Citazione:Messaggio inserito da miki
definirsi cattolici, praticanti oltretutto, e poi discordare da tutto cio' che dice la chiesa (sesso libero, aborto, convivenza e quant'altro)?
Non che si debba accettare tutto ciecamente e obbedire senza usare la propria testa, ci mancherebbe altro, ma se non si concorda con certe linee di condotta, allora credo che ci si debba definire in altro mod

sbaglio?
Miki, la tua domanda presuppone la coerenza come principio regolatore
delle umane vicende.Ora, puoi osservare come la medesima faccia fatica a galleggiare nelle piccole cose quotidiane, figurati un pò cosa succede quando entrano in gioco i precetti di fede.
devi considerare però che un certo scollamento tra religione 'emanata' e consuetudine praticata è fisiologico e necessario, in un paese civile che contempli un approccio laico al sacro.Che poi dietro al laico in molti casi si nasconda l'ipocrisia
siamo d'accordo.Ma non è solo un problema individuale.
è che oggi le categorie dell'essere vengono attinte a seconda della loro appetibilità 'estetica', a fasi alterne, oggi cattolici domani laici, ieri solo comunisti, oggi socialisti e certamente liberali, spesso cattolici.Ormai nessuno si fa mancare più nulla, basta una autoproclamazione e il gioco è fatto.
secoli di ricerca filosofica sul valore ontologico del linguaggio
stanno trovando la propria sublimazione.