2119 Grafts FUE - *BHR*

harlequin

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28 Settembre 2004
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Risultato parziale al momento (siamo a 7 mesi) di un paziente sottoposto ad una FUE con il Dr Bisanga di 2119 UF.

L'obiettivo di questa operazione era quello di ricostruire la regione frontale ridefinendo l'hairline in modo abbastanza conservativo, visto anche il calibro fine del capello e il potenziale evolutivo della calvizie.

Ecco le foto risalenti al PRE OPERAZIONE, al POST OPERAZIONE, ed al RISULTATO PARZIALE A 7 MESI.



2119FUEFrontal.jpg


2119FUETop.jpg


2119FUESideElevations.jpg


2119FUEHairLine.jpg


Referente clinica di autotrapianti
 

kris

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4 Giugno 2006
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ma quando si fa un trapianto , migliorano anche i capelli non trapiantati sulla parte interessata?


ciao!

La mia cura:

-finax 1mg
-minoxidil 5%
-lozione per effluvio
-ginnastica facciale
 

ronald

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6 Maggio 2003
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kris, no, al limite peggiorano per via dello shock loss




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L'aga non è un grosso problema, mi ha solo fottuto la gioventù.
 

kris

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4 Giugno 2006
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ma tutti i trpiantati che vedo hanno migliorato l'aspetto di tutti i capelli!


ciao!

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ronald

Utente
6 Maggio 2003
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i chirurghi spesso ti consigliano la fina dopo aver fatto un trap, ecco la spiegazione di molti miglioramenti




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L'aga non è un grosso problema, mi ha solo fottuto la gioventù.
 

harlequin

Utente
28 Settembre 2004
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I capelli più scuri credo siano dovuti alle caratteristiche dei capelli del paziente: l'operazione è avvenuta in luglio e probabilmente i suoi capelli d'estate acquistano riflessi più chiari. Succede spesso a chi ha capelli di un colore non ben definito e facilmente influenzabile da fattori esterni.

Kris, ovviamente no, non vi è motivo razionale di pensare che migliori la qualità dei capelli pre-esistenti, all'interno di una zona trattata. Essi rimangono come erano prima dell'operazione; anzi, questi talvolta vengono indeboliti a causa dello shockloss.

Il trapianto FUE è costato 2119 grafts x 4.00 euro = 8.476 euro
Se fosse stato un trapianto Strip sarebbe costato circa la metà, ma al prezzo anche di una cicatrice lineare che in questa caso il paziente non ha. La FUE ha dimostrato di essere un'ottima tecnica, se performata correttamente sul candidato idoneo e se viene seguito un giusto protocollo di estrazione: il fatto che le UF vengano prelevate individualmente permette anche di poter portare i capelli rasati senza che i segni dell'intervento siano visibili a occhio nudo, grazie al piccolo diametro utilizzato per le estrazioni ed al corretto protocollo di estrazione.


Referente clinica di autotrapianti
 

kris

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4 Giugno 2006
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ma è vero che la tecnica fue impiega piu tempo a far crescere i capelli trapiantati e che non sempre hanno le stesse probabilità di ricrescere e quindi si ottengono risultati nettamente inferiori ad una strip?


ciao!

La mia cura:

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simone86

Utente
6 Aprile 2008
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sì kris è vero. parola del dr rahal che facendomi un preventivo sull'eventualità di un trapianto mi ha ben spiegato le differenze fra le 2 tecniche e la difficoltà di raggiungere i medesimi risultati con la tecnica fue.
rispondo ad harlequin sinceramente se un chirurgo è bravo e fa delle scar molto buone (non è certo il caso di bisanga mi dispiace dirtelo) e non hai motivi di portare capelli sotto 0,5mm la cicatrice non è certo un problema! ne valgono anche le tante testimonianze
ciao
 

harlequin

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28 Settembre 2004
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No, non esistono tempi differenti di ricrescita tra Strip e FUE, ma esistono tempi differenti di ricrescita tra i vari pazienti e tra le varie caratteristiche soggettive: la FUE non impiega più tempo per la Strip a far crescere i capelli trapiantati e non vi è nessuna dimostrata ragione scientifica per cui credere a questo assunto.

Per quanto riguarda le diverse percentuali di ricrescita tra Strip e FUE è vero che tramite FUE è oggettivamente più difficile ottenere le stesse percentuali di ricrescita della Strip (la FUE richiede più abilità tecnica della STRIP), ma ciò non vuol dire che una stessa percentuale di ricrescita non sia possibile se il chirurgo è competente/esperto e riesce ad estrarre, tramite adeguato punch, le UF intatte e senza provocare ulteriore transection.

Sinceramente l'ideale sarebbe domandare le differenze di ricrescita tra FUE e Strip ad un chirurgo che esegue entrambe le procedure costantemente e non soltanto a qualcuno che esegue soltanto una delle due procedure. E' evidente che chi è in grado di performare soltanto una delle due tecniche, avrà validi motivi per dirti che una tecnica è migliore dell'altra quando però queste due tecniche non sono assolutamente in competizione tra di loro e non vi è una tecnica migliore in assoluto, così come non vi è nessuna ragione di credere che le due tecniche non possano COESISTERE ed essere applicate distintamente a seconda delle diverse condizioni individuali.

Le percentuali di ricrescita via FUE si sono da più parti dimostrate inferiori in linea generale a quelle della Strip ma non per un difetto congenito della FUE ma perchè spesso il prelievo FUE viene eseguito da mani non esperte o non ben consapevoli di come estrarre le UF o non con la dovuta attenzione/conoscenza delle caratteristiche della pelle e della disposizione delle UF sotto la cute. Se infatti le UF venissero estratte in modo corretto, la FUE porterà alle stesse IDENTICHE percentuali di ricrescita della STRIP. Che poi non tutti siano in grado di fare ciò, è un altro discorso in quanto, dal punto di vista tecnico, è innegabile che la FUE sia un'operazione molto più complessa e laboriosa della STRIP (da qui anche il maggior tempo e il maggior costo), e quindi richiede una maggior abilità, attenzione ed esperienza da parte del chirurgo. Oltre che una eccezionale manualità.

Semplificando, si può dire che vi sono due fasi cruciali per la FUE, che nascondono insidie ma che se eseguite e gestite correttamente, possono portare alle stesse percentuali di ricrescita della Strip:

1. Estrazione delle UF: Ossia la vera e propria fase di estrazione, eseguita con un punch e necessariamente a capelli rasati, in modo da permettere al chirurgo di misurare esattamente l'angolo di uscita dei capelli dallo scalpo. Il punch nasconde insidie in quanto deve essere ben calcolato: esso non deve essere nè il più piccolo possibile (altrimenti ucciderebbe le UF), nè il più grande possibile (altrimenti la UF sopravviverebbe sì, ma a costo di micro-cicatrici ben visibili nella donatrice), ma deve essere semplicemente della grandezza della UF da prelevare, quindi deve variare di volta in volta, a seconda della UF da prelevare.

Ovviamente il margine d'errore per il chirurgo diventa minimo e per questo è fondamentale che egli abbia una grande esperienza e la giusta manualità.

2. Pulizia delle UF: Le UF estratte, sia via FUE che via STRIP, andranno successivamente lavorate e pulite subito sotto i microscopi sterescopici. In pratica si tratta di andare a togliere il tessuto adiposo in eccesso e scheletrizzare così la UF estratta. Le UF vengono quindi pulite in ambedue le tecniche, sia Strip che FUE, ma nella FUE le UF vengono “pulite” di meno rispetto alla Strip in quanto presentano una minor quantità di tessuto adiposo. La pulizia delle UF è una potenziale insidia e vediamo perchè:

> nella Strip, le UF, presenti all'interno della striscia prelevata, presentano un'elevata quantità di “tessuto adiposo'”, molto maggiore che nelle UF estratte via Fue. Questo tessuto adiposo, che circonda la base delle UF, le rende più forti, più spesse e quindi meno delicate rispetto alle UF via Fue. Per questo motivo, il sezionamento della strip in singole UF è un procedimento altamente sicuro, in quanto le UF, essendo più “grasse”, hanno bisogno sì di essere “ripulite” maggiormente che nella Fue, ma sono anche più sicure di sopravvivenza.

> nella Fue, le UF invece sono meno “spesse” perché vengono prelevate ad una ad una, e presentano quindi una minor quantità di tessuto adiposo. Questo le rende estremamente delicate, e meno sicure. Infatti, il lavoro di pulizia è minore che nella strip, in quanto il tessuto da togliere è minore, ma è molto più delicato e scrupoloso, in quanto il problema principale è quello di non danneggiare le UF, essendo queste più delicate.

In poche parole, nella strip, le UF vengono pulite di più ma sono, per costituzione, più forti; nella Fue, invece, le UF vengono lavorate di meno, ma sono, per costituzione, più delicate.

Il tutto per dire che la percentuale di sopravvivenza/ricrescita delle UF dipenderà sempre in eguale misura dall'abilità del chirurgo: se egli è esperto e competente, la percentuale rimane la stessa fra Fue e Strip, ma se egli non è bravo, la percentuale di sopravvivenza sarà chiaramente più alta nella Strip che nella Fue (in quanto nella Strip ha minori possibilità di fare “danni” rispetto alla Fue).

Spero ciò possa aiutare a comprendere meglio le due tecniche ed evitare di demonizzare/divinizzare o l'una o l'altra.




Referente clinica di autotrapianti
 

howl

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23 Luglio 2008
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Si accettano permute con un rene?
Non lo so ragazzi.. A me non mancano molti capelli, ma 4 euro a capello mi fanno ben sperare di potermene trapiantare almeno un centinaio..
Rivedo le foto di qualche anno fa in cui tenevo tra le dita una ciocca di capelli: non lo sapevo, ma stringevo in mano una Maserati.
Prendiamola a ridere, che non c'è altro da fare.

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Ormai è la fine.. Senza avere la bellezza non c'è alcuna ragione di vivere
- Hauru no Ugoku Shiro -
 

manuel85

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6 Febbraio 2007
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Vabbè howl, che ci vuoi fà... cmq io, casomai dovessi fare un trapianto, farei una strip da rahal: ho lo scalpo elastico, difficilmente porterei i capelli rasati, e le cica di rahal sono piccolissime... aggiungiamoci minor costo e maggiori possibilità di ricrescita, e il resto vien da sè, dovessi farmi un trapianto mi farei rasare da tutte le parti, nn potrei mai andare a giro coi capelli rasati sopra e lunghi ai lati, come questo ragazzo.. che senso ha? bah.
 

harlequin

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28 Settembre 2004
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Nella prima linea frontale (andando indietro per circa 2-3 mm) è stata innestata una densità variabile tra le 60 e le 70 uf al cm2, con l'utilizzo di sole UF singole (formate da un solo capello), per poi decrescere subito dietro ad una densità di circa 45-50 UF al cm2, utilizzando però UF multiple (ossia formate da 2, 3 o 4 capelli). Questa strategia di collocazione è quella che garantisce la maggior naturalezza e la più alta copertura, oltre che una maggior efficacia nella distribuzione delle grafts

La densità numerica è cmq soltanto una figura matematica e essa potrà dare soltanto una piccola indicazione sull’apparenza cosmetica che verrà ottenuta; questo è molto importante da capire quando si pensa riguardo ad un’eventuale trapianto di capelli poiché noi siamo tutti differenti, così come la qualità dei capelli, la densità, la grandezza della testa, il colore dei capelli, etc. Per questo motivo la densità delle UF innestate è davvero il minore problema nella creazione di un apparenza di densità.

L’illusione di densità, e insieme un look naturale, è dovuta alla capacità di bloccare la luce impedendole di riflettersi sullo scalpo: se ciò viene raggiunto è quindi possibile raggiungere una densità e un aspetto naturale; ma se ciò non viene raggiunto, e quindi la luce penetra tra i capelli, esso può sembrare innaturale e non denso. Di conseguenza, il primo aspetto che il dottore deve guardare è il CALIBRO e le CARATTERISTICHE dei tuoi capelli naturali, decidendo successivamente che densità deve innestare per raggiungere l’obiettivo.

Un uomo con capelli molto ricci e spessi, un basso contrasto di colore tra pelle e capelli, un alto numero di unità follicolari formate da 3-4 capelli richiederà molte meno unità follicolari per cm2 che un uomo con capelli lisci, fini, un alto contrasto di colore pelle e capelli e con prevalenza di unità follicolari formate da 1-2 capelli; in teoria egli potrebbe necessitare della metà delle unità follicolare per ottenere lo stesso aspetto di densità.

Spero che questo aiuti a spiegare meglio i principi-chiave dell’autotrapianto: la densità è un piccolo fattore tra molti altri importanti che la rendono possibile, meno enfasi dovrebbe essere dedicata ad un semplice conto matematico e più attenzione sulla qualità dei capelli che si stanno trapiantando ;)


Referente clinica di autotrapianti