Bellezza: a mio avviso soggettiva

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Un'icona di fama e fascino ha un valore effimero nel reale, perchè quella icona non durerà, visti i riferimenti su cui poggia: giovinezza=bellezza=felicità. le prime due cose hanno connotati di temporaneità;
nel caso della felicità, ci si riferisce ad una condizione emotiva che per esistere abbisogna, sempre nel mondo reale, della sua controparte, ossia la tristezza: perchè se non convivesse con il suo opposto, non ci sarebbe.
Ma il reale scompare o viene distorto nel mondo dell'Irrealtà, dell'Illusione, che è quello proposto dai Media...un mondo dove solo ciò che è giovane/bello/interessante/ ha il diritto di esistere o esiste: in questo mondo creato ad hoc, realtà parallela dove fermentano i sogni e i desideri della pische, si possono lasciare i messaggi che la vita Vera ci lascia ogni giorno.. far finta che essi non esistano, e fermarsi sui finti valori, che sussistono sulla finzione totale o pseudo totale.
Se una persona accetta in pieno se stessa, a mio avviso accetta anche la fine, certa, della sua presenza su questo piano di vita: quindi non avrà bisogno di vedere e credere in false immagini, e non si rivolgerà all'apparire e all'avere, ma all'Essere.
 

zooey

Utente
11 Luglio 2006
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Goethe e Benjamin staranno facendo il tifo dall'altra parte! Eheheh!!!
Ora abbasserò un po' il livello culturale della discussione riferendomi al piano puramente pratico.[;)] Sono pienamente d'accordo con Soukrates, solo che è difficile accettarsi pienamente, soprattutto quando si è giovani, non abbastanza maturi. Il confronto con le false immagini (espressione centrata al 100%) avviene molto più spesso di quanto crediamo: dai capelli perfetti (ritoccatissimi al computer) che inquadrano negli spot degli shampoo al passante incrociato per strada che rientra in un certo canone. E questo è un esempio banalissimo.
Facendo un'analisi grossolana, accanto ai modelli e ai loro promotori troviamo messaggi apparentemente opposti che ti invitano ad esprimerti in tutta la tua potenzialità: libertà di scelta, personalità, soggettività sono termini in questi casi abusati e svuotati dei loro significati originari. Per intenderci, se vuoi fare il ribelle ed esprimerti devi farlo secondo il modello ribelle, sennò crei falle nello schema, non ti si può seguire e devi essere eliminato. La ribellione massima può essere spalmarsi un po' di gel sui capelli e sfondare il muro di una discoteca o portare la scritta de puta madre sulla maglietta? Be', in molti ci credono.
La cosa più sconvolgente è che spesso non si riesce a comprendere fino in fondo la brutalità, la tristezza e l'assoluta illegittimità (non credo di esagerare) di certi meccanismi.
I modelli del resto sono sempre meno stabili, cambiati sempre più spesso anche se non si discostano più di tanto l'uno dall'altro.
Se da un lato già intervengono età, maturità, esperienza, ecc, a farci capire che dobbiamo bastare innanzitutto a noi stessi, credo che dobbiamo agire su un certo sistema pseudoculturale in modo radicale, demistificarlo. Ogni epoca ne ha avuto uno, ma, ora che la comunicazione ha un ruolo essenziale nella nostra vita, agisce in modo massiccio.
Non si arriverà mai ad un'armonia assoluta in cui tutti vivranno nella consapevolezza e nella completa accettazione di sé, è impossibile. Però penso che sia possibile rendere più evidente l'alternativa a tutto quello che consideriamo illusorio, ridare un canale a questa alternativa nell'educazione e nel sistema di comunicazione.