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SALUTE: I CAPELLI SONO UN MANIFESTO CHE PARLA PER NOI
MILANO - Nuova proposta di trattamento, da parte della ricerca scientifico-cosmetologica, rivolta al mondo variegato di coloro, uomini e donne, che temono per la propria capigliatura, sensibilissimi alle parole 'calvizie incipiente' e non ancora rassegnati a quello che molto spesso e' l'inevitabile destino della perdita di capelli.
Un mondo fatto di una moltitudine di gente. Tanta, da giustificare anche 10 anni di costosa ricerca scientifica, come hanno sottolineato oggi a Milano, nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Vichy, esperti di fama internazionale come Antonella Tosti, dermatologa dell' Universita' di Bologna.
Per la ricercatrice, infatti, nel corso della propria vita il 50% delle donne e l'80% degli uomini, in Italia, sperimenta una forma di alopecia androgenetica, termine scientifico per identificare appunto la calvizie. In Italia - afferma Tosti - sono 15 milioni gli uomini e 10 milioni le donne a rischio di calvizie. Che sommati fanno 25 milioni, una cifra corrispondente a un italiano su due.
E non si tratta certo di un tema poco rilevante, se e' vero che - come ha sottolineato Marco Vecchia, docente di Teorie della Comunicazione all'Universita' di Milano - che i capelli ''possono manifestare il nostro carattere, il nostro umore, la nostra personalita', lo stato di salute, l'eta', la cura che abbiamo di noi stessi, l'essere alla moda, l'appartenenza a un gruppo. In una parola, sono un manifesto che parla per noi''.
Vecchia ha condotto un'indagine qualitativa sui problemi che la capigliatura suscita e ha concluso che i capelli belli ''parlano bene di noi'' e ''ci fanno accettare dagli altri e da noi stessi''. Se si hanno bei capelli e' perche' ''si e' fortunati'', in caso contrario a volte ci si rassegna e si trovano delle scuse: ''fronte spaziosa perche' si e' piu' virili''. Oppure si cerca di intervenire con mille rimedi, molto spesso inutili. Se i capelli non sono belli ''e' colpa dell' eta' o dello stato di salute, dell'inquinamento (colpa sociale) o dello stress''. Molti danno la colpa ''al servizio militare che li ha costretti a portare il berretto o la bustina, agli shampoo aggressivi, al phon, ai genitori, al destino o alla propria trascuratezza''.
Come si vede, quello dei capelli e' ''un argomento a cui la societa' di oggi e' ultrasensibile'' e la pubblicita' ha qui ''un ruolo centrale, perche' si trova davanti a un pubblic
SALUTE: I CAPELLI SONO UN MANIFESTO CHE PARLA PER NOI
MILANO - Nuova proposta di trattamento, da parte della ricerca scientifico-cosmetologica, rivolta al mondo variegato di coloro, uomini e donne, che temono per la propria capigliatura, sensibilissimi alle parole 'calvizie incipiente' e non ancora rassegnati a quello che molto spesso e' l'inevitabile destino della perdita di capelli.
Un mondo fatto di una moltitudine di gente. Tanta, da giustificare anche 10 anni di costosa ricerca scientifica, come hanno sottolineato oggi a Milano, nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Vichy, esperti di fama internazionale come Antonella Tosti, dermatologa dell' Universita' di Bologna.
Per la ricercatrice, infatti, nel corso della propria vita il 50% delle donne e l'80% degli uomini, in Italia, sperimenta una forma di alopecia androgenetica, termine scientifico per identificare appunto la calvizie. In Italia - afferma Tosti - sono 15 milioni gli uomini e 10 milioni le donne a rischio di calvizie. Che sommati fanno 25 milioni, una cifra corrispondente a un italiano su due.
E non si tratta certo di un tema poco rilevante, se e' vero che - come ha sottolineato Marco Vecchia, docente di Teorie della Comunicazione all'Universita' di Milano - che i capelli ''possono manifestare il nostro carattere, il nostro umore, la nostra personalita', lo stato di salute, l'eta', la cura che abbiamo di noi stessi, l'essere alla moda, l'appartenenza a un gruppo. In una parola, sono un manifesto che parla per noi''.
Vecchia ha condotto un'indagine qualitativa sui problemi che la capigliatura suscita e ha concluso che i capelli belli ''parlano bene di noi'' e ''ci fanno accettare dagli altri e da noi stessi''. Se si hanno bei capelli e' perche' ''si e' fortunati'', in caso contrario a volte ci si rassegna e si trovano delle scuse: ''fronte spaziosa perche' si e' piu' virili''. Oppure si cerca di intervenire con mille rimedi, molto spesso inutili. Se i capelli non sono belli ''e' colpa dell' eta' o dello stato di salute, dell'inquinamento (colpa sociale) o dello stress''. Molti danno la colpa ''al servizio militare che li ha costretti a portare il berretto o la bustina, agli shampoo aggressivi, al phon, ai genitori, al destino o alla propria trascuratezza''.
Come si vede, quello dei capelli e' ''un argomento a cui la societa' di oggi e' ultrasensibile'' e la pubblicita' ha qui ''un ruolo centrale, perche' si trova davanti a un pubblic