L'esclusione di bambini innocenti dal Paradiso non sembra riflettere lo speciale amore di Cristo per «i più piccoli»
CITTÀ DEL VATICANO - La Chiesa abolisce ufficialmente il limbo. Un documento della Commissione teologica internazionale approvato dal Papa e pubblicato oggi afferma infatti che il tradizionale concetto di limbo - luogo dove i bimbi non battezzati vivono per l'eternità senza comunione con Dio - riflette una «visione eccessivamente restrittiva della salvezza».
Il documento che sancisce questo passo era alla discussione della Commissione teologica internazionale dal 2004, quando questa era presieduta proprio dall'allora cardinale Ratzinger ed è stato sottoposto al Papa dall'attuale presidente della Commissione, il cardinale William Levada, che ha incontrato il Pontefice lo scorso 19 gennaio.
«LA GRAZIA HA PRIORITA' SUL PECCATO» - L'abolizione del limbo non è un fatto solo teorico: il testo pubblicato oggi lo definisce «un problema pastorale urgente», perché il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento sia perchè molti genitori non sono cattolici sia perchè molti piccoli sono «vittime di aborti». L'argomento principale del testo è che la misericordia di Dio «vuole che tutti gli esseri umani siano salvati», la Grazia ha priorità sul peccato, e l'esclusione di bambini innocenti dal Paradiso non sembra riflettere lo speciale amore di Cristo per «i più piccoli».
I FATTORI CONSIDERATI - La Chiesa, spiega il documento, ha continuato a parlare del limbo perchè, a causa del peccato originale, il battesimo è la via ordinaria per la salvezza e per questo si stimola i genitori a battezzare i figli. Ma, riflettendo sulla misericordia di Dio, «la nostra conclusione - scrivono gli esperti vaticani con l'approvazione del Papa - è che i molti fattori che abbiamo considerato...danno serie basi teologiche e liturgiche alla speranza che i bambini morti senza battesimo siano salvi e godano della visione beatifica». Il testo, di 41 pagine e intitolato «La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati», è stato elaborato dalla Commissione di 30 membri, che funge da staff di consulenza per il Vaticano e in particolare per la Congregazione per la dottrina della fede.
Corriere della Sera
CITTÀ DEL VATICANO - La Chiesa abolisce ufficialmente il limbo. Un documento della Commissione teologica internazionale approvato dal Papa e pubblicato oggi afferma infatti che il tradizionale concetto di limbo - luogo dove i bimbi non battezzati vivono per l'eternità senza comunione con Dio - riflette una «visione eccessivamente restrittiva della salvezza».
Il documento che sancisce questo passo era alla discussione della Commissione teologica internazionale dal 2004, quando questa era presieduta proprio dall'allora cardinale Ratzinger ed è stato sottoposto al Papa dall'attuale presidente della Commissione, il cardinale William Levada, che ha incontrato il Pontefice lo scorso 19 gennaio.
«LA GRAZIA HA PRIORITA' SUL PECCATO» - L'abolizione del limbo non è un fatto solo teorico: il testo pubblicato oggi lo definisce «un problema pastorale urgente», perché il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento sia perchè molti genitori non sono cattolici sia perchè molti piccoli sono «vittime di aborti». L'argomento principale del testo è che la misericordia di Dio «vuole che tutti gli esseri umani siano salvati», la Grazia ha priorità sul peccato, e l'esclusione di bambini innocenti dal Paradiso non sembra riflettere lo speciale amore di Cristo per «i più piccoli».
I FATTORI CONSIDERATI - La Chiesa, spiega il documento, ha continuato a parlare del limbo perchè, a causa del peccato originale, il battesimo è la via ordinaria per la salvezza e per questo si stimola i genitori a battezzare i figli. Ma, riflettendo sulla misericordia di Dio, «la nostra conclusione - scrivono gli esperti vaticani con l'approvazione del Papa - è che i molti fattori che abbiamo considerato...danno serie basi teologiche e liturgiche alla speranza che i bambini morti senza battesimo siano salvi e godano della visione beatifica». Il testo, di 41 pagine e intitolato «La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati», è stato elaborato dalla Commissione di 30 membri, che funge da staff di consulenza per il Vaticano e in particolare per la Congregazione per la dottrina della fede.
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