Ciao, ragazzi, sono un vecchissimo utente del forum iscritto per la prima volta nel 2006, ossia quando cominciai a notare un primo diradamento sul vertex (avevo 17 anni!). Perdonate il nuovo account, ma purtroppo non ricordo nulla del vecchio, e nel frattempo potrebbe anche essersi cancellato.
Comunque, veniamo a noi.
Come dicevo, avevo 17 anni quando per la prima volta mi fecero notare la "chierica"; in realtà già qualche anno prima avevo notato un maggiore spazio tra i capelli sullo scalpo, ma data la giovanissima età pensai - e mi dissero - che mi stavo semplicemente suggestionando. Ovviamente, però, siccome nessuno conosce il nostro corpo meglio di noi stessi, ben presto i miei timori si rivelarono fondati, e quella che vedete nelle foto è la mia situazione attuale.
Ora, tengo a precisare che non ho mai seguito alcuna terapia: per quanto all'inizio non accettassi la realtà, dopo un po' cominciai a prendere la faccenda con filosofia, e in tal senso mi aiutò molto il fatto che, dopo una perdita iniziale parecchio aggressiva, la situazione si stabilizzò presto, tanto che fino a tre anni fa, se facevo il confronto (tramite foto) con la situazione di tre o quattro anni prima, non notavo alcuna differenza percettibile all'occhio.
Poi sono arrivati i trenta, e BOOM! Da allora non s'è capito quasi nulla. Se prima, cioè fino al 2019, potevo permettermi il lusso di rasare solo i capelli nei lati e dietro la nuca, oggi devo rasarmi del tutto per avere un aspetto più ordinato.
Per quel che riguarda il piano psicologico, diciamo che attualmente la vivo abbastanza bene: mi rendo conto che i veri problemi della vita sono altri, e il fatto di aver visto dei miei coetanei diventare pelati prima di me, nonostante avessero cominciato a perdere i capelli ben più tardi di me, in un certo senso mi fa sentire anche fortunato.
Comunque, a dispetto di quest'ultimo punto e benché la mia calvizie sia iniziata la bellezza di 16 anni fa se non prima, ancora non sono pronto all'idea di diventare pelato in tutto e per tutto (ma del resto, chi mai lo è?), perciò stavo pensando di metterci una pezza, di fare qualcosa che possa evitarmi quantomeno di arrivare alla pelata completa, insomma. Eccoci quindi alla questione trapianto: non un trapianto che mi faccia riavere una chioma folta (anche perché una prospettiva del genere mi pare più utopia che altro), bensì uno che ripristini in parte la situazione, anche se dovesse farmi sembrare Gigi D'Alessio, tanto per fare un esempio. Come ho detto, avere capelli in meno non mi crea problemi, piuttosto il vero problema sarebbe non averne affatto (a eccezione di quelli "sempreverdi" dietro la nuca e sui lati).
Ebbene, di recente ho parlato con un tricologo, il quale ha confermato un mio vecchio sospetto dicendomi che, siccome ho una zona donatrice "piccola", non otterrei grossi guadagni da un trapianto, e una clinica onesta potrebbe persino ritenermi un candidato non idoneo e quindi rifiutarsi di sottopormi all'intervento. In realtà questa cosa non mi ha tagliato granché le gambe, e anzi, potrebbe persino aiutarmi a rassegnarmi definitivamente. D'altra parte, stavo anche considerando l'ipotesi di una tricopigmentazione per godermi meglio questi quattro peli che ho almeno finché durano, oltre che per evitare che la gente mi scambi per un quarantenne (cosa che ultimamente succede spesso).
Voi che ne dite? Siete anche voi dell'avviso che non sarei un candidato idoneo per un trapianto?
Siate pure cinici nelle risposte, tranquilli.
Comunque, veniamo a noi.
Come dicevo, avevo 17 anni quando per la prima volta mi fecero notare la "chierica"; in realtà già qualche anno prima avevo notato un maggiore spazio tra i capelli sullo scalpo, ma data la giovanissima età pensai - e mi dissero - che mi stavo semplicemente suggestionando. Ovviamente, però, siccome nessuno conosce il nostro corpo meglio di noi stessi, ben presto i miei timori si rivelarono fondati, e quella che vedete nelle foto è la mia situazione attuale.
Ora, tengo a precisare che non ho mai seguito alcuna terapia: per quanto all'inizio non accettassi la realtà, dopo un po' cominciai a prendere la faccenda con filosofia, e in tal senso mi aiutò molto il fatto che, dopo una perdita iniziale parecchio aggressiva, la situazione si stabilizzò presto, tanto che fino a tre anni fa, se facevo il confronto (tramite foto) con la situazione di tre o quattro anni prima, non notavo alcuna differenza percettibile all'occhio.
Poi sono arrivati i trenta, e BOOM! Da allora non s'è capito quasi nulla. Se prima, cioè fino al 2019, potevo permettermi il lusso di rasare solo i capelli nei lati e dietro la nuca, oggi devo rasarmi del tutto per avere un aspetto più ordinato.
Per quel che riguarda il piano psicologico, diciamo che attualmente la vivo abbastanza bene: mi rendo conto che i veri problemi della vita sono altri, e il fatto di aver visto dei miei coetanei diventare pelati prima di me, nonostante avessero cominciato a perdere i capelli ben più tardi di me, in un certo senso mi fa sentire anche fortunato.
Comunque, a dispetto di quest'ultimo punto e benché la mia calvizie sia iniziata la bellezza di 16 anni fa se non prima, ancora non sono pronto all'idea di diventare pelato in tutto e per tutto (ma del resto, chi mai lo è?), perciò stavo pensando di metterci una pezza, di fare qualcosa che possa evitarmi quantomeno di arrivare alla pelata completa, insomma. Eccoci quindi alla questione trapianto: non un trapianto che mi faccia riavere una chioma folta (anche perché una prospettiva del genere mi pare più utopia che altro), bensì uno che ripristini in parte la situazione, anche se dovesse farmi sembrare Gigi D'Alessio, tanto per fare un esempio. Come ho detto, avere capelli in meno non mi crea problemi, piuttosto il vero problema sarebbe non averne affatto (a eccezione di quelli "sempreverdi" dietro la nuca e sui lati).
Ebbene, di recente ho parlato con un tricologo, il quale ha confermato un mio vecchio sospetto dicendomi che, siccome ho una zona donatrice "piccola", non otterrei grossi guadagni da un trapianto, e una clinica onesta potrebbe persino ritenermi un candidato non idoneo e quindi rifiutarsi di sottopormi all'intervento. In realtà questa cosa non mi ha tagliato granché le gambe, e anzi, potrebbe persino aiutarmi a rassegnarmi definitivamente. D'altra parte, stavo anche considerando l'ipotesi di una tricopigmentazione per godermi meglio questi quattro peli che ho almeno finché durano, oltre che per evitare che la gente mi scambi per un quarantenne (cosa che ultimamente succede spesso).
Voi che ne dite? Siete anche voi dell'avviso che non sarei un candidato idoneo per un trapianto?
Siate pure cinici nelle risposte, tranquilli.
Allegati
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