Ci stiamo un po tutti rassegnando....

nonlosoaaa

Utente
20 Ottobre 2012
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Marlin l'osservazione sul cancro alla prostata l'ho fatta io forse non mi sono spiegato bene ma avevo capito qual era l'ipotesi di questo studio solo che io ho aggiunto che se da una parte fai bene alla prostata dall'altra fai male alla pelle. E poi adesso le popolazioni più colpite sono proprio quelle mediterranee dove c'è più solo. Va bene che queste evoluzioni genetiche sono arcaiche però anziché diminuire adesso sembrano aumentari i casi. Dimmi se non si capisce che provo a spiegarlo ancora perché non riesco a rileggere ciò che scrivo
 

marlin

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Beh, io continuo a cercare la soluzione, ma, come ha detto IlKraken, l'aga è davvero difficile da risolvere (meno difficile è invece combatterla, anzi siamo stati fortunati che dipenda in buona parte da un ormone secondario e non fondamentale da adulti come il DHT...).

L'ipotesi del collegamento tra aga e cancro alla prostata resta suggestiva, ma non provata, peraltro parliamo di tempi diversi, le popolazioni mediterranee (non so se siano più colpite, non ho presente statistiche, credo che lo siano in pari misura), alla fine sono in zona da qualche millennio e questo non basta certo a fare selezione evolutiva, anzi da quando sono stati inventati i copricapi, ancora prima, non ci può essere più selezione in questo senso.

Quanto al fatto che siano in aumento non ne sono sicuro, più penso al passato recente più vedo che la maggior parte dei personaggi celebri soffrivano di calvizie comune, andando indietro nel tempo va anche detto che la vita media era di qualche decennio e molti non arrivavano nemmeno a sviluppare calvizie, c'erano comunque molti più giovani e quindi si era mediamente messi meglio a capelli.

Ciao

MA - r l i n
 

nonlosoaaa

Utente
20 Ottobre 2012
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Inoltre nelle donne la prostata è ridotta a un'escrenza atrofica e di sicuro non esiste il tumore alla prostata femminile eppure l'aga si può sviluppare anche nelle donne
 

marlin

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9 Maggio 2004
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L'aga nelle donne non è uguale all'aga maschile, però potrebbe derivare da questa a livello genetico, ossia quando si uniscono i geni con aga, in particolare quello per l'AR (recettore degli androgeni) che sembra essenziale per la sensibilità all'aga e che sta proprio sul cromosoma X (la femmina ne ha due, il maschio solo uno essendo l'altro Y, quindi nel maschio basta un solo X con aga perché si sviluppi, nella donna servirebbero entrambi).

Quindi l'aga femminile potrebbe essere un risultato di quella maschile sviluppatasi per selezione.

Ciao

MA - r l i n
 

luigi1974

Utente
16 Novembre 2011
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Quindi in definitiva leggendo i vostri commenti una cura definitiva per la calvizia non ci sarà mai in quanto si dovrebbe andare ad intervenitre sul dna delle persone giusto?
 

nico problem

Utente
4 Ottobre 2012
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Io credo che la soluzione all'aga non possa venire dall'interno, nel senso che la si può contrastare e ritardare con la medicina topica e sistemica come avviene con miriadi di soluzioni contro l'invecchiamento cutaneo in medicina estetica, ma la bastarda proseguira il suo normale cammino genetico con l'avanzare dell'età. L'unico modo è intervenire dall'esterno con un autotrapianto. Quando si potranno avere a disposizione 20.000 bulbi piliferi propri clonati e coltivati da riinnestare nella zona calva ad un prezzo non proibitivo allora potremmo dire di aver sconfitto l'AGA e rimettere i capelli sarà come andare a curare una carie o rimettere un dente dal dentista. Fino a quel momento la nostra sarà una lotta contro un nemico immortale.
Intanto sta a noi (forum, associazioni di medici, casa farmaceutiche e media) di spingere ad investire sulla ricerca tricologica con volonta e far sentire il nostro grido per un problema che è meramente estetico e non di salute, ma in questa società è un problema da molti punti di vista.
Io non credo a questo famoso complotto anche perchè la lotta fra case farmaceutiche è spietata e non conosce troppi compromessi quindi il primo che ha in mano la soluzione valida e definitiva fa Jackpot.
 

marlin

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Ci possono essere sorprese nella lotta all'aga quanto più si apprendono i reali meccanismi in gioco, si possono trovare quindi sostanze smart che agiscono a un certo punto del processo con efficacia e meno sides, ma è ovvio che per una cura definitiva nel senso che non vada applicata per sempre, non ci sono molti margini, oltre appunto a clonazione e trapianto (poi magari alla fine uno si clonerà i capelli in casa e se ne infilerà quanti ne vuole sullo scalpo, già mi vedo quelli originaloni che si faranno magari la criniera sulla schiena, oppure le spalline con i colori preferiti, da cambiare ogni tanto...[:)]).

Ciao

MA - r l i n
 

bret hart

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19 Agosto 2005
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Dobbiamo prima imparare a sconfiggerla psicologicamente, e I fa4maci dovrebbero solo un d8 più. Eppure sembra così difficile
 

luigi1974

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16 Novembre 2011
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Volevo porre una domanda al Dott. Gigli, in base alle informazioni che ha attualmente per la calvizia secondo lei in futuro potrebbero esserci effettivamente delle cure concrete per combatterla in modo definitivo e che potrebbero portare anche ad una ricrescita di capelli in zone calve o è solo fantascienza?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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E' fantascienza pensare che il doc Gigli ti risponda qui...[:)]

Di solito risponde nelle sezioni in alto.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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>>Invece se risolutive fossero cose come i semi di anguria, sarebbe per loro una fregatura, ma è anche vero che prima o poi questa cosa verrebbe scoperta da tipi come noi e quindi non ci sarebbe alcun business da difendere (al limite in extremis si inventerebbero che possono essere cancerogeni come è successo per la stevia, il dolcificante naturale a zero calorie che ha atteso decenni per essere sdoganato in occidente..., ma che molti si coltivavano in casa).

Considerato il millenario problema della calvizie e considerato il millenario uso di piante officinali in tutte le culture del globo se qualche ingrediente naturale si fosse rivelanto drammaticamente risolutivo non staremmo qua a dissertare perché sarebbe già di dominio pubblico. Invece il meglio che la natura ci propone alle soglie del 2013 sono semi di zucca, olio di cocco, olio di bacche di palmetta nana.
 

alemb81

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15 Giugno 2009
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Probabilmente i tempi per una cura definitiva sono molto lunghi. Il vero problema è che non si sono fatti significativi passi avanti con gli ultimi prodotti in commercio. La teoria PGD2 non potrà essere totalmente smentita finchè qualche prodotto ufficiale non verrà testato tuttavia se il 2013 doveva essere un grande anno perchè dovevano uscire i primi risultati di histogen e anti-pdg2, diciamo che allo stato attuale dei fatti niente di promettente sembra esser alle porte.

Mi chiedo cosa invece ci riserveranno le staminali nei prossimi anni (e parlo di staminali non PRP)..
 

marlin

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Non sono d'accordo con Julien perché per secoli poco si sapeva sia sulla calvizie che sulle diverse azioni dei vari attivi.

Per fare un esempio lampante, io che mi occupo di queste questioni da anni solo ieri ho saputo che il mitico Pygeum contiene due potenti antiandrogeni (e forse giusto per questo è stato tolto dal ministero dalle piante utilizzabili per l'integrazione). Però questi due composti ritenuti molto validi da diversi studi, si possono estrarre solo con metodi specifici, quando il tipico modo di utilizzare il Pygeum per secoli è stato mangiarne la corteccia macinata...

Il palmetto ad esempio non veniva certo usato per i capelli ossia a lungo, anche perché nelle terre di origine questo problema non c'era. E così via...

Ci sono molecole in natura ancora tutte da scoprire e soprattutto da usare in dosi finalmente adeguate.

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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Peraltro sempre in quello studio indirizzato soprattutto a specialisti in urologia si legge:

(traduco) In Italia gli attivi fitoterapici (naturali) rappresentano quasi la metà delle prescrizioni mediche contro l'ipertrofia prostatica benigna, rispetto al 5% di alfa bloccanti e al 5% di inibitori della 5 AR (farmacologici)....mentre in Austria e Germania la prescrizione di fitoterapici contro la ipb è di circa il 30%...


...non credo quindi che gli urologi siano più indietro dei dermatologi, forse in questo campo che è proprio specifico loro, sono anzi più avanti....

peraltro in uno studio analogo si citano le altre piante, oltre al Pygeum, che vengono utilizzate più di frequente dagli specialisti per curare l'ipertrofia prostatica benigna: Serenoa repens e Cucurbitacee (ossia la zucca, ora indovinate cosa si usa della zucca ?[:)]).

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Ma io Marlin non nego che abbiano un razionale. Però dipende da ciò che ci si aspetta dalla vita, in questo ambito vedo la fitoterapia come una vittoria di Pirro e una perdita da parte della medicina specialistica. Non si può dire che queste costituiscano una cura efficace che preserverà a vita i capelli, specialmente in chi ha problemi seri.
 

marlin

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A me pare che, secondo logica, non ci possa essere differenza tra molecole naturali e molecole sintetiche, soprattutto quando queste ultime non sono fatte appositamente per combattere la calvizie, come alla fine è il caso di quelle più utilizzate e quotate.

Il mantenimento è una vittoria (e non di Pirro), perché se mantieni sin da giovane in pratica è come se non avessi aga, anche se ti tocca integrare a vita.

La cosa curiosa poi sta nel fatto noto da tempo, ma poco esplicitato, che fina e duta agirebbero meglio nei casi più gravi e meno bene nei casi meni gravi (ossia dove la sensibilità agli androgeni è minore):

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16382684

The smaller the repeat number, the higher the improvement with finasteride. The group of patients with shorter repeat region in AR gene responded better to this drug than that with longer repeat region, although the former patients tended to reveal severe initial symptoms

...quindi non c'è evidenza, a parità di meccanismi in gioco, che questo non possa essere vero anche per i naturali (sarebbe tutto il contrario di quanto da te affermato sopra...).

Infine anche da questi studi (perché quelli sulla sensibilità agli androgeni evidenziata dalle sequenze CAG sono veramente numerosi) si capisce che l'efficacia dei farmaci non può essere assoluta, ma relativa al polimorfismo del recettore AR e anche in base a queste acquisizioni vanno giudicati i rimedi naturali che difficilmente possono far meglio e pertanto, per il solo fatto che diano in media mantenimento, sembrerebbero fare davvero tanto.

Ciao

MA - r l i n
 

alemb81

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15 Giugno 2009
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secondo me non è questione fra naturali e sintetici ma su chi per forma molecolare è più adatto... Diciamo che se la molecola naturale la devi prendere così come è, quella sintetica forse la puoi migliorare..ma non screditerei i naturali..