sicuramente il problema è variabile, nel senso che dipende anche moltissimo dall'eta' e dal contesto culturale nel quale viviamo.
Oggettivamente parlando, l'aga in qualsiasi forma ed in qualsiasi eta' è un fenomeno fisiologico purtroppo, proprio percheè dipende dalla genetica e quindi inevitabile (a meno che non ci si femminilizzi con le terapie ormonali[
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Invece sociamente parlando, e soprattutto per quanto riguarda giovanissimi, l'aga puo' essere interpretato come fenomeno anomalo o cmq degno di prese in giro e altri comportamenti inaccettabili. Da questo punto di vista la cura è accettabile, ma non deve ed in nessun caso essere preso come un problema invalidante, tale da poter dare il via ad una serie di comportamenti patologici o a modifiche della propria personalità verso l'insicurezza cronica.
E' importante quindi curarsi con tranquillità verso questo problema e nel frattempo cercare qualche via alternativa proprio di fronte all'elemento dell'inevitabilità futura.
Vi riporto in breve la mia esperienza: fino ai 25 anni non ho avuto problemi di capelli, poi successivamente ho cominciato a stempiarmi un po', e questa modifica strutturale dei capelli viaggiava di pari passo con una crescta fisiologica maschile ed adulta. In teoria quindi non stavo affatto male, eppure cominciai a curarmi, per u breve periodo con i farmaci a disposizione. Ruscii quindi ad ottenere un risultato apprezzable, nel senso che i capelli tornarono forti e vitali e quindi giovani, ma anche il mio asptto assumeva un'aria infantile e quindi anomala. E' solo a quel punto che riuscii a capire che si trattava di un fenomeno fisiologico, nel senso di dare ai capelli ma togliere al fisico.
Nei tre anni passati a curarmi la mia qualità di vita si è drasticamente abbassata ed allora mi sono chiesto: le cose sono andate male per l'aga in sè o per le cure che stavo effettuando? Forse la risposta risiede nella seconda ipotesi.
Oggi non mi curo piu', ho imparato ad accettare le stempiature, ed a curare altri fattori che rendono cmq il mio aspetto giovanile ed accettabile, senza rinunciare ad una serie di componenti maschili cmq attraenti nei confronti dell'altro sesso.
Quindi la mia visione della cosa è questa: se riusciamo a corrugare continuamente, e quindi ad avere un aspetto sicuro, sempre attento e sereno, nessuno si accorgerà mai del nostro problema, anche se è evidente.
Ad oggi nessuno mi ha mai fatto battute sui capelli, nessuno si è mai accorto del mio problema e questo non avverrà mai perchè il tutto verrà sempre interpretato come un decadimento senescente che ci azzecca con la mia età.
Questo è un esempio di come l'attenzione verso i propri capelli ha sempre a che vedere con un problema interno (nel mio caso, timore di invecchiare e di acquisire un aspetto adulto, essendo sempre stato un ragazzo splendido e giovanile, famoso per la propria chioma) che in alcuni casi (soprattutto quando subentra la dismorfofobia) deve essere vista e rivista con ausili adeguati. Sono infatti convinto che la maggior parte di coloro che si affliggono per i capelli, se per ipotesi assurda esistesse una cura defintiva e non invasiva, riverserebbero il problema verso altri aspetti del proprio corpo, essend l'aga anche un fattore somatopsichico.
Naturalmente questa è la mia personale visione delle cose.
Ciao a tutti e...nun ce pensat!!![
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