Elisir di lunga vita. Articolo interessante ;)

nivalensi

Utente
30 Maggio 2007
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L'elisir di lunga vita?
Non è più un miraggio
Alla Royal Society si fa il punto sulle ricerche genetiche per ritardare la vecchiaia: al via i test di nuovi farmaci nel 2012



Per secoli l'elisir di lunga vita è stato il sacro Graal dei medici: milioni di euro vengono spesi ogni anno in tonici, pozioni, vitamine e creme nel tentativo di tenere a bada gli effetti del tempo. Ma, come sottolinea il quotidiano britannico The Independent, su tale questione a decidere del nostro destino è soprattutto la genetica e una conferenza organizzata dalla Royal Society ha fatto il punto sulle ricerche in corso per garantirci una maggiore longevità.

Le ultime ricerche, secondo Nir Barzilai dell'Albert Einstein College di New York, potrebbero portare a medicinali che «probabilmente sarà possibile testare dal 2012». Sono già state identificate almeno una decina di mutazioni in grado di aumentare del 50% la durata della vita nei topi, alcune delle varianti umane di tali geni mostrano un collegamento con la longevità.
In particolare, sotto esame è il ruolo di una famiglia di proteine (denominate sirtuine) e il loro legame con malattie dovute spesso all'età come tumori e diabete di tipo due.
Altre varianti genetiche riguardano l'ormone della crescita e quello per la produzione dell'insulina: entrambi tendono ad aumentare il livello del metabolismo, e un metabolismo più alto equivale normalmente a un ciclo vitale più breve. Un metodo possibile - allo studio da parte della statunitense Proteostatis - potrebbe quindi essere quello di bloccare i recettori dei due ormoni, rallentando il metabolismo.
Un altro enzima in grado di influenzare la longevità è il Cetp, legato ai livelli di colesterolo «buono» (ldl, che protegge il cuore): Merck e Roche stanno conducendo delle ricerche in questo campo.

Infine, i telomeri: si tratta di strutture presenti in tutte le cellule la cui lunghezza di fatto determina il numero di replicazioni massimo di quel particolare Dna. Accorciandosi a ogni meiosi, quando si esauriscono la cellula cessa di riprodursi e muore. L'inibizione dell'enzima responsabile (telomerasi) aumenta il ciclo vitale della cellula e quindi sarebbe in grado, in teoria, di estendere la durata della vita dell'organismo nel suo insieme.
Tuttavia, il problema non è tanto nel ritardare l'avvento della vecchiaia, quanto di migliorare le condizioni di vita una volta che questa arrivi: attualmente - e nonostante l'aumento di malattie croniche e degenerative - l'invalidità è andata calando, un apparente paradosso spiegabile con diagnosi più tempestive e cure più efficaci; in futuro, tali malattie saranno più comuni ma avranno effetti meno gravi, tanto che in un paio di generazioni raggiungere il secolo diventerà normale. (Apcom)