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STRAGE DI BOLOGNA - Sechi: 'Il pregiudizio sulla natura fascista si è incrinato'
(lanazione.it - Bologna, 17 novembre 2005) - ''Il pregiudizio sulla natura neo-fascista della strage di Bologna non e' franato, ma si e' incrinato''. Lo ha detto il prof. Salvatore Sechi, consulente della commissione parlamentare Mitrokhin e ordinario di Storia Contemporanea, commentando la notizia del nuovo fascicolo aperto sulla strage alla stazione di Bologna. ''La Questura e la Procura della Repubblica di Bologna dall' agosto-settembre 1980 sapevano quanto io e altri consulenti della Commissione - ha spiegato Sechi - abbiamo accertato da qualche anno, in un clima di sospetto e di incredulita' anche all' interno della commissione sul dossier Mitrokhin: cioe', che Thomas Kram era un insegnante tedesco, legato alla banda terroristica di Carlos, propagandista attivo delle sue idee, perseguito per diversi reati dalla polizia federale della Germania. Entrambe sapevano anche che aveva pernottato a Bologna almeno in due occasioni, il 22 febbraio (in compagnia di altri due italiani) e il giorno prima (cioe' il primo agosto) della strage alla stazione ferroviaria, ed era un esperto in esplosivi. Come mai per vent' anni non e' stata aperta un' inchiesta e non si sono accertati i precedenti delle frequentazioni avute in Italia, dove si impratichisce, seguendo i corsi dell'universita' di Perugia, nella conoscenza della nostra lingua? A ragione un magistrato probo come il sostituto Paolo Giovagnoli ha riaperto le inchieste sul 2 agosto''. ''Oggi possiamo continuare a dire che manca la 'smoking pistol', trattandosi di un processo indiziario, su chi ha compiuto un attentato orrendo nel capoluogo emiliano - ha aggiunto il docente - ma certamente il materiale da noi acquisito alla Commissione Mitrokhin mostra come i testi che hanno indotto il dott.Libero Mancuso a chiedere, a suo tempo, la condanna all'ergastolo dei neo-fascisti Fioravanti e Mambro (due inquietanti personaggi come Izzo e Sparti) appaiono meno credibili e affidabili di quelli che ruotavano attorno al Fronte Popolare per la liberazione della Palestina che era legata alla banda terroristica di Carlos''.
''Finora - ha detto Sechi - si e' voluto dimenticare o ignorare quanto da un anno alcuni consulenti abbiano accertato in maniera inoppugnabile: cioe' che a Bologna ha operato, a ridosso della strage, il capo dell'apparato para-militare dei palestinesi, il giordano Abu Anzeh Saleh. Costui era in strettissimo contatto con Carlos, che incontra piu' volte, pare, a Bologna. Ed e' proprio la primula rossa del terrorismo che nell'inverno del 1979 fa pervenire ad Abu Anzeh Saleh i due lancia-missili di fabbricazione sovietica che i carabinieri sequestreranno al capo dell'autonomia operaia romana Daniele Pifano. Per detenzione e trasporto di armi da guerra egli sara' condannato dal Tribunale di Chieti, insieme al terrorista palestinese citato, e ad altri estremisti italiani''...
.... ''La polizia italiana, al pari della nostra intelligence, sapeva benissimo - ha sottolineato - che nel marzo e l'11 luglio 1980, poco prima della strage, il capo dell'Ucigos dott. Gaspare De Francisci aveva fatto presente che il Fronte popolare per la Liberazione della Palestina aveva minacciato una rappresaglia contro l'Italia e la liberazione del proprio dirigente Abu Saleh Anzeh detenuto nel carcere di Trani. Che cosa si fece per evitare che questa terribile minaccia andasse a segno? Che cosa si fece dopo che il capo della Polizia Gianni De Gennaro nel marzo 2001 informo' la Questura, e questa la Procura di Bologna, del mandato di cattura emesso in Germania contro Kram e della sua estrema pericolosita', indicando un suo possibile coinvolgimento nella strage di Bologna?''...
...''Credo che per non inventarsi dei misteri che non ci sono - conclude Sechi - la Commissione sul dossier Mitrokhin dovrebbe decidersi a chiedere al governo tutte le carte sugli accordi capestro stabilitisi tra Aldo Moro, quando era ministro degli esteri, e i palestinesi dopo la strage di Fiumicino. In base ad essi i terroristi palestinesi in giro per l'Italia o in carcere erano da considerarsi dei partigiani, e non potevano essere perseguiti.
Sempre in base a questa tremenda intesa il capo di Hamas George Habbash chiese, insistentemente nel 1970-1980, la liberazione del suo compagno Abu Saleh Anzeh, e non avendola ottenuta, se non parzialmente, e' probabile abbia incaricato Carlos e Thomas Kram di far saltare in aria la stazione ferroviaria di Bologna. Oggi finalmente questa pista entra legittimamente nelle indagini del dott. Giovagnoli''.