Bellezza: a mio avviso soggettiva

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Ho visto un pezzo di documentario sulle trasformazioni psico-sociali in Cina: sembra che le donne cinesi, contrariamente a quanto accade nel mondo occidentale, spasimino per la pelle diafana e splendente, dal pallore sovrannaturale e delicato. E guai se la perdono! Viaggiano in maniche lunghe e coperte di creme protettive...una situazione in più che mi porta a riflettere su quanto siano diversi e mutevoli nello spazio e nel tempo i canoni estetici, e su quanto possa essere personale e soggettivo il gusto delle persone: quindi anche la concezione, universalmente a mio parere inesprimibile, del bello.
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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Sono d'accordo con te Soukrates, d'altra parte non è un mistero che i canoni estetici cambino con il mutare delle epoche e a seconda del proprio bagaglio culturale oltre che del settore del mondo cui apparteniamo
 

brianmay

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6 Giugno 2006
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io sn il piu bello pure dei marziani...
o forse solo tra quelli so il piu bello..in fondo so tutti pelati i marziani[:D]
cmq a parte gli skerzi sn d accordo al cento per cento cn te
 

shon67

Utente
13 Luglio 2006
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Non credo sia mai esitita alcuna idea di bellezza che abbia coinciso con la calvizie.
Questo,in riferimento a qualunque periodo storico e/o qualunque popolazione.
Vabbè,per dovere di cronaca vi riporto un'informazione che lessi qualche tempo fa proprio su internet:esiste non so dove,un popolo d'indigeni organizzato in tribu',dove tutti gli uomini sono rasati come simbolo di virilita' e bellezza maschia.In questo popolo,i capelli maschili sono ritenuti fastidiosi e inutili come i peli delle orecchie.
Spero d'esservi stato utile ma ovviamente questa è un'eccezione unica al mondo!
-Shon-
 

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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...Seguendo un processo razionale, mi pare davvero rischioso che ciò che in realtà è una mera copia di un valore, ossia il culto del bello, possa assumere una valenza in realtà estremamente rilevante...ed una concezione appunto mutevole, che proprio per questa sua caratteristica può essere a mio avviso pilotata nelle direzioni e con le funzioni più disparate, possa divenire centrale e fondamento di un modus vivendi...
una volta che si propone/trasmette un'icona di bellezza (che sia oggetto vero od oggetto-persona), essa viene assimilata in quanto tale, e in quanto tale assume un connotato di riferimento, di appoggio e di sostanzialità che, appunto per il suo carattere mutevole e decisamente effimero, non le sarebbe proprio..
ma di essa si fa ciò che si vuole.

Come si potrebbe fare, sostanzialmente, ciò che si vuole di chi liberamente sceglie (almeno così credo, perchè non penso ad una costrizione, ma da una presentazione del modello estetico che presuppone nel recettore il raggiungimento di una tappa finale di un percorso a cui si giunge per autoconvincimento) di auto-riferirsi alle icone del momento (che saranno poi sostituite da icone parimenti labili, ma con ruolo e forza di attrazione identici).

In sostanza, credo che, esaurito in gran parte nel mondo occidentale e in via di decadenza in alcuni dei paesi in via di sviluppo (Cina, India, Brasile) il ruolo della Religione Monoteista e dei grandi idealismi politici (sia nazionalistici che partitici che utopico-idealisti), sia in atto un processo di trasformazione radicale: al culto del Dio, del Leader o Condottiero o Duce, dell'Ideale, si sostituisce quello dell'Idea-Immagine: mentre l'Immagine nei sistemi precedenti (Religione, Politica, Utopia) assume la funzione sovrastrutturale dello Strumento asservito agli scopi divulgativi, didascalici, propagandistici, cultuali di Strutture sociali, diventa ora essa stessa il centro a cui tutto si riferisce e su cui tutto verte.

Un sistema fine a sè che rinasce da se stesso di continuo, impegnandosi a mantenere il suo fine nell'adorazione di un simbolo che è icona non di un Sistema, o di un insieme di valori, ma di sè, ossia di un'Immagine: è l'iconologia che non ammette possibilità di iconoclastia, perchè la distruzione di un simbolo distrugge un singolo elemento rinnovabile, che rappresenta solo sè stesso e non un insieme di concetti, o di idee: l'idea che porta in sè, unica, è l'idea di immagine pefetta e immortale, perchè di continuo, dopo la sua morte, si rinnova.
 

soukrates

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3 Aprile 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Geppo
Citazione:Messaggio inserito da shon67
Non credo sia mai esitita alcuna idea di bellezza che abbia coinciso con la calvizie.

Concordo.




Bhe, ci sono parecchi divi calvi o stempiati, considerati sex symbol: Sean Connery, Bruce Willis, Jude Law, Yule Brinner...
 

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Nell'antico Egitto, le pettinature a treccia, con la gran parte del capo completmente rasato e un ciuffo di capelli ad un lato del cranio, erano considerate estremamente eleganti ed erano un segno di casta: le portavano i nobili e i ricchi. Le donne si rasavano completamente per mettersi le parrucche; i sacerdoti e alcuni faraoni erano completamente rasati a zero, proprio a filo di cute.
 

gordon

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4 Marzo 2004
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sì soukrates, ma quei divi non si sono strappati i capelli perchè si piacevano più da calvi.. c'è una bella differenza!

a questo punto mi chiedo, in un futuro lontano, quando andranno di moda le persone calve.. ma chissenefrega.. tanto (se mai accadrà) sarò già morto
 

castanochiaro

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25 Maggio 2006
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Citazione:Gordon
sì soukrates, ma quei divi non si sono strappati i capelli perchè si piacevano più da calvi.. c'è una bella differenza!

quoto.
 

soukrates

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3 Aprile 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Gordon
sì soukrates, ma quei divi non si sono strappati i capelli perchè si piacevano più da calvi.. c'è una bella differenza!



Leggi il post subito sotto a quello dei divi.
 

gordon

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4 Marzo 2004
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ho capito Soukrates. io infatti rispondevo proprio al post dei divi che secondo me era fuori luogo in questo topic.
 

soukrates

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3 Aprile 2006
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a mio avviso c'entra: la stempiatura o la calvizie fa cmq parte della loro imagine o look, che dir si voglia: di ciò che essi rappresentano: un'icona di fama e fascino. Inoltre avendo aperto il topic, ho conseguentemente in testa un discorso generale di cui fa parte anche questa considerazione; semplicemente seguo la mia linea di pensiero, che coincide con quanto indicato nel topic.
 
16 Novembre 2005
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La bellezza, il fascino, il carisma di una persona dipende da tanti fattori... i capelli possono essere una caratteristica, ma è un errore dire pochi capelli=brutto (o viceversa tanti capelli=bello), è un errore cognitivo direbbero gli psicologi perché si basa su una generalizzazione errata ossia il fatto che una persona e la sua bellezza si identifichino solo con la bellezza dei capelli.
 

castanochiaro

Utente
25 Maggio 2006
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Citazione:caterpillargirl
La bellezza, il fascino, il carisma di una persona dipende da tanti fattori... i capelli possono essere una caratteristica, ma è un errore dire pochi capelli=brutto (o viceversa tanti capelli=bello), è un errore cognitivo direbbero gli psicologi perché si basa su una generalizzazione errata ossia il fatto che una persona e la sua bellezza si identifichino solo con la bellezza dei capelli.

purtroppo non sono tantissimi gli uomini che stanno realmente bene calvi o con un profondo diradamento.
 

miki

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19 Ottobre 2005
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Citazione:Messaggio inserito da castanochiaro
Citazione:caterpillargirl
La bellezza, il fascino, il carisma di una persona dipende da tanti fattori... i capelli possono essere una caratteristica, ma è un errore dire pochi capelli=brutto (o viceversa tanti capelli=bello), è un errore cognitivo direbbero gli psicologi perché si basa su una generalizzazione errata ossia il fatto che una persona e la sua bellezza si identifichino solo con la bellezza dei capelli.

purtroppo non sono tantissimi gli uomini che stanno realmente bene calvi o con un profondo diradamento.








affonda, affonda il coltello casta', che solo cosi godi