Cancro, terapie alternative

officinalis

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27 Luglio 2003
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Scrivo, in sintesi, come mi hanno raccontato, la storia delle 2 persone che conosco di cui ho parlato nella discussione: Attenti ai farmaci.

Una signora di circa 70 anni scopre a seguito di ecografia e tac di avere metastasi nei 2 lobi del fegato da pochi millimetri a 3-4 centimetri. Il fegato è già definito sovvertito dalle metastasi. Il tumore non è primario del fegato, ma secondario e si pensa partito dalla cistifellea perché si vede una macchia riconducibile a massa al fondo della cistifellea. Inoltre massa tra pancreas e duodeno, anche se i due organi non sembrano infiltrati e da qualche altra parte che non ricordo e interessamento di parecchi linfonodi, mi pare a livello dell’ileo e da altre parti che non ricordo, ma sempre in queste zone. Mi ricordo che mi aveva detto di cisti benigne ai reni, mentre milza nella norma. Le fecero la biopsia che confermò la tristissima diagnosi.
All’ospedale dissero che non si poteva intervenire chirurgicamente e che sarebbe stata inutile e dolorosa e forse neanche sopportata dalla paziente la chemioterapia.
Verdetto: malata terminale con prognosi dai 20 giorni ai 6 mesi di vita. La morte, dissero, potrebbe avvenire per occlusione vie biliare con conseguente ittero, sindrome epato-renale, coma epatico e quindi morte.
Le proposero terapie palliative per controllo dolore che sarebbe comparso da fare in struttura per lungodegenti o a casa con terapia domiciliare.
La conoscente-amica decise di andare a morire a casa e di avvertire l’asl per cure palliative solo a inizio dolori.
Non so grazie a chi, a quali conoscenze, decise con i familiari, all’insaputa del medico di base che era contrario di:
• Alimentarsi quasi esclusivamente con succhi verdi (centrifugati di verdure fresche soprattutto a foglie verdi con poi l’aggiunta di succo di limone. Credo più di un litro al dì;
• Eliminare zuccheri semplici, carne - anche pesce- , latte e latticini, tutti i cibi confezionati e gli scatolati. Introdusse un po’ di legumi. Carboidrati usati: pasta integrale, soprattutto di grano saraceno, comunque senza glutine. Nessun prodotto lievitato.
• Assumere l’ascorbato di potassio del metodo Pantellini. (so che presero contatti con la Fondazione Pantellini)
• Assumere l’aloe arborescens preparato a casa secondo ricetta padre Zago
• Assumere fungo Galuderma lucidum
• Fare più volte al giorno clistere di caffè, pratica alla base della cura Gerson

Se ho dimenticato qualcosa ve lo dirò. Mi ricordo che mi pare un giorno a settimana faceva digiuno (beveva solo acqua) e mi disse che essendo cristiana lo dedicava alla Madonna.
E intanto aspettava la morte. Ma col passare dei giorni e dei mesi si sentiva meglio e, adesso non so dopo quanto tempo, fece ecografia che evidenziò una netta riduzione della masse. Rifecero allora la tac che evidenziò la sparizione delle metastasi di pochi millimetri e la diminuzione delle altre, alcune erano praticamente dimezzate. Ai linfonodi invece nessun miglioramento, ma neanche peggioramento. I medici increduli non credettero comunque che tali sorprendenti risultati fossero dovuti a tali cure, ma non sapevano spiegarseli.
La persona, consapevole di non esser più in imminente pericolo di vita e col pensiero della morte tra dolori atroci, riniziò a sorridere, a uscire di casa, a vivere, nonostante la spada che la continuava a minacciare sulla testa. Ma soprattutto continuò, adesso convinta e con maggior forza, queste cure.
Oggi, mi pare a distanza di circa tre anni, mi ha detto che l’ultima tac non evidenzia più nulla, i medici hanno parlato di miracolo a cui lei non crede anche se è cattolica e prega molto.
Continua a curarsi, perché ha paura che da un momento all’altro la malattia torni.

Sul secondo caso ho meno informazioni. È un uomo di 65 anni con tumore ai polmoni, anche lui mandato a casa a morire dopo però aver fatto parecchie chemio che avevano per un periodo risolto il problema, che poi è esploso portando a quadro definito incurabile.
So che alla base della cura alternativa c’erano i succhi verdi, l’ascorbato di potassio e l’aloe arborescens. Altro non so. Oggi a distanza di circa due anni fa vita abbastanza normale, so che alcune masse sono sparite, altre ridotte, ma non è guarito, anche se lui quando ne parla dice di ritenersi tale perché sta bene e dice di sentire che sta migliorando (forse è un modo per reagire e sdrammatizzare). Lo conosco per essere una persona ottimista. Mi ha detto di continuare a curarsi con queste cose e che a breve integrerà il tutto con la cura Di Bella, nella quale lui crede. (Penso che l’avrà iniziata)
Se vi interessa quando saprò l’evolversi, vi farò sapere.
Di questo mio amico non so di più perchè non ama parlare molto, o meglio di scendere nei particolari di questi suoi problemi e io non mi permetterei mai di fare più di tanto domande. Sono situazioni molto delicate, intime e di grande sofferenza, che ti sconvolgono la vita. La grande discrezione è d’obbligo.
La signora invece è più aperta e spesso ha voglia di raccontare, il parlare di ciò è per lei uno sfogo curativo che l’aiuta. Lui invece dice un pò, perchè c’è confidenza tra noi, poi preferisce fare una battuta, farsi una risata e cambiare discorso.


Nel frattempo ho trovato un sito fantastico che parla dell’esperienza di un signore con tumore al fegato dei peggiori dato per spacciato che dalla disperazione ha iniziato un percorso alternative che include anche i prodotti che vi ho detto.
Il nome del sito è www.carcinomaepatico.it . C’è da passarci mesi e mesi. Consiglio, se interessa, partire da leggere “I miei pilastri” Poi sono fondamentali i video. Consiglio di partire dalla sua storia e dai video sui succhi verdi. Bisogna scorrere un po’ degli innumerevoli video per trovarli.
Ultimamente ha avuto una ricaduta e pensava di morire, ma l’ultima tac del 12.05, per fortuna evidenzia una situazione non così grave come lui prospettava.
Segnalo anche il sito della fondazione Valsè Pantellini di Firenze sull’ascorbato di potassio, sostanza che tutte e 3 queste persone assumono: www.pantellini.org
Questa persona che si chiama Arturo Villa scrive anche su facebook. Cercare: Marco Sesanta personaggio pubblico
Ciao


 

marlin

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Io prendo tutte le sere ascorbato di potassio, se ricordo bene da almeno 4 anni. La dose preventiva è bassa, ma io utilizzando il bicarbonato di potassio anche come semplice bicarbonato (per la digestione) finisco per prendere la dose che assume chi ha un tumore.

Ciao

MA - r l i n
 

officinalis

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27 Luglio 2003
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Io assumo da circa due anni il prodotto consigliato dalla fondazione Pantellini con dosaggio preventivo, il Nike RCK che si reperisce in farmacia. Non lo assumo però in modo continuativo, di tanto in tanto lo sospendo per un mese.

Ciao
 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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Dal punto di vista prettamente chimico, avevo letto che la soluzione (acqua + bic. di potassio + ac. ascorbico) rimarrebbe stabile per 24 ore dopo la preparazione ..
A valle di cio', ho iniziato quindi a prepararlo la sera per berlo la mattina a digiuno ma, francamente, qualche dubbio ce l'ho.., voi cosa ne pensate?

Un saluto a tutti
 

marlin

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Per me non è un problema di stabilità, si tratta di un sale piuttosto banale, comunque si prepara in un minuto scarso, io però non lo prendo a stomaco vuoto, usandolo come digestivo, spero serva comunque, anche perché ne prendo parecchio.

Ciao

MA - r l i n
 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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Come ti organizzi per l'approvvigionamento delle materie prime? (quello della Nike costa un botto!)

Ovviamente, stiamo parlando a livello preventivo, ma anche per questo, mi chiedo se il ribosio sia realmente importante ..
 

marlin

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Il ribosio mi pare entri in gioco quando il tumore è acclarato.

Io prendo l'acido ascorbico qui:

https://www.produzioneintegratori.it/Alimenti/vitamina_c_polvere.html

e il bicarbonato qui:

http://www.emporioenologico.com/it/prodotti/prodotti-enologici/prodotti-chimici-materie-prime/bicarbonato-di-potassio-conf-1-kg-545.html


Ciao

MA - r l i n