Chi muore ci resta vicino?

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Diverse settimane fà ho perso un caro amico.
Forse l'alta velocità, probabilmente ha perso il controllo del volante e sicuramente aveva perso già da diverso tempo il controllo della propria vita.
Un impatto violento e la fine di una giovane vita, con la droga e l'alcool a rendere ancora più amara la tragedia.
Il mio amico aveva perso il controllo della sua vita, stava già morendo nel momento in cui aveva scelto questa doppia vita : una vita di evasione dalla realtà.
Era un grande amico, non per retorica, gli anni della comitiva in piazzetta sono stati l'esempio di una amicizia forte e sincera e di un ragazzo che aveva tanta solidarietà per gli altri e poca per sè stessi.
Da quel giorno mi è capitato di indagarmi sulla morte, di pensare se le persone che abbiamo voluto bene o che ce ne hanno voluto dopo la morte possano essere ancora con noi.
Spesso penso al mio amico se un posto me lo ricorda o semplicemente quando accendo l'auto.
Spesso penso se nella gioia o nelle difficoltà lui è vicino alla mia vita e a quelle degli altri ragazzi del gruppo.
A questo ci penso spesso.
Vorrei capire come vedete voi la morte, se credete sia possibile che le persone che ci hanno abbandonato siano ancora con noi in un certo senso.
Con la sua morte ho capito diverse cose, ho valutato la vita per quello che è, ho compreso che bisogna circondarsi del bene quando abbiamo la fortuna di trovare chi ci ama (sinceramente).
Su tutto però mi è aumentata la voglia di creare nei prossimi anni o decenni (sono lungimirante) una fondazione che sappia dare voce e vita alle persone in difficoltà. (sopratutto i bambini poveri).


 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Diverse settimane fà ho perso un caro amico.
Forse l'alta velocità, probabilmente ha perso il controllo del volante e sicuramente aveva perso già da diverso tempo il controllo della propria vita.
Un impatto violento e la fine di una giovane vita, con la droga e l'alcool a rendere ancora più amara la tragedia.
Il mio amico aveva perso il controllo della sua vita, stava già morendo nel momento in cui aveva scelto questa doppia vita : una vita di evasione dalla realtà.
Era un grande amico, non per retorica, gli anni della comitiva in piazzetta sono stati l'esempio di una amicizia forte e sincera e di un ragazzo che aveva tanta solidarietà per gli altri e poca per sè stessi.
Da quel giorno mi è capitato di indagarmi sulla morte, di pensare se le persone che abbiamo voluto bene o che ce ne hanno voluto dopo la morte possano essere ancora con noi.
Spesso penso al mio amico se un posto me lo ricorda o semplicemente quando accendo l'auto.
Spesso penso se nella gioia o nelle difficoltà lui è vicino alla mia vita e a quelle degli altri ragazzi del gruppo.
A questo ci penso spesso.
Vorrei capire come vedete voi la morte, se credete sia possibile che le persone che ci hanno abbandonato siano ancora con noi in un certo senso.
Con la sua morte ho capito diverse cose, ho valutato la vita per quello che è, ho compreso che bisogna circondarsi del bene quando abbiamo la fortuna di trovare chi ci ama (sinceramente).
Su tutto però mi è aumentata la voglia di creare nei prossimi anni o decenni (sono lungimirante) una fondazione che sappia dare voce e vita alle persone in difficoltà. (sopratutto i bambini poveri).


 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Diverse settimane fà ho perso un caro amico.
Forse l'alta velocità, probabilmente ha perso il controllo del volante e sicuramente aveva perso già da diverso tempo il controllo della propria vita.
Un impatto violento e la fine di una giovane vita, con la droga e l'alcool a rendere ancora più amara la tragedia.
Il mio amico aveva perso il controllo della sua vita, stava già morendo nel momento in cui aveva scelto questa doppia vita : una vita di evasione dalla realtà.
Era un grande amico, non per retorica, gli anni della comitiva in piazzetta sono stati l'esempio di una amicizia forte e sincera e di un ragazzo che aveva tanta solidarietà per gli altri e poca per sè stessi.
Da quel giorno mi è capitato di indagarmi sulla morte, di pensare se le persone che abbiamo voluto bene o che ce ne hanno voluto dopo la morte possano essere ancora con noi.
Spesso penso al mio amico se un posto me lo ricorda o semplicemente quando accendo l'auto.
Spesso penso se nella gioia o nelle difficoltà lui è vicino alla mia vita e a quelle degli altri ragazzi del gruppo.
A questo ci penso spesso.
Vorrei capire come vedete voi la morte, se credete sia possibile che le persone che ci hanno abbandonato siano ancora con noi in un certo senso.
Con la sua morte ho capito diverse cose, ho valutato la vita per quello che è, ho compreso che bisogna circondarsi del bene quando abbiamo la fortuna di trovare chi ci ama (sinceramente).
Su tutto però mi è aumentata la voglia di creare nei prossimi anni o decenni (sono lungimirante) una fondazione che sappia dare voce e vita alle persone in difficoltà. (sopratutto i bambini poveri).


 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
3,106
0
915
Penso che la morte sia una realta' da guardare con benevolenza in quanto e' connaturata nella nostra nascita.
Nascita e morte non sono due entita' separate. Arrivano insieme e se ne vanno insieme.

se le persone morte rimangono vicino a noi? Io penso che tutto ritorna alla sua origine, morire non e' altro che ritornare nello stato in cui eravamo prima di nascere.

per cui penso che si, le persone morte sono piu vicine a noi di quanto possiamo immaginare.
Sono quelle persone che sono gia tornate a casa, la stessa casa da cui un giorno siamo partiti noi e dove un giorno ritorneremo [:D]
 

nanty

Utente
16 Febbraio 2005
1,651
1
615
Io le sento vicine le persone care morte, o almeno le penso e prego tanto per loro, da sentirle + vicine!
e poi mi auguro solamente che siano serene!
l'anno scorso ho perso uno zio a me caro, e questo mi ha lasciato sconvolta! capisco come a volte nella vita, tutto sia imprevedibile, oggi siamo qui e domani tutto può cambiare! invece spesso tendiamo a dare tutto per scontato, anche la stessa vecchiaia! pensiamo ai ns. cari, ai ns. genitori ad es. credendo che anche loro sono e saranno eternamente giovani, pronti a soccorrerci a tutti i ns. bisogni, ma non è così! improvvisamente osservandoli meglio notiamo che anche su di loro il tempo si fa sentire, e che presto potremmo perderli come persone vive e vigili accanto a noi! già questo mi fa soffrire! ma è pur sempre la vita, un ciclo che va avanti instancabile ma che spesso mi pesa!
ciao
 

rms

Utente
6 Luglio 2005
710
0
265
Non credo alla favoletta dell'anima che ci guarda dal paradiso ecc.
Piuttosto, la vita dei defunti sopravvive in noi in quanto fa parte della nostra memoria, ed influisce quindi sulla nostra vita.
Sopravvive quindi ad un livello che non è nè fisico nè antropomorfo (una sorta di meme http://it.wikipedia.org/wiki/Meme )
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
1,728
1
615
Citazione:Messaggio inserito da rms
Non credo alla favoletta dell'anima che ci guarda dal paradiso ecc.
Piuttosto, la vita dei defunti sopravvive in noi in quanto fa parte della nostra memoria, ed influisce quindi sulla nostra vita.
Sopravvive quindi ad un livello che non è nè fisico nè antropomorfo (una sorta di meme http://it.wikipedia.org/wiki/Meme )


bella...