Guardate questo interessante lavoro del Dr. Giuseppe Hautmann(Psicologia Clinica - Firenze)sull'alopecia come disturbo psicosomatico:
Per quanto riguarda la alopecia areata, questa viene comunemente inserita tra le dermatosi psicosomatiche propriamente dette, ad eziologia emozionale reattiva, a latenza prolungata rispetto a stressors con interazione dei sistemi neurovegetativo, neuroendocrino e immunitario.
Nel 1952 DE GRACIANSKY e STERN per primi hanno indagato sulle connessioni fra psiche e alopecia areata giungendo a ritenere che l'elemento essenziale e caratteristico della personalità dei 22 alopecici da loro esaminati fosse l'immaturità affettiva e una certa tendenza alla depressione.
A conclusioni opposte perviene nel 1958 MACALPINE il quale, nel suo celebre articolo pubblicato sul British Journal of Dermatology, nega il ruolo predisponente dei disturbi mentali, i quali possono essere bensì interpretati come secondari all'alopecia areata stessa.
IRWIN nel 1963 ha esaminato 55 pazienti dividendoli in tre gruppi: nel primo, denominato «neurotico» inserisce soggetti affetti da psíconevrosi; nel secondo gruppo, «traumatico», l'alopecia areata sembra legarsi ad eventi dolorosi, il più spesso delle volte rappresentati dalla perdita di una persona cara; infine nel terzo gruppo include i pazienti per i quali non riesce a risalire ad alcuna causa psichica.
MEHLMAN nel 1968 ha esaminato un gruppo di bambini alopecici ritenendo che alla base della malattia ci fosse lo stress cronico di un difficile rapporto madre-figlio; delicata situazione questa che sconfinerebbe poi nella alopecia areata qualora vi si sovrapponesse un qualsiasi evento traumatico.
MEHLMAN quindi è il primo autore che pone in relazione i life-events con la manifestazione somatica, tracciando un cammino che godrà in seguito di notevole fortuna.
VAN MOFFAERT nel 1974 riprende gli studi sui bambini e dimostra come nel 30% dei casi fosse presente una familiarità per l'alopecia areata e altre dermatosi di origine psicosomatica; pone inoltre in rilievo la minore importanza che gli stress mentali assumono nella patogenesi della malattia qualora il paziente sia in età infantile ed evidenzia infine come in cinque casi l'alopecia areata sia insorta in seguito a trauma cranico.
Nel 1975 un'indagine di personalità in 18 alopecici areati, 11 vitiliginosi e 5 onicofagici ha individuato diversi tratti di personalità caratteristici, quali insicurezza, necessità di protezione, ansia
Per quanto riguarda la alopecia areata, questa viene comunemente inserita tra le dermatosi psicosomatiche propriamente dette, ad eziologia emozionale reattiva, a latenza prolungata rispetto a stressors con interazione dei sistemi neurovegetativo, neuroendocrino e immunitario.
Nel 1952 DE GRACIANSKY e STERN per primi hanno indagato sulle connessioni fra psiche e alopecia areata giungendo a ritenere che l'elemento essenziale e caratteristico della personalità dei 22 alopecici da loro esaminati fosse l'immaturità affettiva e una certa tendenza alla depressione.
A conclusioni opposte perviene nel 1958 MACALPINE il quale, nel suo celebre articolo pubblicato sul British Journal of Dermatology, nega il ruolo predisponente dei disturbi mentali, i quali possono essere bensì interpretati come secondari all'alopecia areata stessa.
IRWIN nel 1963 ha esaminato 55 pazienti dividendoli in tre gruppi: nel primo, denominato «neurotico» inserisce soggetti affetti da psíconevrosi; nel secondo gruppo, «traumatico», l'alopecia areata sembra legarsi ad eventi dolorosi, il più spesso delle volte rappresentati dalla perdita di una persona cara; infine nel terzo gruppo include i pazienti per i quali non riesce a risalire ad alcuna causa psichica.
MEHLMAN nel 1968 ha esaminato un gruppo di bambini alopecici ritenendo che alla base della malattia ci fosse lo stress cronico di un difficile rapporto madre-figlio; delicata situazione questa che sconfinerebbe poi nella alopecia areata qualora vi si sovrapponesse un qualsiasi evento traumatico.
MEHLMAN quindi è il primo autore che pone in relazione i life-events con la manifestazione somatica, tracciando un cammino che godrà in seguito di notevole fortuna.
VAN MOFFAERT nel 1974 riprende gli studi sui bambini e dimostra come nel 30% dei casi fosse presente una familiarità per l'alopecia areata e altre dermatosi di origine psicosomatica; pone inoltre in rilievo la minore importanza che gli stress mentali assumono nella patogenesi della malattia qualora il paziente sia in età infantile ed evidenzia infine come in cinque casi l'alopecia areata sia insorta in seguito a trauma cranico.
Nel 1975 un'indagine di personalità in 18 alopecici areati, 11 vitiliginosi e 5 onicofagici ha individuato diversi tratti di personalità caratteristici, quali insicurezza, necessità di protezione, ansia