo alle problematiche infra o post trattamento con fina, mi sembra veramente si arrivi al canto del cigno ... Anzi, siamo alla commedia ioneschiana...)
In ogni caso la tua posizione (presumendone la buona fede, ci mancherebbe), intesa a negare ogni possibile effetto sistemico collaterale da parte degli anti dht ad uso topico, mi sembra assolutamente insufficiente, anche da un punto di vista teorico. E questo non lo dico come ignorante della materia (quale sono), ma come cavia qualificata.
Io so solo che applicando topicamente una qualsiasi sostanza anti dht (e lo dico con cognizione di causa: perché attualmente applico l'aminexil e di sintomi urinari non ne riscontro neanche l'ombra), la mattina seguente il flusso urinario RALLENTA, diviene debole e tale da lasciarmi sempre un fastidioso senso di bruciore e di mancato svuotamento. (A questo consegue - qui ci arrivo da me - un malessere generalizzato in forma di brividi, stanchezza, calo del tono dell'umore ecc...)
Impressionante, peraltro, non è tanto (o non solo) l'immediatezza di insorgenza di questi sintomi a fronte dell'utilizzo, quanto l'immediata loro cessazione in conseguenza della sospensione del trattamento. Insomma: saltando un giorno di trattamento il flusso urinario si velocizza e torna normale!!
Per questo CREDO di non avere la prostatite (e prova ne sia che adesso sto bene), ma di manifestarne solo la sintomatologia... E per me sarebbe già una buona notizia.
Peraltro anche un altro utente che usava il Revivogen (ma per me il discorso vale anche con La Scienze) ne dovette cessare l'utilizzo perché gli faceva fare pipì (vedi link in uno dei miei primi post).
Due casi sullo stesso forum meriterebbero meno sfoggio di certezze (da parte di utenti qualificati, sia in fatto che in diritto: e tu mi sembri rientri nella prima categoria) e maggiore disposizione a mettere in dubbio le proprie convinzioni, sia pur radicate. Magari non liquidando quelle altrui (del pari qualificate, sia pur solo in fatto) come inverosimili (ed opponendo ad esse solo l'autorevolezza di altri pareri di segno diverso), ma confutandole nel merito con altrettanto rigore analitico.
(Dimenticavo di scrivere nell'altro post: quando si invoca lo psicologo, avuto riguardo alle problematiche infra o post trattamento con fina, mi sembra veramente si arrivi al canto del cigno ... Anzi, siamo alla commedia ioneschiana...)
In ogni caso la tua posizione (presumendone la buona fede, ci mancherebbe), intesa a negare ogni possibile effetto sistemico collaterale da parte degli anti dht ad uso topico, mi sembra assolutamente insufficiente, anche da un punto di vista teorico. E questo non lo dico come ignorante della materia (quale sono), ma come cavia qualificata.