Vi riporto un articolo se vi va di leggerlo e di dare la vostra opinione.
Antiossidanti è un termine veramente abusato nel mondo degli integratori che indica che si sta parlando di sostanze che contrastano i fenomeni di ossidazione. Biologicamente, il loro ruolo ha assunto un'importanza molto rilevante con la scoperta dei numerosi effetti dei radicali liberi. I radicali liberi sono molecole o parti di molecole cariche negativamente che tendono a legarsi a atomi di idrogeno da altre molecole, determinando reazioni chimiche dannose. La loro azione negativa (descritta per la prima volta dal premio Nobel 1995 Hartman) si esplica soprattutto sui grassi delle membrane cellulari e sulle proteine del nucleo. I radicali liberi si formano sia nei processi energetici sia nei processi di difesa dell'organismo (i globuli bianchi li usano per attaccare gli agenti patogeni). Inoltre il fumo, l'inquinamento, le radiazioni sono altre fonti di radicali liberi. Per comprendere la loro azione, occorre considerare che per controllare il livello di radicali ossigeno (O2-), prodotti durante il normale metabolismo cellulare, l'organismo usa un enzima (superossidodismutasi, SOD) che trasforma i radicali liberi in perossido d'idrogeno (la comune acqua ossigenata) che produce notevoli danni cellulari (non per niente l'acqua ossigenata è usata come disinfettante). In particolare, in presenza di ferro (è anche per questo che un'abnorme assunzione di ferro per evitare un'ipotetica anemia sideropenica è da sconsigliare), l'acqua ossigenata libera il radicale ossidrile (OH-) che avvia reazioni dannose difficilmente controllabili. Per controllare il livello di perossido, l'organismo usa un enzima (catalasi, CAT) che consente la trasformazione del perossido in ossigeno e acqua. I radicali ossigeno e ossidrile e il perossido sono quindi dannosi per le strutture proteiche, lipidiche e per il DNA. Recentemente sono state introdotte sostanze (SCS, Synthetic Catalytic Scavengers, pulitori catalitici sintetici) che catalizzano la trasformazione diretta di radicali ossigeno e di perossido d'ossigeno in ossigeno (non dannoso) e acqua. Se verranno prodotti a costi accettabili e se gli esperimenti sugli animali verranno confermati sull'uomo, sarà fatto un passo decisivo nella lotta ai radicali liberi. Riassumendo, i radicali liberi intervengono - nel processo d'invecchiamento - nei processi tumorali - in malattie degenerative (come la sclerosi multipla, l'Alzheimer ecc.) - in patologie varie (artr
Antiossidanti è un termine veramente abusato nel mondo degli integratori che indica che si sta parlando di sostanze che contrastano i fenomeni di ossidazione. Biologicamente, il loro ruolo ha assunto un'importanza molto rilevante con la scoperta dei numerosi effetti dei radicali liberi. I radicali liberi sono molecole o parti di molecole cariche negativamente che tendono a legarsi a atomi di idrogeno da altre molecole, determinando reazioni chimiche dannose. La loro azione negativa (descritta per la prima volta dal premio Nobel 1995 Hartman) si esplica soprattutto sui grassi delle membrane cellulari e sulle proteine del nucleo. I radicali liberi si formano sia nei processi energetici sia nei processi di difesa dell'organismo (i globuli bianchi li usano per attaccare gli agenti patogeni). Inoltre il fumo, l'inquinamento, le radiazioni sono altre fonti di radicali liberi. Per comprendere la loro azione, occorre considerare che per controllare il livello di radicali ossigeno (O2-), prodotti durante il normale metabolismo cellulare, l'organismo usa un enzima (superossidodismutasi, SOD) che trasforma i radicali liberi in perossido d'idrogeno (la comune acqua ossigenata) che produce notevoli danni cellulari (non per niente l'acqua ossigenata è usata come disinfettante). In particolare, in presenza di ferro (è anche per questo che un'abnorme assunzione di ferro per evitare un'ipotetica anemia sideropenica è da sconsigliare), l'acqua ossigenata libera il radicale ossidrile (OH-) che avvia reazioni dannose difficilmente controllabili. Per controllare il livello di perossido, l'organismo usa un enzima (catalasi, CAT) che consente la trasformazione del perossido in ossigeno e acqua. I radicali ossigeno e ossidrile e il perossido sono quindi dannosi per le strutture proteiche, lipidiche e per il DNA. Recentemente sono state introdotte sostanze (SCS, Synthetic Catalytic Scavengers, pulitori catalitici sintetici) che catalizzano la trasformazione diretta di radicali ossigeno e di perossido d'ossigeno in ossigeno (non dannoso) e acqua. Se verranno prodotti a costi accettabili e se gli esperimenti sugli animali verranno confermati sull'uomo, sarà fatto un passo decisivo nella lotta ai radicali liberi. Riassumendo, i radicali liberi intervengono - nel processo d'invecchiamento - nei processi tumorali - in malattie degenerative (come la sclerosi multipla, l'Alzheimer ecc.) - in patologie varie (artr