...Seguendo un processo razionale, mi pare davvero rischioso che ciò che in realtà è una mera copia di un valore, ossia il culto del bello, possa assumere una valenza in realtà estremamente rilevante...ed una concezione appunto mutevole, che proprio per questa sua caratteristica può essere a mio avviso pilotata nelle direzioni e con le funzioni più disparate, possa divenire centrale e fondamento di un modus vivendi...
una volta che si propone/trasmette un'icona di bellezza (che sia oggetto vero od oggetto-persona), essa viene assimilata in quanto tale, e in quanto tale assume un connotato di riferimento, di appoggio e di sostanzialità che, appunto per il suo carattere mutevole e decisamente effimero, non le sarebbe proprio..
ma di essa si fa ciò che si vuole.
Come si potrebbe fare, sostanzialmente, ciò che si vuole di chi liberamente sceglie (almeno così credo, perchè non penso ad una costrizione, ma da una presentazione del modello estetico che presuppone nel recettore il raggiungimento di una tappa finale di un percorso a cui si giunge per autoconvincimento) di auto-riferirsi alle icone del momento (che saranno poi sostituite da icone parimenti labili, ma con ruolo e forza di attrazione identici).
In sostanza, credo che, esaurito in gran parte nel mondo occidentale e in via di decadenza in alcuni dei paesi in via di sviluppo (Cina, India, Brasile) il ruolo della Religione Monoteista e dei grandi idealismi politici (sia nazionalistici che partitici che utopico-idealisti), sia in atto un processo di trasformazione radicale: al culto del Dio, del Leader o Condottiero o Duce, dell'Ideale, si sostituisce quello dell'Idea-Immagine: mentre l'Immagine nei sistemi precedenti (Religione, Politica, Utopia) assume la funzione sovrastrutturale dello Strumento asservito agli scopi divulgativi, didascalici, propagandistici, cultuali di Strutture sociali, diventa ora essa stessa il centro a cui tutto si riferisce e su cui tutto verte.
Un sistema fine a sè che rinasce da se stesso di continuo, impegnandosi a mantenere il suo fine nell'adorazione di un simbolo che è icona non di un Sistema, o di un insieme di valori, ma di sè, ossia di un'Immagine: è l'iconologia che non ammette possibilità di iconoclastia, perchè la distruzione di un simbolo distrugge un singolo elemento rinnovabile, che rappresenta solo sè stesso e non un insieme di concetti, o di idee: l'idea che porta in sè, unica, è l'idea di immagine pefetta e immortale, perchè di continuo, dopo la sua morte, si rinnova.