che significato ha........

miki

Utente
19 Ottobre 2005
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definirsi cattolici, praticanti oltretutto, e poi discordare da tutto cio' che dice la chiesa (sesso libero, aborto, convivenza e quant'altro)?

Non che si debba accettare tutto ciecamente e obbedire senza usare la propria testa, ci mancherebbe altro, ma se non si concorda con certe linee di condotta, allora credo che ci si debba definire in altro modo.

O sbaglio?
 

miki

Utente
19 Ottobre 2005
1,773
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definirsi cattolici, praticanti oltretutto, e poi discordare da tutto cio' che dice la chiesa (sesso libero, aborto, convivenza e quant'altro)?

Non che si debba accettare tutto ciecamente e obbedire senza usare la propria testa, ci mancherebbe altro, ma se non si concorda con certe linee di condotta, allora credo che ci si debba definire in altro modo.

O sbaglio?
 

miki

Utente
19 Ottobre 2005
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definirsi cattolici, praticanti oltretutto, e poi discordare da tutto cio' che dice la chiesa (sesso libero, aborto, convivenza e quant'altro)?

Non che si debba accettare tutto ciecamente e obbedire senza usare la propria testa, ci mancherebbe altro, ma se non si concorda con certe linee di condotta, allora credo che ci si debba definire in altro modo.

O sbaglio?
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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In linea di massima concordo e lo dico da non cattolico.
Bisogna però considerare che esistono varie anime all'interno della Chiesa stessa, prelati conservatori e meno conservatori. Non esiste solo quello che prevale. Per ora la componente tradizionalista è la più forte ma non è detto che con il tempo la cose non possano cambiare. Lo stesso celibato dei preti per esempio, non è nato con Pietro ma è stato introdotto successivamente. Provo ad interpretare il pensiero di chi cattolico lo è ancora, almeno stando a ciò che mi dicono alcuni amici. Fermo restando le varie anime di prima, cose che riguarda qualunque associazione di uomini, c'è anche chi praticando e tutto il resto che ne consegue, vorrebbe una religione cattolica sfrondata da tutti i precetti che sono ritenuti anacronistici e non al passo con la realtà attuale di chi vive questo tempo. Va però aggiunto che è la realtà di chi vive in Europa, in questo tipo di società occidentale. Altrove non è così, altrove, mi dicono i bene informati, nell'immenso continente nero per esempio sono gli atteggiamenti più chiusi a prevalere. la Chiesa come stato deve cmq tenere conto di ogni anima che la compone per non perdere la sua forza che è fatta anche dal numero dei fedeli. In verità esistono delle fronde all'interno della Chiesa cattolica potenzialmente rivoluzionarie rispetto allo status quo, la realtà è assolutamente molto frastagliata e composita. Noi forse non ne vedremo gli effetti ma col tempo è molto probabile che qsa cambierà eccome. Nel frattempo possiamo continuare a discutere ed osservare gli eventi che male non fa. la Chiesa cattolica è pur sempre un edificio molto più friabile di altre religioni e qualche cambiamento non mancherà di esserci secondo la mia idea.
Per quanto mi riguarda sono un non cattolico per mancanza di fede, non per altre ragioni quindi a me non cambierà molto. E' una mancanza di fede personale che estendo anche ad ogni altra dottrina religiosa.
Per dirla banalmente ma serve a rendere l'idea, i soliti principi positivi, si badi, parlo di positivi, associati alle religioni sono soprattutto principi dell'uomo e non serve il filtro di entità terze per renderli migliori o condivisibili.
Saltare un passaggio mi fa perdere meno tempo.
 

geronimo

Utente
9 Maggio 2003
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Caro miki,

hai fatto una considerazione ovvia ma nel contempo molto arguta.

l'evidenza dei fatti è innegabile : la Chiesa Cattolica impone sulla carta determinati precetti che nella realtà della società contemporanea diventano diffici da seguire, se non impossibili o addirittura pericolosi (come nel caso relativo all'uso del preservativo).

La chiesa stà seriamente correndo il rischio di diventare una istituzione anacronistica, medioevale.

Comunica attraverso un linguaggio che ormai la società attuale, in particolare le generazioni più giovani, non sono più in grado di comprendere.

Probabilmente presto o tardi (a mio avviso più tardi che presto) la componente riformatrice prenderà il sopravvento su quella tradizionalista e, come dice the cure, assisteremo ad un rinnovamento ed uno svecchiamento di questa istituzione ultramillenaria.
Sarà un processo lento e graduale (richiederà più generazioni) ma assolutamente indispensabile pena la definitiva estinzione della Chiesa perlomeno nella dimensione nella quale siamo abituati ad internderla noi oggi.





 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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è anche vero che in italia, se sei cristiano, hai poca libertà di scelta perchè il vaticano e troppo radicato in questo territorio e le chiese sono praticamente tutte cattoliche. gli altri rami del cristianesimo non sono rintracciabili
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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Forse lì da te, qui a Bari esistono altre chiese cristiane non cattoliche, non so esattamente quante ma so che ce ne sono di diverse.
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
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1
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Chi impone delle linee di condotta? La chiesa intesa come istituzione? Con che coraggio si possono imporre certe linee di condotta quando chi genera tali sistemi di condotta è in antitesi con le stesse? Con quale coraggio imporre linee guide specie sulla condotta di vita quando è la Chiesa a non attenersi? Con quale coraggio invitare il/i cristiano/i a condurre una vita sobbria/non consumistica/stretta all'essenziale...quando ben sappiamo come la Chiesa viva nello sfarzo?
Io sono cristiano ma le uniche linee guide sono quelle della mia coscienza cristiana e umana.
La mia istituzione formale è la chiesa...la mia istituzione sostanziale e vera è la parola di Dio (vangelo).
Vivo la cristianità con semplicità : non mi privo della discoteca, non mi privo della ragazza,faccio beneficenza non mi privo delle cose belle...faccio in modo che queste cose non cambino e non mortifichino la mia anima cristiana.
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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akira quelle a cui ti riferisci te non sono chiese dove vengono professate religioni riconosciute, bensi sette...

come testimoni di geova ed evangelisti e molto altro, dietro molte di queste c è dell altro ke di religioso hanno ben poco.
 

ardecore

Utente
22 Maggio 2006
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1
615
per me è così:se dio c'è bene,se non c'è è uguale.inutile sbattersi a convincere le persone di pensarla come te(per i testimoni di geovas)invece credo che la dottrina cristiana imponga troppe regole e divieti alla natura umana e quindi poi non mi stupisco se in america un sacco di preti molestano i bambibi,troppi impulsi repressi,per cosa poi?la religione serve principalmente a tenere a bada le persone con sermoni presa a male che ti fanno sentire in colpa.poi c'è ratzinger che cò tutti quei brillocchi che cià addosso je mancano sole le mignotte e il pezzo e sembra uscito da un video di snoop dogg.parla de carità e poi è pieno de capezze e anelli,perchè non inizia a dare via quelli suoi che poi forse allora ne riparliamo.[:(!]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
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Perché non ci siano dei dubbi: tutti i cattolici sono cristiani;ma, non tutti i cristiani sono cattolici. Le chiese luterani per esempio sono cristiane;ma, non sono cattoliche.
Nonostante il peso culturale nella determinazione di che cammino spirituale seguire, ogni essere umano è teoricamente libero per fare una scelta singola. Basta che pensiamo a Darwin che si preparava per essere chierico qdo ha scoperto aver perso la fede.
La domanda di Miki è assai interessante. La questione forse sarebbe capire cosa ognuno che si intitola cattolico, intende dire per essere cattolico. Perché essere cattolico dice rispetto ad appartenere ad un gruppo specifico di persone che dovrebbero come tale seguire le ragole della loro communità. E qui, comincia il paradosso conosciuto da tutti noi. Io sono cattolico; ma, non credo nel principio dell'infallibilità del Santo Padre, faccio uso di preservativi e non scopo col solo senso di riprodurmi,ecc,ecc. E alla fine, non ci tocca altro che fare la buona domanda di Miki:se uno non sta d'accordo con quello che viene stabilito nel mondo cattolico e non segue i commandamenti stabiliti dagli uomini che hanno creato il Cattolicessimo e che l'hanno trasformato sia col Vangelo
che con colpo di spada in una delle maggiori religioni del mondo
non sarebbe meglio intitolarsi altro che cattolico?!
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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615
Brian mi riferivo alle chiese protestanti/ortodosse, ai mormoni,gregoriani, mariani e un'altra forma di chiesa cristiana di cui non mi ricordo il nome, ma che mi affascina ogni volta che scopro qualcosa di nuovo.
Poi comunque nessuno ci vieta di seguire la religione ellenica, l'islamismo o lo scintoismo[:D]
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Citazione:Messaggio inserito da miki
definirsi cattolici, praticanti oltretutto, e poi discordare da tutto cio' che dice la chiesa (sesso libero, aborto, convivenza e quant'altro)?
Non che si debba accettare tutto ciecamente e obbedire senza usare la propria testa, ci mancherebbe altro, ma se non si concorda con certe linee di condotta, allora credo che ci si debba definire in altro modo_O sbaglio?
Miki, la tua domanda presuppone la coerenza come principio regolatore
delle umane vicende.Ora, puoi osservare come la medesima faccia fatica a galleggiare nelle piccole cose quotidiane, figurati un pò cosa succede quando entrano in gioco i precetti di fede.

devi considerare però che un certo scollamento tra religione 'emanata' e consuetudine praticata è fisiologico e necessario, in un paese civile che contempli un approccio laico al sacro.Che poi dietro al laico in molti casi si nasconda l'ipocrisia
siamo d'accordo.Ma non è solo un problema individuale.

è che oggi le categorie dell'essere vengono attinte a seconda della loro appetibilità 'estetica', a fasi alterne, oggi cattolici domani laici, ieri solo comunisti, oggi socialisti e certamente liberali, spesso cattolici.Ormai nessuno si fa mancare più nulla, basta una autoproclamazione e il gioco è fatto.

secoli di ricerca filosofica sul valore ontologico del linguaggio
stanno trovando la propria sublimazione.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Io mi definisco cattolico credente. Ovviamente, per la mia omo-tendenza, fatico molto ad adeguarmi ai precetti della Chiesa, ad esempio io dovrei vivere nella castità e tendere ad un'amicizia disinteressata, nel mio specifico caso. [?] Il problema riguarda comunque la maggior parte delle persone.
Nella prima lettera a Timoteo San Paolo però ci dice che Dio vuole che ognuno raggiunga la vita eterna e la verità, e nel Vangelo di Giovanni è scritto anche che la verità ci farà liberi perlappunto.
E' un grande Mistero quello della fede. [?] Personalmente non credo che il Magistero si debba MODERNIZZARE e adeguare. Gay dappertutto, preservativi, divorzio, aborto libero eutanasia e quant'altro.
Credo che il Magistero si debba solo conformare al c.d. depositum fidei e siamo noi - se riusciamo - che dobbiamo accondiscendere alla sequela di Cristo. Se ci riusciamo o meno è un problema nostro.
Ci sono molte rucadute ma anche momenti di gloria. [8D]
Personalmente vivo la mia fede come il Giudizio Universale della Cappella Sistina: con le anime che discendono ma poi, in un vortice risalgono anche, e la mia vita è un po' quella.
Spero di averti spiegato il mio punto di vista modestissimo.
 

miki

Utente
19 Ottobre 2005
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allora, in attesa che la chiesa modifichi i suoi precetti a nostro piacimento, continuiamo a fare come crediamo opportuno, continuando a definirci cattolici, per salvare la nostra coscienza e assicurarci un giorno la vita eterna.

e quando i precetti verranno modificati, la tavola delle leggi verra' modificata?, la bibbia verra' ristampata con le opportune correzioni?

faccio un esempio: al comandamento NON UCCIDERE verra' applicata una postilla che consentira' l'aborto?

al comandamento NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI quale sara' l'eccezione consentita?

e altro ancora.

per non andare fuori tema, il mio quesito era: perche' definirsi cattolici quando non ci si attiene alle regole dettate?

Come dice khil, questione di coerenza.

Che poi le regole dettate siano assurde, puo' essere il titolo di un altra discussione.


 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
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non dimentichiamo che la chiesa cattolica l'ha fondata l'imperatore costantino e si sono appropriati del simbolo divino di gesu' per essere potenti.......inquisizione crociate ecc.....oggi le persone che vanno in chiesa 1) non sanno da dove discende la chiesa cattolica ed associa la croce, dio, gesu' ecc alla chiesa cattolica , ma perche' gesu' ha fondato la chiesa cattolica?non c'aczzecca un bel niente.....ci sarebbe da parlare ore ed ore.....
2)si va perche' si sentono piu' buoni..mah, perche' ci vanno gli altri , o perche' e' peccato...

certo che sti preti l'hanno inculcata bene.....fanno quasi aver paura a non andare in chiesa...cmq sono cose da pazzi

 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Infatti, super Maverik... Costantino ha raggiunto l'idea di che l'unico modo di poter unificare il suo impero, spesso in ribellione, sarebbe facendo uso di una religione ufficiale. Allora,ha preso un culto monoteista in opposizione al mondo politeista dei miti pagani come religione dell'impero e ha creato la Chiesa Cattolica come un dittatore crea una legge e l'impone al popolo. Inoltre, ha nei vari concili che si sono seguiti avvocato cosa fosse vero o meno qto si tratta di sacro e profano. Ovviamente, era sacro lo che era conveniente allo Stato.
Purtroppo, come hai detto tu,molta gente si prende al mito senza neppur saper il perché...Sono semplicemente condotte come ubbidienti pecore da un pastore qualsiasi.
 

gordon

Utente
4 Marzo 2004
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ma io penso che i 10 comandamenti non si possano ne si debbano cambiare perche' hanno valore universale. e' su altri temi che la chiesa si deve modernizzare (tra i primi: sessualita' e contraccezione)

poi e' chiaro che ci si dovrebbe astenere dal desiderare (nonche' tentare) la donna o l'uomo d'altri e anche riguardo all'aborto io personalmente sono contrario perche' a mio avviso nell'aborto vengono prese come metro di giudizio solamente le caratteristiche materiali del nascituro ovvero le sue dimensioni fisiche (piu' grande e sviluppato = buono, piccolo e poco sviluppato = riciclabile) mentre ci si dimentica che la vita che alberga nei 2 e' la stessa ed e' proprio quella che si va ad eliminare.