Esperienze su Revivogen

iosef

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4 Ottobre 2011
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Ma infatti la spiegazione offerta nell'altro forum (per lo meno ne azzardo, come profano assoluto della materia, un' interpretazione) inverte completamente i termini della questione: il ristagno urinario è la CAUSA della prostatite (o di qualcosa di simile, perché si parla di batteri banali: infatti non ho mai febbre), non ne è l'effetto.

Io so solo che applicando topicamente una qualsiasi sostanza anti dht (e lo dico con cognizione di causa: perché attualmente applico l'aminexil e di sintomi urinari non ne riscontro neanche l'ombra), la mattina seguente il flusso urinario RALLENTA, diviene debole e tale da lasciarmi sempre un fastidioso senso di bruciore e di mancato svuotamento. (A questo consegue - qui ci arrivo da me - un malessere generalizzato in forma di brividi, stanchezza, calo del tono dell'umore ecc...)

Impressionante, peraltro, non è tanto (o non solo) l'immediatezza di insorgenza di questi sintomi a fronte dell'utilizzo, quanto l'immediata loro cessazione in conseguenza della sospensione del trattamento. Insomma: saltando un giorno di trattamento il flusso urinario si velocizza e torna normale!!
Per questo CREDO di non avere la prostatite (e prova ne sia che adesso sto bene), ma di manifestarne solo la sintomatologia... E per me sarebbe già una buona notizia.

Peraltro anche un altro utente che usava il Revivogen (ma per me il discorso vale anche con La Scienze) ne dovette cessare l'utilizzo perché gli faceva fare pipì (vedi link in uno dei miei primi post).

Due casi sullo stesso forum meriterebbero meno sfoggio di certezze (da parte di utenti qualificati, sia in fatto che in diritto: e tu mi sembri rientri nella prima categoria) e maggiore disposizione a mettere in dubbio le proprie convinzioni, sia pur radicate. Magari non liquidando quelle altrui (del pari qualificate, sia pur solo in fatto) come inverosimili (ed opponendo ad esse solo l'autorevolezza di altri pareri di segno diverso), ma confutandole nel merito con altrettanto rigore analitico.

(Dimenticavo di scrivere nell'altro post: quando si invoca lo psicologo, avuto riguardo alle problematiche infra o post trattamento con fina, mi sembra veramente si arrivi al canto del cigno ... Anzi, siamo alla commedia ioneschiana...)

In ogni caso la tua posizione (presumendone la buona fede, ci mancherebbe), intesa a negare ogni possibile effetto sistemico collaterale da parte degli anti dht ad uso topico, mi sembra assolutamente insufficiente, anche da un punto di vista teorico. E questo non lo dico come ignorante della materia (quale sono), ma come cavia qualificata.
 

marlin

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Tieni conto che qui abbiamo da sempre a che fare con questi problemi anche di percezione dell'entità degli effetti degli anti-dht e quindi non possiamo sempre avallare con facilità ogni lamentela che riguarda queste sostanze (di solito i farmaci usati sistemicamente...).

Mi pare curioso che si trovi in quanto affermato in quel forum sia la causa dei problemi alla prostata dovuta all'uso degli anti-dht che la causa per cui questi problemi aumenterebbero quando si smettono di usare gli anti-dht.
L'uso della logica farebbe infatti, di tutta prima, ipotizzare una causa diversa e indipendente per i problemi alla prostata perché è appunto curioso che questi avvengano sia con l'utilizzo di queste sostanze che con la cessazione dell'utilizzo stesso...

Comunque sia, pare che soluzioni al problema non se ne trovino, se non la solita avvertenza di stampo allarmistico di stare lontano da queste sostanze possibilmente senza neanche provarle.

Almeno con la mia ipotesi (seppur ugualmente tirata per i capelli) la cura potrebbe prevedere degli antiinfiammatori e ci potrebbe anche essere la spiegazione del perché questi casi non siano generalizzati negli utilizzatori di anti-dht (non c'è invece alcuna spiegazione logica del perché il La Science agirebbe come gli anti-dht...).

Proprio perché la prostatite può avere più cause sarebbe quindi il caso di accertarsi di che tipo sia la propria prima di affidarsi a questo tipo di versioni. Le terapie infatti sono diverse se l'origine è batterica oppure no.

Come vedi la prima mossa spetta comunque a te (accertare le cause con eventuali esami e/o recandoti da uno specialista), noi infatti abbiamo più che altro il dovere, anche per portare rispetto alla ragione, di dubitare che la causa sia quella da te indicata e dubitare non significa avere granitiche certezze, ma esercitare appunto l'uso più appropriato della ragione.

Ciao

MA - r l i n
 

iosef

Utente
4 Ottobre 2011
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Marlin ha scritto:
Tieni conto che qui abbiamo da sempre a che fare con questi problemi anche di percezione dell'entità degli effetti degli anti-dht e quindi non possiamo sempre avallare con facilità ogni lamentela che riguarda queste sostanze (di solito i farmaci usati sistemicamente...).

Mi pare curioso che si trovi in quanto affermato in quel forum sia la causa dei problemi alla prostata dovuta all'uso degli anti-dht che la causa per cui questi problemi aumenterebbero quando si smettono di usare gli anti-dht.
L'uso della logica farebbe infatti, di tutta prima, ipotizzare una causa diversa e indipendente per i problemi alla prostata perché è appunto curioso che questi avvengano sia con l'utilizzo di queste sostanze che con la cessazione dell'utilizzo stesso...


Non vi è alcun difetto di logica nel ragionamento dell'autore del post in questione, per il semplice motivo che, alla stregua delle sue argomentazioni, una volta che la fina provocherebbe la prostatite (per la dinamica da lui ipotizzata, opinabile quanto si vuole ma esplicata in modo convincente ed articolato), la sospensione del trattamento certo non ne determinerebbe la remissione (per lo meno immediata): di modo che, ingrossandosi la prostata del 20%, ne scaturirebbe una amplificazione in egual misura dell' infiammazione e degli effetti di questa.

Insomma, una volta combinato l'inguacchio, questo si ingrosserebbe in misura corrispondente alla ghiandola che lo ospita. E si sa che la prostatite è un inguacchio di non poco conto, difficile da debellare se non si ingrana con le cure giuste. Non vedo quindi alcuna contraddizione o insufficienza teorica nella ricostruzione operata dal forumista in questione.

Anzi, il fatto che la tua critica si appunti su questo aspetto mi lascia anche dubitare, a questo punto, della tua sincerità intellettuale: perché, evidentemente, non puoi non sapere che molti utenti, anche in questo forum (e comunque parliamo di un fenomeno tutt’altro che inedito) , lamentano sides urologici PROPRIO ALLA SOSPENSIONE DEL TRATTAMENTO CON FINASTERIDE!!

Certamente il mio caso è diverso da quello dell'utente dell'altro forum (io risolvo con la sospensione, lui addirittura peggiorerebbe, secondo il ragionamento del suo interlocutore). Ma non è da escludere che proprio la fina mi abbia provocato un'ipersensibilità prostatica (cioé, una prostatite latente), la quale si riamplifica con l'uso degli anti dht, anche topici, che ne stimolano la facile infiammazione (ma qui azzardo soltanto delle ipotesi).

D’altra parte mi sento legittimato a muoverti questo rilievo, anche di carattere personale, nella misura in cui tu (se ho ben capito: ma spero di no) insinui che la mia vicenda abbia non solo dell’incredibile, ma neanche meriti di essere creduta.

In altri termini, cerco di capire se il “non possiamo avallare” (credo si tratti di PLURALE MAIESTATIS: diversamente, se ne desumerebbe che ti ritieni legittimato a parlare a nome di tutti, il che è ancor più preoccupante...) si riferisce al verificarsi, su di me, della sintomatologia che ho descritta (e alla concomitanza della stessa con l’uso dei prodotti ormai noti), ovvero all’attendibilità delle ipotesi che ho prospettato come esplicative della medesima.

Nel primo caso (che sembrerebbe quello preferibile, dato che parli di “percezione dell’entità degli anti dht: come se il bruciore vescicale, i gravi fastidi a livello pelvico e gli andirivieni in toilette me li sognassi la notte…) sarei costretto a chiudere ogni discussione con te (scusami se non ti do del “voi”): giacché non vedo quale utilità, a questo punto, essa possa avere (sicuramente per me). (Parlo dell’esigenza di trovare una spiegazione al mio caso, non delle possibili soluzioni: mi suggerisci di assumere antiinfiammatori e ti ringrazio, ma sospetto che questo si risolva con l’assunzione di ulteriori anti dht unitamente al trattamento topico, e ciò non mi sembra una grande soluzione).

Nell’altro caso, anche se ben diverso, rilevo che non vi è alcuna novità nella tua posizione, dato che sin dall’inizio della nostra “chiacchierata” ho ben colto, da parte tua, un atteggiamento di assoluta “chiusura” (quasi pregiudiziale), volto a scartare a priori qualsiasi versione che fosse di supporto all’ ipotesi da me indicata.

Insomma: apprezzo il tuo interesse per la materia (e spero anche per il mio caso), ma se in ogni tuo intervento aleggia il basto (sing. di bastones) dell’ “ipse dixit” (non si capisce di chi: dato che anche l’ufficialità della scienza medica è una pura astrazione), per liquidare come fantasiosa qualsiasi posizione diversa dalla tua, è evidente che la discussione può al massimo risolversi in una gara letteraria, non certo in un servizio a noi due, alla community degli iscritti o agli ospiti della stessa.

Infatti, se ho coltivato e mantenuto “desta”la discussione, l’ho fatto anche per suscitare interesse in altri utenti che, magari, o hanno vissuto la mia stessa esperienza, oppure, per loro conoscenze qualificate, ritengono di sostenere tesi diverse dalla tua (che non mi convince per niente, anche se usi il plurale) e più aderenti all’entità del fenomeno (questo secondo me, ci mancherebbe)

Beninteso: una tesi, la quale “avalli” e esplichi, con rigore analitico, un nesso eziologico tra uso di anti dht e sintomi urinari. Tesi che io ritengo non solo più razionale e ragionevole, ma anche di fondatezza palmare: poiché (come dicono gli avvocati, categoria professionale alla quale appartengo) in claris non fit interpretatio.

Ad essi quindi mi rivolgerò (anzi, ci rivolgeremo), d’ora innanzi. Anche a futura memoria. Raccomandando loro, naturalmente, l'uso e il rispetto della ragione.
 

marlin

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Il meccanismo presunto è spiegato molto bene, peccato non abbia riscontri professionali.

Quando ti spiegano che una cosa fa male, ma anche la sua assenza fa male, inizia a dubitare che la cosa in questione faccia veramente male....più logico pensare che ci si sia ingegnati per giustificare questo accanimento contro una sostanza o un tipo di sostanze, soprattutto se si prova a giustificare con queste elucubrazioni dei casi sporadici e non la norma.

Mi ritengo legittimato a usare il plurale perché, anche se in questo momento sono abbastanza solo su questo forum, faccio riferimento a chi si occupa del forum e che da tempo deve tenere a bada questo tipo di allarmismi

L'utilità del forum consiste nel tentativo di risolvere i problemi di chi si indirizza al forum stesso. Ora, se i problemi reali consistono nel non vedere riconosciuti i propri argomenti su questioni come questa e non nel risolvere le questioni stesse, ti si potrebbe anche accontentare dandoti semplicemente ragione (non costa niente...).
Ma credo che sia più corretto indicare delle soluzioni, degli sbocchi o degli approfondimenti sul caso in questione, piuttosto che unirsi alla trita polemica sui danni degli anti-dht (qui utilizzata anche per sostanze naturali che sono anche antiinfiammatorie o non sono per nulla anti-dht, vedi La Serum...).

Lasciamo agli altri quindi la soluzione banale e scontata, ossia quella di evitare tutte queste sostanze (non importa quali siano esattamente), mentre qui noi tentiamo di approfondire in modo effettivamente un po' meno irrazionale le questioni, prendendo sul serio quello che ci viene riferito (altrimenti non mi sarei trascinato sin qui in questa discussione; te lo assicuro, ho di meglio da fare...).

Il fatto poi che tu voglia rivolgerti ad avvocati (a te stesso quindi ?) prima ancora che a medici specialisti come da me suggerito, mostra definitivamente che si tratta di una polemica strumentale da parte tua che non è forse mai stata finalizzata a tentare di risolvere i problemi denunciati.

Ciao

MA - r l i n
 

iosef

Utente
4 Ottobre 2011
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Questa tua ultima osservazione ci lascia intendere che non leggi attentamente ciò che noi scriviamo, e quindi neanche capisci il senso dei nostri ragionamenti.

(Uso il plurale in quanto anch’io, benché sia solo in questo forum, faccio riferimento, a questo punto, a tutti gli utenti che hanno iniziato ad accusare problemi con l’uso degli anti dht - e se facciamo la conta c’è da contare parecchio - , soprattutto con finasteride. Vedo che siamo alle autoinvestiture, quindi mi autoinvesto anch’io).

Ho preso a prestito dal linguaggio retorico forense un brocardo (“in claris non fit interpretatio”), semplicemente per compendiare, con esso, il concetto secondo il quale non c’è molto da interpretare e riflettere, in ordine alla sussistenza di un nesso causale (quello tra anti dht e sintomatologia urinaria), quando è CHIARA (rectius: di evidenza palmare) la fattualità di un decorso causale tra un’azione ed un evento. Mi verrebbe quasi da invocare il principio di identità aristotelico, ma preferisco utilizzare un altro brocardo, ancor più pregnante, ossia: “post hoc, propter hoc” (dopo di ciò, quindi a causa di ciò).

Pertanto non capisco che cosa c’entrino, in tutto ciò, le prestazioni professionali dell’avvocato e soprattutto dove hai letto che io voglia rivolgermi ad uno di loro… Mah.

(Peraltro, non è da escludere che la vicenda degli anti dht - ove in ipotesi se ne accertasse il danno cd. biologico- possa avere in un futuro remoto un risvolto anche giudiziale - magari con una class action all’americana sul modello di quella contro le multinazionali del tabacco -, ma per adesso siamo ancora ai convegni sulle “sindromi”… Chissà se, un domani, agli “atti”)

Anche la reiterazione, da parte tua, del medesimo argomento (“quando ti spiegano che una cosa fa male, ma anche la sua assenza fa male, inizia a dubitare”), pur a fronte delle mie, precedenti deduzioni, mi lascia intendere l’inutilità di questa discussione, quando qualcuno (non io, ovviamente) vuole ottenere ragioni a tutti i costi. (Ti ho già fatto notare che, secondo la tesi di cui discutiamo, la sospensione del trattamento determina l’ingrossamento del 20% della prostata GIA’infiammata a causa della fina: quindi sono gli effetti della sua pregressa presenza, non dell’assenza, ad essere imputati… ).

D’altra parte, riprendendo il discorso sulle autoinvestiture, non sapevo che in questo forum esiste una “linea editoriale”, volta a qualificare come “allarmistica” la semplice allegazione di fatti personali, effettuata al fine sia di verificarne la somiglianza con altre esperienze, sia di discuterne l’eziologia con più persone “qualificate” - e non solo con una, peraltro solo “in fatto” (per quanto mi consta).

Ma poiché DEVO presumere, fino a prova contraria, che questo forum - a prescindere che esso sia emanazione di calvizie.net, network in cui notoriamente hanno luogo compravendite on line di prodotti anticalvizie: e con ciò, beninteso, non voglio insinuare nulla! - sia un forum aperto e libero a tutti, e quindi anche a noi, continuerò ad intervenirvi dicendo e sostenendo quel che penso.

Lo faccio e lo farò senza alcuna presunzione di oggettività e di verità. Ma, d’altra parte, senza alcun riconoscimento, ad altri, di tali qualità. In questo campo infatti (e lo ripeterò fino alla nausea) non può esistere alcun atteggiamento perentorio o “dogmatico”: ma soltanto il confronto, l’approfondimento effettuato con metodo plurale e, soprattutto, la tensione al coinvolgimento di PIU’ VOCI O ESPERIENZE QUALIFICATE.

Per essere concreto: mi piacerebbe (e lo auspico vivamente) CHE IN QUESTO TREAD ED IN ALTRI DI TEMA SIMILARE INTERVENISSERO 4, 5 ANDROLOGI A DIRE LA LORO. Con tanto di curriculum e certificazione di professionalità. Chissà se, eventuali loro posizioni “eterodosse” in tema di anti dht, meriterebbero la stessa qualificazione di “banalità” e “scontatezza” che tu (con tecnica di argomentazione molto da “talk show” e poco da laboratorio analisi) hai operato nei confronti della mia (che peraltro non propugna il bando degli anti dht, ma solo una maggiore informazione e contezza in ordine ai loro effetti).

Quindi non ti chiedo di darmi ragione, ma semplicemente che il tuo diritto di darmi torto (peraltro esercitato in modo dialettico e costruttivo: non ripetendo sempre le stesse cose come fosse un disco rotto) , non sia surrogato dalla pretesa di assurgere, con gli interventi che lo inverano, a VERBO della verità assoluta. Né le cose cambiano, d’altra parte, con gli appelli retorici alla “ragione” (apparendo comunque strano questo tuo linguaggio… illuministico): poiché ciò non significa, beninteso, che TU hai ragione.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Capisco che gli utenti non ne possano più, ma non c'è effettivamente obbligo di leggere se non interessa...[:)]

Scusa, Iosef, ma di solito per cortesia si dice che non ci si è spiegati, non che l'interlocutore non ha capito. Cosa significa infatti dopo aver parlato degli avvocati Ad essi mi rivolgerò.... ?

Il forum si qualifica per la presenza di personale medico qualificato, non vogliamo scadere ai livelli di altri siti in cui si fa dell'allarmismo gratuito. Tu sei riuscito a passare sopra a dermatologi e anche uno psicologo, in compenso gli urologi e l'urologia non pare sia venuta in tuo sostegno (avendo avuto tutto il tempo peraltro di documentare con studi, cosa che ho fatto più io per te...).

Comunque se tutto quanto affermi è reale e provabile è interesse di tutti capire cosa abbia funzionato e cosa non abbia funzionato con i topici che hai usato. Perché il Revivogen in questione pare pure aver funzionato come non mai sui tuoi capelli e questo già sarebbe una cosa molto importante da verificare, peccato appunto per i sides, che però sono anomali, non solo perché inusuali per questi topici, ma perché avvengono immediatamente col loro utilizzo.

Rinnovo quindi il mio invito ad approfondire la questione a livello scientifico, visto che qui possiamo fare ben poco altro per te, oltre a ripetere quanto sappiamo e ci risulta ogni volta che ci riproponi queste tesi.

Trattandosi di due prodotti molto diversi (Revivogen e La Serum) non va escluso che si tratti di componenti comuni ai due cosmetici, ma quindi probabilmente di eccipienti e non degli attivi. Anche questo aspetto andrebbe quindi chiarito a favore di tutti.

Ciao

MA - r l i n

(P.S.:quanto alla ragione come esclusiva illuministica, mi pare strano che in tutti questi anni tu non abbia sentito parlare di uno dei più noti et...et che contraddistinguono il cattolicesimo ossia fides et ratio... il fideismo, ossia il basarsi sulla sola fede, è stato infatti scartato secoli fa dalla Chiesa, anche ben prima del razionalismo che è il suo opposto, sono entrambi degli estremismi che pongono degli aut...aut, quindi non cattolici).

Ciao

MA - r l i n

 

alec

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28 Febbraio 2004
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...bè no non c'è obbligo di leggere lo so,e Iddio me ne scampi,non tanto per la questione in sè ma per come la state articolando tirando fuori citazioni latine degne di una causa da tribunale dandovi del Voi ricorrendo a concetti filosofici parlando poi di cosa????...del Revivogen...scusa ma la cosa è proprio ridicola...[8D]...senza offesa alcuna...
 

iosef

Utente
4 Ottobre 2011
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Marlin ha scritto:
Capisco che gli utenti non ne possano più, ma non c'è effettivamente obbligo di leggere se non interessa...[:)]

Scusa, Iosef, ma di solito per cortesia si dice che non ci si è spiegati, non che l'interlocutore non ha capito. Cosa significa infatti dopo aver parlato degli avvocati Ad essi mi rivolgerò.... ?


Io mi riferivo agli utenti (il mettere tra parentesi l'inciso sugli avvocati pensavo non desse adito ad equivoci), quando scrivevo che è ad essi che mi rivolgerò. Ho forse dato troppo per scontato che l'implicito complemento della frase fosse sottinteso, al di là della pur ambigua struttura periodale. Ma, poiché tengo molto alla chiarezza espositiva, non ho alcuna difficoltà a scusarmi se, in riferimento a questo passaggio, essa evidentemente non ha resistito, per lo meno alla prova di una prima (e forse troppo veloce) lettura.

Nel merito, comunque (sempre sperando di arrivare a qualcosa di utile, ossia alla reciproca comprensione, ma il dubbio è ormai dilaniante): ti ho già detto che non so che farmene degli interventi dei dermatologi (e dei loro messaggi pressocché “a monosillabi”), se gli stessi, interpellati sugli effetti della finasteride, altro non fanno che reiterare (e in taluni casi anche ridimensionare in melius) le avvertenze dei foglietti illustrativi (ossia: “non causa impotenza”; “i gonfiori al volto non sono causati da fina” ecc.), a fronte di gravi situazioni che, invece, meriterebbero l’intervento ragionato e puntuale di un andrologo (ovvero il consiglio di rivolgersi ad uno di loro, astenendosi dall’escludere aprioristicamente - proprio perché non si è andrologi - che alla base dei guai possa esservi la finasteride).

Di interventi di psicologi, invece, ne ho letto uno soltanto (peraltro ad opera di un utente semplicemente qualificatosi tale): e ciò che mi ha stupito, devo dire, sono state più che altro le repliche polemiche e colorite di coloro che, lamentando serie disfunzioni erettili o urologiche, si vedevano di contro invitati a stendersi su un lettino dello psicoanalista… (!!!) (Situazione che mi ha velatamente evocato un clima da inquisizione staliniana anni ’30, quando alcuni dissidenti che ricoprivano importanti incarichi politici venivano portati nelle cliniche psichiatriche…).

Quindi, se mi si accusa di passare sopra il Verbo (anzi, le congiunzioni affermative o negative) di questi specialisti, ti rispondo che… non c’è da passare sopra granché, dato che poco o nulla essi aggiungono al foglietto illustrativo del propecia (scusa la franchezza. Questo sempre a mio avviso, ci mancherebbe).
Quindi, se nel prossimo post mi ripeti il solito ritornello che che questo forum “si qualifica per la presenza di personale medico specializzato”, non ti meravigliare se, nel mio prossimo intervento, mi sentirò autorizzato a risponderti (e questa volta a ragione), che non capisci (o forse fingi di non capire) il senso dei miei ragionamenti.

Evidente infatti che, per la questione che ci occupa (anti dht e disfunzioni o anomalie uro - genitali), carattere dirimente possono avere soltanto gli interventi di andrologi, o comunque eventuali richiami a risultati di studi andrologici sub specie (se ne esistono). Sotto questo aspetto, mi risulta che tu non abbia né invocato i primi (a differenza di quanto ho fatto io), né indicato o richiamato alcuno tra i secondi (più di quanto abbia fatto io: che pure ho citato sommariamente i risultati di uno studio clinico effettuato dall’Università di Milano, che tu ben conosci, presumo).

D’altra parte, notando con sollievo che hai rinunciato ad usare il plurale (nell’accezione “rappresentativa” e non regale che tu hai specificato), e quindi adeguandoti ad interloquire “alla pari” (sia pur come “Marlin, appassionato di cure alternative”, e dunque con l’autorevolezza che, almeno in questo forum, hai conquistato sul campo), non posso che evidenziare, nuovamente, l’enorme travisamento che, in base al contenuto dei tuoi post, risulta operarsi in ordine al significato e al senso dei miei interventi.

Io non faccio alcun allarmismo, avendo sempre tenuto a sottolineare (ad abundantiam: posto che, non essendo io “tutti”, la singolarità del mio caso è “in re facta”), la consapevolezza del carattere personale circa la mia esperienza con revivogen e con gli anti dht in generale (parlo beninteso della mia esperienza in senso lato, non della tipologia - ossia il genus - dei sides: giacché, a proposito di questi, grondano lacrime e sangue in pagine e pagine di questo forum).

Quello a cui non posso rinunciare, essendo fatto di materia umana (nel senso che la mia struttura organica non è aliena, e quindi presumo che il mio corpo sia sì singolare, ma non mostruoso ), è il mio diritto a esporre, ed in particolare ad affidare a questo mare magnum che è il web (in cui basta una parola chiave per accedere a tutto un universo di questioni), sia il resoconto della mia complessiva esperienza con gli anti dht, sia le dovute e ovvie ipotesi in merito alle dinamiche causali che alla stessa afferiscono.

Ciò, contestualmente al mio buon diritto di sospettare e dubitare circa il metodo, il tenore, l’attendibilità degli interventi che animano questa discussione, quando da essi appare, neanche tanto in sottotraccia, una sorta di atteggiamento appassionatamente volto a presidiare, rispetto a qualsiasi ordito sacrilego, il “totem” degli anti dht.

La questione quindi è anche di metodo, non solo di merito. Non so quindi a quale, tra i due aspetti, si riferisse l’utente che ha parlato di “posts assurdi”.

Certo è che non tutti gli utenti sono dello stesso avviso… http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=52740
 

marlin

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Non ho detto che devi andare per forza da dermatologi, ma da specialisti (e magari ricercatori alla ricerca di casi particolari e quindi dotati di certe motivazioni per andare ad approfondire sulle cause dei tuoi sides).

Per il resto spero si sia capito che il plurale viene usato perché mi pregio di far parte dello staff del forum ed è a livello di questo staff che abbiamo sempre sostenuto i medici specialisti che rendono il forum stesso affidabile per chi cerca risposte serie ai problemi di capelli.

Lo psicologo non è un medico che abitualmente segue questo forum, ma è stato un intervento a sorpresa, che peraltro mi è parso qualificato, se non altro perché si è qualificato nel dettaglio (si veda la firma...)

Infine credo di interpretare correttamente il disappunto degli utenti per questa discussione che spazia dai massimi ai minimi sistemi ruotando intorno ai sides di un cosmetico che sarebbero appunto da accertare e verificare senza per forza fare tutta questa filosofia.

Ciao

MA - r l i n
 

iosef

Utente
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Ok, me l'hai già detto (di andare dallo specialista), ma questo lo so già da me. Quando lo farò (ho già preso appuntamento, per la cronaca), ti metterò al corrente del responso.

Tuttavia ritengo che quello che scriviamo sul forum, e l'utilità di ciò che appuriamo con esso (nonché le fonti che rinveniamo sul web), abbia una sua dignità autonoma, che prescinde e si pone come parallela rispetto alla vita reale.

Quindi i miei interventi (che come ben sai traggono solo spunto dalla mia recente disavventura con il revivogen: ma chiamano in causa TUTTA una storia di consumatore di anti dht, concernendo, di conseguenza, ipotizzati effetti complessivi e a lungo termine dei medesimi), sono postati al solo, esclusivo fine di richiamare e stimolare altri interventi di consumatori i quali, edotti della mia esperienza, e magari tratti dallo stato di solitudine in cui vivono i loro problemi, si riconoscano in essa e possano eventualmente rappresentarne una simile. Per confrontare sia la natura che le eventuali spiegazioni circa la causa di quei problemi. A questo credo servino il forum e la stessa rete. Tutto qui.

Se poi tali esperienze non dovessero conformarsi allo stato delle attuali conoscenze e a quelle che sono le leggi individuate della medicina ufficiale, questo è tutto da vedere: ma, anche se così fosse, non verrebbe meno il nostro diritto - ed anzi, il nostro DOVERE - di divulgarle: giacché il tutto sarebbe di ausilio alla stessa scienza, che come ben sai procede e progredisce anche avvalendossi del metodo induttivo.

D'altra parte rilevo di nuovo un equivoco, sul senso dei miei interventi: io mi riferivo ai dermatologi che SCRIVONO su questo forum (quando dicevo che i loro consulti reiterano in melius le avvertenze dei foglietti illustrativi), e lo facevo in risposta alla tua osservazione, secondo la quale il forum si qualifica per la presenza di personale medico qualificato!! (Non parlavo certo di una situazione che mi si presenterebbe nella vita reale, come invece mi sembra tu abbia capito, stando alla prima frase del tuo post : non ho mai supposto che, per curare e indagare sulla cause di una prostatite, tu mi consigliassi di rivolgermi ad un dermatologo...)

Quanto alle questioni di forma: ti avviso che se il disappunto degli utenti (ma parliamo di due utenti: quindi siamo di nuovo alla forzatura delle categorie universali) ha ad oggetto la FORMA della discussione, non mi risulta che tu sia estraneo alla stessa. Anzi, è evidente che ne sei artefice o responsabile quantomeno al 50%. Quindi ti sconsiglio ti autoproclamarti interprete di un disappunto che anche tu hai contribuito ad alimentare.

Infine, sulla questione della linea editoriale di un forum: io ero rimasto all'idea che un forum non fosse un'associazione o un movimento di tendenza (retto, come i partiti, dalle regole democratiche delle maggioranze e delle minoranze, delle mozioni a sostegno e contro ecc.), ma semplicemente uno spazio, una piazza, un luogo virtuale in cui ci si incontra e si discute con chi ci pare. Nel rispetto dello Statuto e delle nequinette, ovviamente.

Ma in cui, in ogni caso, giammai può esistere una “soggettività” dello stesso forum, che si esplica in una sorta di sindacato circa la conformità delle opinioni espresse dagli utenti con le ragioni e le idee ispiratrici la fondazione dello stesso forum (eventualmente esistenti, beninteso). Il “forum”, semmai, si risolve nella “community”, entità che rappresenta e trascende quella dei singoli iscritti, in quanto tale variabile ed indefinita, e dunque “neutra” e incolore.

Capirai allora che, dinanzi ad un utente che si autoproclama rappresentante non di un'idea, di una posizione, ma di un mero luogo (cioé di uno spazio fisico virtuale), mi viene spontaneo anche fare del sarcasmo.

 

marlin

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Bene per la visita; è quella che aspetta chi si interessa di queste cose (evito di dire aspettiamo perché altrimenti credi che mi sono montato la testa[:D])

Questo è un forum che ha dei fondatori (e uno ci mette i soldi...) e uno staff, non è una bacheca senza regole e senza moderatori dove si scrive e basta, nel corso del tempo questa impostazione ha reso questo forum affidabile, perché lo ha reso credibile per i professionisti che lo frequentano o lo hanno frequentato. Noi (dello staff) crediamo che questi medici siano tra i migliori che operano qui da noi in questo campo, non a caso abbiamo sempre tenuto stretti rapporti con la Sitri che è appunto una loro associazione (tanto per dirne una: negli USA hanno scoperto alcuni rimedi alternativi che questi medici consigliano da noi da qualche decennio...).

Lo staff intero è al corrente dei valori che ha costruito e porta con sé il forum e non intende abbandonarli seguendo polemiche che finiscono per coinvolgere e per avere come noto risultato finale l'abbandono da parte di questi professionisti delle pagine del forum. Tutti nello staff hanno presente che questo abbandono questo porterebbe alla completa svalutazione del forum stesso e risulterebbe quindi in una perdita netta ed elevata per tutti, ma sopratutto per i molti utenti presenti e futuri che cercano un aiuto su queste problematiche.

Tutto questo e altro ancora ha portato appunto alla netiquette di questo forum che consiglio a tutti di leggere o di rileggere ogni tanto (magari tenendo ben presente i compiti e i poteri dei moderatori...). Il forum ha poi un home di cui il forum stesso dovrebbe essere uno dei tanti link e che mostra il contesto in cui si articola questa struttura (se non la si conosce è doveroso dare un'occhiata). Tutto questo se non altro può servire per aver presente in che ambito ci si sta muovendo (ed evitare quindi di scambiare una cosa per un'altra).

Ciao

MA - r l i n
 

iosef

Utente
4 Ottobre 2011
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Non credo che l’affidabilità di un forum si misuri (e ne guadagni) con l’esercizio di una sorta di potere di vigilanza e di controllo, da parte dello “staff” (i cui membri però farebbero bene a qualificarsi tali ab initio, cioè in firma, anziché “emergere” all’occorrenza), “velatamente” censorio - quindi nella subdola forma della “messa all’indice” di determinate posizioni, realizzata con calma perizia professionale attraverso il costante, paziente, meticoloso tentativo di demolire a tutti i costi le posizioni non ritenute “ortodosse” (anziché nella forma nuda e cruda della “bannazione”). Credo invece che essa si manifesti nella possibilità di dar voce consumatori, alle loro esperienze (ovviamente nel rispetto dell’educazione e di determinate regole formali), di modo che sia la “community” a maturare un’idea sugli stessi e, se del caso, anche prendere a “zucchine e pomodori” (in senso metaforico, sia beninteso) quei tanti cretini, provocatori e millantatori che affollano i blog.

E tanto maggiormente sgradevole risulta tale potere “velatamente” censorio, quanto più lo si esercita ricorrendo a quel “basto” della superiorità elitaria, propria di una determinata classe di “conoscitori” dei problemi (e meno male che parlavi di “popolo”, a proposito del cattolicesimo…), qualificata o meno, comunque sicuramente selezionata (infatti non mi risulta che in questo forum intervengano andrologi: o mi sbaglio?): la cui posizione ufficiale prontamente si invoca per smentire, contraddire, svalutare, ciò che non si ritiene conveniente alla “linea editoriale”. Insomma, il “popolo” non fa testo. Anzi, notoriamente lo capovolge.

Per essere concreto: posso ancora sostenere su questo forum che TUTTI gli anti dht (e tengo a precisare: per quanto personalmente mi riguarda) fanno male all’organismo ? (variando ovviamente tale effetto nefasto in ragione della loro quantità e qualità).

Ho il diritto di denunciare che, se il mio apparato uro - genitale è ridotto ai minimi termini (ancora per essere concreto: a 35 anni, attualmente, riesco ad avere rapporti di rado e molto insoddisfacenti: e ciò stai tranquillo che non è dovuto al tran tran della vita coniugale…), ciò dev’essere imputato SENZA OMBRA DI DUBBIO, al netto di qualsiasi riscontro di laboratorio, a un quindicennio di “inibizioni” ormonali e simili? (Beninteso: essendo disposto anche ad essere lapidato se qualche utente o più utenti ritengano che io sia fuori di me?).
Breve: posso far passare su questo forum questo mio PERSONALISSIMO messaggio?

Fammi sapere se questo diritto mi è riconosciuto. Altrimenti mi taccio. E andrò a “pregiare” della mia presenza altri forum, magari meno qualificati di questo, ma sicuramente più liberi.
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
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3,987
2,015
Milano
Nulla di censorio ,infatti sei ancora qui a scrivere e a dire la tua (e io a risponderti)....piuttosto credo che lo staff conosca bene, dopo tutti questi anni sulla breccia con continua crescita del seguito di questo forum, cosa sia meglio fare e non fare per rendere utile, credibile e affidabile questo strumento.

Ciao

MA - r l i n

 

bios

Utente
14 Gennaio 2009
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Scusate se non riesco a leggere tutti gli arretrati(ammazza quanto scrivete!), comunque si era partiti dagli effetti collaterali di topici come revivogen, io con il corvinex non sto avendo problemi che invece ho avuto col fluridil.
 

domino

Utente
6 Giugno 2006
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iosef ha scritto:
Salve a tutti, sono nuovo. Posto anche qui lo stesso messaggio che ho inserito in altri topic, perché ritengo importante far conoscere la mia esperienza a più utenti possibili.

Premetto di avere una AGA moderata e, tra alti e bassi, provando e riprovando di tutto, mi ritrovo a 35 anni con una capigliatura in quantità e qualità nel complesso accettabile (diradamento leggerissimo in zona frontale, più marcato ed evidente nel vertex). Vorrei raccontare la mia esperienza per quanto riguarda l'utilizzo di revivogen, prodotto che ha segnato il mio definitivo abbandono (e devo dire per fortuna)dall' approccio alla cura della calvizie androgenetica attraverso l'uso dei prodotti anti- androgeni. Difatti, dopo l'assunzione di finasteride a fasi alterne per circa 10 anni - dal 98 al 2001, dal 2004 al 2007 -, con i sides ben noti che tutti conosciamo (sessuali, tono dell'umore ecc.: purtuttavia accettati, ma a che prezzo!), della serenoa repens negli altri periodi e di tante, ma tante lozioni ed integratori di cui ormai neanche più ricordo il nome, a marzo del 2011, notando una ripresa preoccupante della caduta e del diradamento, riponevo tutte le mie speranze (con l'insperato e ritrovato entusiasmo tricologico dei miei primi anni di cura) in questo portentoso ritrovato che, a detta dei più noti network, sembrava non risultare secondo ad alcun altro prodotto in fatto di efficacia (rientrando ormai in una sorta di trilogia della terapia anticalvizie, assieme a propecia e minoxidil).

In effetti, dopo neanche tre mesi di cura, avevo nettamente invertito la situazione della mia capigliatura: i diradamenti (pur leggeri) nel frontale erano spariti, sulle tempie osservavo tutto un meraviglioso fiorire di vellus via via sempre più robusti e vitali, i capelli si allungavano sulla fronte e divenivano come per incanto, dopo tanto tempo che non lo erano, di nuovo fluenti, setosi e pettinabili, con mio grande sollievo e godimento (anche tattile). Neanche con la finasteride avevo raggiunto simili risultati. E' la fine del problema calvizie, mi dicevo. Ah, dimenticavo: assieme al revivogen avevo acquistato anche il folligen. Posso dire con certezza di aver riacquistato, in quattro mesi di utilizzo combinato dei due prodotti, circa 3 anni di capelli, e tutto di un colpo.

Nel contempo però, sin dalle prime settimane di terapia, cominciavo ad accusare gravi sintomi urinari. Ovverosia: minzioni lente e frequenti, seguite da grave bruciore alla vescica e da dolore al pireneo; in alcuni periodi questi erano accampagnati addirittura da stati simil - influenzali (sensazioni di brividi, sudorazione ingiustificata, bocca impastata ecc.). Andai così dall'urologo, che mi diagnosticò una prostatite e mi prescrisse la solita terapia a base di antibiotici (Naturalmente gli riferii di aver fatto uso in passato di finasteride e serenoa, ma lui non diede molta importanza a questi fattori).
Ero anche depresso, e per questo, forse, non vedevo (o non volevo vedere) ciò che invece era evidente.

Dopo quattro mesi terminai la scatola con i tre flaconi di revivogen e ne ordinai subito un'altra scatola. Dopo 15 giorni di sospensione del trattamento, però, mi sentii rinascere. I problemi urinari, come per incanto, sparirono. Il tono dell'umore subì un evidente miglioramento ed anche quegli strani, orribili stati simil -influenzali diventarono un lontano ricordo.

Ora, leggendo gli altri post di coloro che, utilizzando questo prodotto, rassicurano di non aver riscontrato alcun effetto collaterale, rimango quasi sorpreso. Sì, è evidente che io ero allergico a qualche componente di questo potente distillato di sostanze anti antiandrogene, altrimenti il prodotto sarebbe già stato ritirato dal commercio. Non si spiega diversamente. Peccato però: il revivogen, per lo meno su di me, ha funzionato alla grande. Forse anche troppo.


stranissima la tua esperienza. Io lo uso da anni nessun side e molti benefici (qualità del capello, stop caduta e leggero rinfoltimento). Prima lo utilizzavo insieme al minox ora da solo e non ho nessun peggioramento anzi.
 

don vito78

Utente
26 Aprile 2010
368
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Io invece devo dare ragione a Iosef, ho avuto anch'io problemi con Revivogen, anche se non gravi come i suoi, e con tutti i prodotti anti DHT.
Tutto rientrato perfettamente in poche settimane di sospensione. Risultati nulli, ma l'applicazione è stata per un periodo molto limitato, a distanza di anni non ricordo perfettamente quanto.