Nello specifico la parte che può interessarci tutte è questa (scusate se appiccico qui il testo, comunque è molto breve):
IPOTIROIDISMO SUBCLINICO
Assenza di sintomatologia o presenza di sintomatologia minima suggestiva di ipotiroidismo con normali livelli sierici di T4 e di T3 libere e concentrazioni sieriche di TSH elevate.
La disfunzione tiroidea subclinica è divenuta relativamente comune negli ultimi anni, perché adesso sono diffusamente disponibili test di laboratorio per il TSH molto sensibili. L'ipotiroidismo subclinico è particolarmente comune nelle donne anziane, soprattutto in quelle con una sottostante tiroidite di Hashimoto, raggiungendo anche il 15% in alcune casistiche. In tutti i pazienti con ipotiroidismo subclinico devono essere misurati gli anticorpi antiperossidasi tiroidea. La terapia con l-tiroxina è raccomandata nei pazienti con positività anticorpale, poiché essi presentano il massimo rischio di progressione verso l'ipotiroidismo conclamato. In assenza di positività degli anticorpi, la terapia con l-tiroxina è più discutibile ma potrebbe essere opportuna in presenza di sintomi anche solo suggestivi di ipotiroidismo. Da ultimo, la funzione tiroidea deve essere tenuta sotto stretto controllo per individuare lo sviluppo di un ipotiroidismo di maggiore gravità.
La frase che mi sembra più interessante è la seguente:
La terapia con l-tiroxina è raccomandata nei pazienti con positività anticorpale, poiché essi presentano il massimo rischio di progressione verso l'ipotiroidismo conclamato.
Tuttavia, questo è un po' in contrasto con quello che mi hanno detto i medici che ho consultato (tra cui il dottor Marliani). Si tratta di scuole di pensiero diverse? O riguarda solo coloro che hanno anche il TSH elevato? Se comincio a mangiarmi la testa anche su questa cosa ho chiuso...
Grazie Marina e a presto