Auguri jador

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Si caro Dag, ho fatto un mini-saggio sulla setta Scientology/Dianetics che conosco bene, per averla studiata professionalmente. Ne ho fatto un thread mesi fa.

 

batgirl

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28 Giugno 2003
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Se consideriamo eretico chiunque abbia idee che divergono dall'ideologia ufficiale della tua Chiesa, allora sono eretica.[:p]
 

sibilla

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21 Aprile 2007
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Interessante, non sapevo che si dicesse apostata. Ma se poi si rinuncia alla propria religione e non se ne intraprende un'altra si dice che è diventata atea?

Poi c'è l'agnostico che non esclude che possa esserci un Dio da qualche parte ma...lui personalmente non crede a niente.
Ho detto bene?
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Si'. Il termine apostasia (dal greco apo, lontano, distaccato, stasis, restare) definisce l'abbandono formale della propria religione (in tale contesto si parlerà più propriamente di apostata della religione). In questo senso è irrilevante se a seguito di tale abbandono vi sia l'adesione a un'altra religione (conversione) oppure la scelta areligiosa o atea. In senso stretto, il termine è riferito alla rinuncia e alla critica della propria precedente religione. Una vecchia e più ristretta definizione di questo termine si riferiva ai cristiani battezzati che abbandonavano la loro fede.
Si definisce apostata colui o colei che pratica l'apostasia; è tuttavia raro il caso di ex-credenti che si autodefiniscano apostati, in quanto nella vulgata tale termine comporta una connotazione spregiativa; rispetto alla nuova religione è invalso l'uso del termine convertito laddove, per l'abbandono in generale della religione si usa deconvertito: a entrambi i termini si tende a dare un significato positivo rispetto ad apostasia.

Vi faccio un esempio: Magdi Cristiano Allam, che era un musulmano, oggi è un apostata. Infatti è cattolico. Per l'Islam va punito con la morte per flagellazione.