x dr. Gigli - parere su prescrizione IDI

kinch

Utente
26 Settembre 2007
25
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15
Circa 6 anni fa (25 anni) ho iniziato a notare un diradamento dei capelli sulle tempie. Ho fatto una visita all'IDI di Roma e mi è stata diagnosticata una leggera aga momentaneamente amplificata da fattori stagionali (sic), da curare con Aloxidil 2% (più una cura di ferro per 30 gg). Alla visita successiva sei mesi dopo l'Aloxidil fu confermato.
In breve in questi anni ho continuato a prendere l'Aloxidil, a volte interrompendolo (non ero stato messo al corrente dai medici dell'IDI, evidentemente un po' frettolosi, dell'inutilità di questa pratica), per poi riprenderlo allorché, dopo due-tre mesi, vedevo i capelli ricominciare a diradarsi.
Tutto sommato, la situazione è rimasta stabile. Solo negli ultimi due mesi ho notato un maggiore diradamento sulle tempie e un leggerissimo vertex.
Guardando le figure su questo sito http://www.baumanmedical.com/Default.aspx?tabid=90 direi di essere un Norwood 2 riguardo a tempie (che però non sono completamente calve come nella figura, ma presentano micro capelli) con in aggiunta il lieve vertex (ma non certo paragonabile al Norwood 3 vertex che vedo su quel sito, nel mio caso il diradamento si apprezza quasi esclusivamente in controluce).

Per correre ai ripari ho fatto oggi una nuova visita all'IDI, dopo tanti anni, e, con la consueta frettolosità (10 minuti di visita dopo 3 ore di attesa), la dottoressa mi ha prescritto la Propecia.

Ho letto in un post dello scorso giugno che l'ottimo Dr. Gigli in casi di aga non aggressiva talvolta prova con la nipononivea per non iniziare immediatamente con il finasteride.
Ora, senza volere ovviamente scroccare un consulto (che, peraltro, sarebbe impensabile se non di persona) chiederei al Dr. Gigli un consiglio: è il caso di prendere senz'altro per buona la prescrizione della propecia o potrebbe valere la pena approfondire la mia situazione e verificare se non si tratti di aga trattabile con metodi più blandi?

Grazie mille.
 

kinch

Utente
26 Settembre 2007
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Circa 6 anni fa (25 anni) ho iniziato a notare un diradamento dei capelli sulle tempie. Ho fatto una visita all'IDI di Roma e mi è stata diagnosticata una leggera aga momentaneamente amplificata da fattori stagionali (sic), da curare con Aloxidil 2% (più una cura di ferro per 30 gg). Alla visita successiva sei mesi dopo l'Aloxidil fu confermato.
In breve in questi anni ho continuato a prendere l'Aloxidil, a volte interrompendolo (non ero stato messo al corrente dai medici dell'IDI, evidentemente un po' frettolosi, dell'inutilità di questa pratica), per poi riprenderlo allorché, dopo due-tre mesi, vedevo i capelli ricominciare a diradarsi.
Tutto sommato, la situazione è rimasta stabile. Solo negli ultimi due mesi ho notato un maggiore diradamento sulle tempie e un leggerissimo vertex.
Guardando le figure su questo sito http://www.baumanmedical.com/Default.aspx?tabid=90 direi di essere un Norwood 2 riguardo a tempie (che però non sono completamente calve come nella figura, ma presentano micro capelli) con in aggiunta il lieve vertex (ma non certo paragonabile al Norwood 3 vertex che vedo su quel sito, nel mio caso il diradamento si apprezza quasi esclusivamente in controluce).

Per correre ai ripari ho fatto oggi una nuova visita all'IDI, dopo tanti anni, e, con la consueta frettolosità (10 minuti di visita dopo 3 ore di attesa), la dottoressa mi ha prescritto la Propecia.

Ho letto in un post dello scorso giugno che l'ottimo Dr. Gigli in casi di aga non aggressiva talvolta prova con la nipononivea per non iniziare immediatamente con il finasteride.
Ora, senza volere ovviamente scroccare un consulto (che, peraltro, sarebbe impensabile se non di persona) chiederei al Dr. Gigli un consiglio: è il caso di prendere senz'altro per buona la prescrizione della propecia o potrebbe valere la pena approfondire la mia situazione e verificare se non si tratti di aga trattabile con metodi più blandi?

Grazie mille.
 

kinch

Utente
26 Settembre 2007
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Circa 6 anni fa (25 anni) ho iniziato a notare un diradamento dei capelli sulle tempie. Ho fatto una visita all'IDI di Roma e mi è stata diagnosticata una leggera aga momentaneamente amplificata da fattori stagionali (sic), da curare con Aloxidil 2% (più una cura di ferro per 30 gg). Alla visita successiva sei mesi dopo l'Aloxidil fu confermato.
In breve in questi anni ho continuato a prendere l'Aloxidil, a volte interrompendolo (non ero stato messo al corrente dai medici dell'IDI, evidentemente un po' frettolosi, dell'inutilità di questa pratica), per poi riprenderlo allorché, dopo due-tre mesi, vedevo i capelli ricominciare a diradarsi.
Tutto sommato, la situazione è rimasta stabile. Solo negli ultimi due mesi ho notato un maggiore diradamento sulle tempie e un leggerissimo vertex.
Guardando le figure su questo sito http://www.baumanmedical.com/Default.aspx?tabid=90 direi di essere un Norwood 2 riguardo a tempie (che però non sono completamente calve come nella figura, ma presentano micro capelli) con in aggiunta il lieve vertex (ma non certo paragonabile al Norwood 3 vertex che vedo su quel sito, nel mio caso il diradamento si apprezza quasi esclusivamente in controluce).

Per correre ai ripari ho fatto oggi una nuova visita all'IDI, dopo tanti anni, e, con la consueta frettolosità (10 minuti di visita dopo 3 ore di attesa), la dottoressa mi ha prescritto la Propecia.

Ho letto in un post dello scorso giugno che l'ottimo Dr. Gigli in casi di aga non aggressiva talvolta prova con la nipononivea per non iniziare immediatamente con il finasteride.
Ora, senza volere ovviamente scroccare un consulto (che, peraltro, sarebbe impensabile se non di persona) chiederei al Dr. Gigli un consiglio: è il caso di prendere senz'altro per buona la prescrizione della propecia o potrebbe valere la pena approfondire la mia situazione e verificare se non si tratti di aga trattabile con metodi più blandi?

Grazie mille.
 

kinch

Utente
26 Settembre 2007
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Grazie al Dr. Gigli, a Kris e a olaaa per il consiglio.

In effetti ieri, dopo una prima ricognizione qui sul forum, avevo già comprato proscar e genius. Solo che dopo, leggendo altre discussioni sui sides della terapia, mi è venuta un po' di ansia.
Non tanto per i sides in quanto tali, ma per i presupposti della cosa: dovrò quotidianamente assumere per il resto della vita (non ho capito bene se a un certo punto si può/deve smettere) una sostanza che, evidentemente, incide in maniera abbastanza aggressiva sull'organismo. O sbaglio?
E pensare che, dopo aver trattato un asma allergico con vaccini per anni con scarsi risultati, da una decina di anni uso l'omeopatia con risultati eccellenti. Per cui ad assumere così intensivamente un medicinale allopatico mi piange un po' il cuore :-(

Una cosa che non ho capito: se l'autotrapianto ha efficacia definitiva perché la gente non vi ricorre in massa? E' solo una questione economica oppure il problema è che comunque, dopo il trapianto, bisogna ricorrere al finasteride per evitare che i capelli trapiantati abbiano la stessa sorte dei loro predecessori?

E un'ultima info: quando si dice che il fina va preso sempre alla stessa ora che limti di tolleranza si possono avere? Un paio di ore vanno bene o è meglio non oscillare così tanto? Perché, per evitare di dovermi portare pasticche in giro, preferirei prenderlo la mattina prima di uscire. Solo che, ovviamente, il weekend si dorme un paio di orette in più :)
 

dr_paolo gigli

Moderatore
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16 Marzo 2003
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L'autotrapianto non ha efficacia definitiva i capelli indigeni vannmo ugualmente curati
Non e' vitale prenderla sempre alla sterssa ora
saluti