Dall'urotelio...alla capoccia (per scienziati)

dav30

Utente
5 Settembre 2005
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Sto leggendo alcuni lavori abbastanza tecnici sul controllo vescicale.
La parte più interessante riguarda la regolazione in loco ossia una regolazione in un certo senso indipendente dal sistema nervoso e gestita da un plesso nervoso sotto epiteliale.
Questa regolazione locale è stata già postulata-dimostrata in altri comparti dell'organismo e sembra responsabile di diverse sindromi cliniche. E' curioso notare le analogie con quanto si è detto e discusso su questo forum. Probabilmente questa regolazione locale sarà tra i prossimi bersagli dei nuovo farmaci, magari anche per i capelli...
Nei documenti che sto leggendo si parla dell'importanza dei recettori vanilloidi (vedi capsainica, chetone lampone, resiniferatossina, botox ecc ecc) nel di modulare una risposta nocicettiva. Questi recettori si attivano oltre che con la capsaicina col calore (spazzola laser?? ginnastica facciale?? si potrebbe provare con la semplice temperatura??) e con l'acidità (tempo fa non si parlava di mettere un detersivo in testa??)
Altrettanto coinvolti in questo meccanismo locale è il sistema delle tachichinine, piccoli peptidi che attivano i recettori NK1,NK2,NK3.
Questi peptidi sono la sostanza P (alopecia psicogena?) e le neurochinine A e B. Sono stati trovati dei modulatori di questi recettori che hanno dato risultati molto interessanti (non si parla di capelli ovviamente).
Infine gli stimoli locali cui reagisce questa unità neuro-epiteliale sono L'ATP (vi ricordate?? doveva essere il sostituto del minoxidil, l'adenogen...) e l'ossido nitrico. Su quest'ultimo si è detto poco, io credo sia una molecola molto interessante perchè abbassa localmente il tono adrenergico e forse potrebbe avere un ruolo nella cascata di risposte innescata dall'attivazione neurogena locale. Ma anche il monoxidil è un vasodilatatore...

Questo vuole solo essere uno spunto di discussione e riflessione, a volte le intuizioni arrivano molto prima del ragionamento. Quello che mi viene in mente, è che anche per il deficit erettile si cercavano le risposte nel sistema nervoso o in quello endocrino, in realtà si è visto che la regolazione più importante e più efficace non parte da così lontano ma sta proprio lì, nell'endotelio, nessuno dei vecchi pseudo-farmaci per l'erezione è lontanamente paragonabile agli inibitori delle PDE5.
Il ruolo della regolazione locale probabilmente è importante per tante patologie che per ora stanno creando non pochi grattacapi ai medici, vedi intestino irritabile, ved