Goethe e Benjamin staranno facendo il tifo dall'altra parte! Eheheh!!!
Ora abbasserò un po' il livello culturale della discussione riferendomi al piano puramente pratico.[
] Sono pienamente d'accordo con Soukrates, solo che è difficile accettarsi pienamente, soprattutto quando si è giovani, non abbastanza maturi. Il confronto con le false immagini (espressione centrata al 100%) avviene molto più spesso di quanto crediamo: dai capelli perfetti (ritoccatissimi al computer) che inquadrano negli spot degli shampoo al passante incrociato per strada che rientra in un certo canone. E questo è un esempio banalissimo.
Facendo un'analisi grossolana, accanto ai modelli e ai loro promotori troviamo messaggi apparentemente opposti che ti invitano ad esprimerti in tutta la tua potenzialità: libertà di scelta, personalità, soggettività sono termini in questi casi abusati e svuotati dei loro significati originari. Per intenderci, se vuoi fare il ribelle ed esprimerti devi farlo secondo il modello ribelle, sennò crei falle nello schema, non ti si può seguire e devi essere eliminato. La ribellione massima può essere spalmarsi un po' di gel sui capelli e sfondare il muro di una discoteca o portare la scritta de puta madre sulla maglietta? Be', in molti ci credono.
La cosa più sconvolgente è che spesso non si riesce a comprendere fino in fondo la brutalità, la tristezza e l'assoluta illegittimità (non credo di esagerare) di certi meccanismi.
I modelli del resto sono sempre meno stabili, cambiati sempre più spesso anche se non si discostano più di tanto l'uno dall'altro.
Se da un lato già intervengono età, maturità, esperienza, ecc, a farci capire che dobbiamo bastare innanzitutto a noi stessi, credo che dobbiamo agire su un certo sistema pseudoculturale in modo radicale, demistificarlo. Ogni epoca ne ha avuto uno, ma, ora che la comunicazione ha un ruolo essenziale nella nostra vita, agisce in modo massiccio.
Non si arriverà mai ad un'armonia assoluta in cui tutti vivranno nella consapevolezza e nella completa accettazione di sé, è impossibile. Però penso che sia possibile rendere più evidente l'alternativa a tutto quello che consideriamo illusorio, ridare un canale a questa alternativa nell'educazione e nel sistema di comunicazione.