capelli e selezione naturale: considerazioni

matt193

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28 Giugno 2011
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la maggior parte delle persone ha un cranio strano e non proporzionato perfettamente, la differenza è che da calvi si nota, da capelloni no...non credo poi che l'altezza dei genitori sia influente....anzi ne sono proprio certo

per marlin: nel mio precedente post non mi riferivo alle tue considerazioni sugli organi maschili, bensi alle mie sulle condizioni climatiche etc. (e beh, di donne con la prostata di questi tempi cen'è piu di una :p)
 

matt193

Utente
28 Giugno 2011
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pero forse cio che ha detto raviolo nel suo penultimo post è vero: magari nel corso degli anni, inconsciamente, per un bisogno di apparire piu saggi, o in ogni modo in una condizione in cui i capelli non servono, l'uomo li ha inconsciamente eliminati in un processo lentissimo durato millenni.....

e comunque spesso e volentieri si riflette sul fatto che non si eredita la calvizie al 100% ma potenzialmente, nel senso che potrebbe manifestarsi oppure no, quindi chissa, magari alla radice il problema potrebbe essere risolto (sto parlando in modo puramente teorico eh, sono solo pippe mentali :p ) direttamente rendendo i capelli necessari all'uomo....essendo consapevoli che servono per una maggior possibilita di riproduzione (il che è vero)...
 

raviolo

Utente
23 Agosto 2003
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Grazie. Un'altra cosa che noto è che certi volti da adulto non hanno un capello applicabile.
Es: Berlusconi. Trapianto o no quei capelli in cima non si adattano al suo viso. Per questo dico che, al contrario di quello che si dice, riconoscere un uomo con una protesi o con un trapianto è facilissimo... praticamente immediato. Il capello non si adatta al colore del viso... è troppo folto rispetto all'aspetto cadente di certe persone. Semplicemente nel DNA non c'é un capello applicabile a quel viso...
 

marlin

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I meccanismi dell'evoluzione non funzionano così, non esiste per l'evoluzione il pensiero, magari inconscio, di eliminare qualcosa che non serve, le variazioni utili si diffondono a seconda della loro maggiore o minore utilità (tenendo conto anche delle modifiche ambientali, che potrebbero farle diventare dannose, inutili o meno utili), le variazioni dannose invece tendono a scomparire sempre a seconda della loro maggiore o minore dannosità (e sempre se l'ambiente non modifica il contesto).

Esiste poi la sopravvivenza delle modifiche ininfluenti quindi né vantaggiose, né svantaggiose, come appunto potrebbe essere la capigliatura umana. C'è comunque tutta la disciplina della genetica delle popolazioni che compie calcoli sofisticati sulla trasmissione nel tempo di queste variazioni.

Per la calvizie europea pare ci sia stata una selezione recente positiva (ossia avrebbe rappresentato a un certo punto un vantaggio):

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=6.1.1047

Quindi tornando al clima e alla prostata, non è necessario che diventino calve anche le donne, se poi la trasmissione della calvizie coinvolge il cromosoma Y maschile e quindi il recettore degli androgeni AR.

Ciao

MA - r l i n