alopecia da carente attività estrone follicolare

jador

Utente
7 Agosto 2006
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Claudia, posso garantirti che un capello finissimo e corto (3 cm) è qualcosa di impalpabile, a malapena riesci a vederlo, e prenderlo tra le dita è pressochè impossibile. Non chiamiamolo vellus, va bene, definiamolo allora un capello inesistente.

Detto questo, che poi è il risultato finale di qualsiasi meccanismo, come lo si voglia chiamare, alla fine poco importa.

Ciò che a me è stato detto chiaramente, è che l'estrone non svolge funzione di scudo (sicuramente per un difetto enzimatico) e quindi il dht prende il sopravvento, e non ne servono grandi quantita' per agire sul follicolo.

Anche se i pattern maschili sono diversi da quelli femminili, anche se i meccanismi sono diversi, l'azione finale sul bulbo e' sempre causata da ormoni androgeni.
E il Diane è prescritto per tutte le manifestazioni androgeno-dipendenti, anche se la quantità degli androgeni rientra nei limiti.

Poi quando tutti i meccanismi verranno ben capiti, quando si scopriranno nuovi farmaci che correggeranno questi meccanismi in maniera più mirata, e ovviamente in maniera differenziata tra maschi e femmine, con nuovi nomi, ma sempre l'androgenetica (o alopecia androgeno-dipendente) nelle donne cureranno o correggeranno.

Ti riporto ciò che mi e' stato detto, e a dire il vero mi sembra molto chiaro e logico.

 

elina

Utente
20 Settembre 2006
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non si spiega però così come mai nella donna la calvizie agisca anche in zone non androgeno dipendenti
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
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evidentemente l'estrone protegge i bulbi in tutte le zone, nella donna, e la sua mancata protezione si risente su tutto il cuoi capelluto.

così...a rigor di logica.

 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Quello che peró ancora non ho capito é che se basta anche pochissimo DHT (se prende il sopravvento dalla carenza di estrone) come mai nell'uomo che ha valori di DHT comunque piú alti l'androgenetica si blocca con l'assunzione di finasteride mentre nella donna invece un quantitativo molto minore basta e avanza per dare ipotrichia?
Questo schema fa vedere che comunque tutto viene trasformato alla fine in estrone:

10.gif

Inoltre, sempre secondo quanto ho letto:
Citazione:Nel maschio la via metabolica più facile è quella che da testosterone porta a diidrotestosterone. Nella donna la via metabolica più facile porta ad estrone.
E anche:
Citazione:Durante il catagen è essenziale la produzione, da parte delle cellule del sacco, di cortisone glicogeno ed estrone.

Il cortisone si forma attivamente da cortisolo, da glucosio si ha produzione di glicogeno (favorita dal blocco della fosforilasi e dalla attivazione dell'esochinasi) che viene accumulato nella guaina connettivale, l'estrone si forma per aromatizzazione da precursori: testosterone, androstenedione ed estradiolo.
L'estrone determinerà la produzione del fattore di crescita attivatore delle cellule staminali dell'istmo, che potranno iniziare la loro corsa in discesa mitotica verso la papilla dermica, e ne attiverà direttamente l'adenilciclasi, Il cortisolo è fattore permissivo senza il quale non si ha attivazione della adenilciclasi di membrana né, quindi, l'utilizzo del glicogeno accumulato nella guaina connettivale, unica fonte di energia metabolica per le cellule in discesa mitotica finché non avranno raggiunto la papilla dermica.

Il grado di displasia di ogni nuovo anagen appare in larga parte determinato dalla qualità metabolica del catagen che lo precede:
- ad una carenza di estrone conseguirà una attivazione insufficiente del bulge,
- ad una carenza di cortisone conseguirà una attivazione insufficiente della adenilciclasi con scarso metabolismo del glucosio e difficoltoso utilizzo del glicogeno,
- durante la discesa mitotica verso l'ipoderma la sola fonte di energia metabolica per le cellule in anagen II è data dal glicogeno accumulato nella guaina epiteliale esterna, se questo è insufficiente, obbligherà ad un anagen meno profondo, cioè più involuto, con risalita della papilla dermica.
Quindi mi sembra di capire che l'estrone sia fondamentale non solo per contrastare il DHT, ma per una serie di attivazioni chimiche che portano ad un catagen migliore...
Ma alla fine secondo me la questione che qui interessa é che la cura per la calvizie femminile allora sarebbe la reintroduzone locale di estrone piuttosto che la soppressione del DHT, che poi é quello che sostiene il Dr. Marliani con il suo primo articolo, cioé una carenziale e non una androgenetica.
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
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Claudia, come abbiamo detto, le vie che portano alla miniaturizzazione del bulbo sono diverse tra uomo e donna, pero' rimane il fatto che il risultato finale in termini di qualita' del capello rimane lo stesso.

Sicuramente per gli uomini c'e' la componente genetica, che non c'e' nelle donne. Allora per gli uomini si chiama andro-genetica, per le donne androgeno-dipendente.

Bloccare il dht nelle donne significa affrontare il problema da un'altra angolazione, e non e' detto che non funzioni, come non e' detto che funzioni sempre il Diane.

Per quanto riguarda il dht, si ne basta poco, e considera che come ormone androgeno e' molto piu' potente del testosterone.

Grazie per l'articolo, molto interessante lo schema.


 
16 Novembre 2005
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Innanzi tutto volevo dirvi grazie poiché con le vostre riflessioni ho capito finalmente la diversità tra carenziale e androgenetica. Io sono in cura da molti anni e devo dire che il concetto di carenziale è venuto fuori recentement. Io utilizzavo minoxidil al quale il dott. gigli mi ha fatto aggiungere progesterone e 17 alfa estradiolo oltre che idrocortisone. Da qui deduco che la carenziale nella donna si cura da più fronti (sia anti dht che rafforzando l'estrone, poi nel mio caso un po' di idrocortisone visto che avevo anche un effluvio cronico dovuto ad ansia e depressione).
 

em_mina

Utente
7 Luglio 2007
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Dr Marliani, è possibile che una improvvisa menopausa indotta chirurgicamente possa portare ad una alopecia carenziale, col tempo?
E questa può essere tamponata o frenata con l'uso del tibolone per via orale?