Su internet ho trovato questo:
ACIDO 18 BETA GLICIRRETICO
E’ uno dei più noti acidi utili alla pelle grazie alla sua complessa struttura simulabile alla conformazione di altre note molecole ad azione lenitiva. Ricavato dalla liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è usato nei cosmetici destinati a pelli delicate e sensibili ed è efficace come lenitivo.
KELLINA
La kellina, un furanocumarone estratto dall'Amni visnaga impiegato negli anni conquanta come coronarodilatatore, è stata successivamente utilizzata per le sue proprietà pigmentanti per il trattamento della vitiligine.
Il composto viene impiegato, in combinazione sia con luce solare naturale sia con sorgenti artificiali di UVA, soprattutto per una sua caratteristica: quella di essere praticamente privo di fototossicità; ciò comporta il vantaggio di non dover necessariamente rispettare i tempi di irradiazione e di non dover ricorrere a misure fotoprotettive nelle ore successive ai trattamenti.
Nella KUVA terapia per via sistemica il paziente assume 100 mg di kellina per os due ore e mezza prima dell'irradiazione, tre volte alla settimana. La dose iniziale di UVA è di 6-8 j/cm2 fino alla dose di 10-12 j/cm2. Unica controindicazione al trattamento è rappresentata dall'aumento delle transaminasi che può comparire nelle prime tre settimane per poi regredire alla sospensione del trattamento.
Per chiazze di vitiligine ben localizzate e di dimensioni contenute e nei bambini può essere utilizzata la KUVA-terapia topica, che consisete nell'applicazione quotidiana di kellina al 3-5% in crema base o al 2% in lozione (acetone e glicole propilenico) seguita subito dopo da esposizione al sole.
Il tempo di esposizione non viene influenzato de possibili reazioni fototossiche come avviene per l'applicazione di psoraleni: il limeite alle esposizioni può essere rappresentato dall'eritema indotto dai soli UV solari sulle chiazze vitiligoidee.
Si tende comunque ad iniziare con periodi di fotoesposizione della durata di 15-20 minuiti da incrementare di 5 minuti al giorno.
