Brividi

gio82pac

Utente
21 Giugno 2003
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Sono quelli che ho sentito correre dietro la shiena dopo aver letto quello che sto per far leggere anche a voi.

Il mio nome è Piergiorgio, la mia storia è simile a quella di tanti altri distrofici.
Ricordare come tutto sia iniziato non è facile perché la memoria non è accumulazione ma selezione e catalogazione. Forse fu una caduta immotivata o il bicchiere, troppo spesso sfuggito di mano etc. ma quello che nessun distrofico può scordare è il giorno in cui il medico, dopo la biopsia muscolare e l'elettromiografia, ti comunica la diagnosi: Distrofia Muscolare Progressiva.
Questa è una delle patologie più crudeli; pur lasciando intatte le facoltà intellettive, costringe il malato a confrontarsi con tutti gli handicap conosciuti: da claudicante a paraplegico, da paraplegico a tetraplegico, poi arriva l'insufficienza respiratoria e la tracheotomia.
Il cuore, di solito, non viene colpito e l'esito infausto, come dicono i medici, si ha per i decubiti o una polmonite.
Io ho raggiunto l'ultimo stadio: respiro con l'ausilio di un ventilatore polmonare, mi nutro di un alimento artificiale (Pulmocare), parlo con l'ausilio di un computer e di un software.
Per anni e anni ho sperato che la ricerca scientifica trovasse un rimedio. Oggi, che le prospettive di una cura potrebbero, grazie agli studi sulle cellule staminali, sia adulte che embrionali, trasformarsi da speranza in realtà, sempre più ostacoli si frappongono sul cammino di una ricerca libera.
Questa malattia non è una maledizione biblica, è una malattia genetica che può essere sconfitta grazie alla diagnosi prenatale: i villi coriali, l'amniocentesi e soprattutto la diagnosi preimpianto.
In Italia ci sono oggi circa 2.000 bambini con distrofia muscolare Duchenne. L'incidenza della distrofia miotonica, la più comune distrofia muscolare dell'adulto, è di approssimativamente 135 casi ogni milione di nascite (maschi o femmine). L'incidenza della distrofia dei cingoli è di circa 65 casi per milione di nascite e quella della distrofia facioscapolomerale è ancora inferiore. Considerando insieme tutte le principali malattie neuromuscolari ereditarie, verosimilmente ne risultano colpiti in Italia circa 30 persone ogni 100.000 abitanti, ossia oltre 17.000 persone.
Se delle dispute capziose e, spesso, ideologiche dovessero ritardare la scoperta di una cura e condannare anche un solo bambino a vivere il dramma che io ho vissuto e sto vivendo...beh, pensateci! Pensateci questa estate quando vi tufferete, affr
 

cleopatra

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10 Agosto 2004
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Carissimo giò
come sempre i tuoi post in questa sezione mi fanno commuovere e riflettere e come te ho provato un brivido lungo la schiena...ho pianto!
So che adesso qualsiasi parola sembrerà banale e scontata e dire a me, così come a voi tutti, che ogni volta che il problema dei capelli ci butta giù dovremmo pensare a persone come Piergiorgio risulta ovvio e retorico: ma è la verità!
So che ognuno rapporta i problemi e la loro grandezza alla propria vita ma se imparassimo solo un pò a godere delle gioie che l'esistenza ci regala ogni giorno, anche quando non ce ne accorgiamo, capiremmo che la vita è un grande dono!

A Piergiorgio, se fosse qui, vorrei dire GRAZIE per la sua testimonianza che, nonostante il dolore e la sofferenza, è impregnata di speranza!

A questo proposito vi riporto uno stralcio di pensieri postati su internet da un ragazzo dolcissimo (Maurizio) che mi ha fatto capire quanto la speranza sia fondamentale nella nostra vita![:)]


Mi svegliai in preda ad un terrore folle: avevo perso la mia anima, qualcuno o qualcosa, non saprei dirlo, me l'aveva rubata. Improvvisamente mi trovai completamente solo ad affrontare il giorno nascente, per la prima volta mi sentivo veramente abbandonato. Aprii gli occhi, ma non vidi niente e nessuno. Accesi una luce, ma la luce non c'era, o non la vedevo. Che cosa è successo, mi chiesi. Che cosa faccio ora continuai a domandarmi, la luce non c'è se ne andata insieme alla mia anima. Provai a chiamare gli amici, ma neanche loro risposero. Passò del tempo, ma non saprei dire quanto perchè non c'era più il giorno, solo notte buia intorno a me. Ero senza forze e pensai di non poterne più venir fuori e che ormai la vita, se così si può chiamare senza l'anima, fosse giunta alla fine: non c'era più una via di uscita. Piansi lacrime amare, ma ad un tratto, tra le lacrime, mi sembrò di scorgere una luce. Si era una fioca luce appena visibile tra la nebbia del dolore, ma c'era, seppur lontanissima: ma c'era. Inizia a camminare verso di essa, mi sembrava che più camminassi e più essa si allontanasse. Passarono ore, poi giorni, poi settimane ma alla fine giunsi di fronte a quella luce. Altro non era che una piccola candela posata su un foglio di carta con su scritto: SPERANZA!

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]
 

gio82pac

Utente
21 Giugno 2003
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Ciao Cleo...sapevo che saresti stata tu la prima a rispondere al mio post, e sapevo che avresti capito subito il motivo per il quale ho postato la storia di Piergiorgio. Troppe volte ci lamentiamo della nostra condizione senza renderci conto che in fondo, noi, siamo molto fortunati.
Non sono in accordo con Kyo che scrive in un certo senso meglio si sta meglio è, crerdo invece che tutti dovrebbero sapere e conoscere come la vita sa essere creudele, così magari sarebbero tutti capaci di dare alle cose il loro giusto valore...

X Cosini
Leggi il post di Cleopatra e avrai la risposta alla tua domanda.

Se vi va fate un salto su questo sito, e qui che ho trovato la storia di Piergiorgio:
http://www.lucacoscioni.it
 

cleopatra

Utente
10 Agosto 2004
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Grazie mille giò!
Conosco la profondità della tua anima e non posso che apprezzarla nei tuoi post!

Caro Kyo, hai ragione, a volte sarebbe meglio non sapere..chiudere gli occhi e le orecchie e pensare che il mondo è tutto meraviglioso e che i suoi confini finiscono dove finisce il nostro spazio personale... ma sarebbe illusione...pura fantasia...e arriverebbe, inevitabile, il giorno in cui è necessario guardare oltre!
A questo punto è meglio godere della vita in ogni sua sfaccettatura..da quella più bella a quella più brutta!

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]