Grazie ancora al sINDACO capitolino di sinistra Walter veltroni continua il cinema della restituzione dell'obelisco di Axum all'Etiopia.
Dinnanzi ad episodi come questo viene da chiedersi perchè lo stato italiano non si adoperi affinchè tutte le opere d'arte dei nostri artisti disperse nei vari musei del mondo rientrino nel Belpaese. Accidia o solito astigmatismo istituzionale?
Lei sindaco Weltroni che ne pensa?
Diha!
Obelisco di Axum, tre pezzi e quattro verità Si trova in una caserma della polizia, per trasportarlo in Etiopia servono 10 milioni. Che nessuno tira fuori
Non è in un deposito di Fiumicino, dove avevano detto che lo avrebbero portato al momento dello smontaggio. Da quando è scomparso da piazza di Porta Capena, nove mesi fa, l?obelisco di Axum si trova nel cortile della caserma di polizia di Ponte Galeria. I tre tronconi vi sono stati trasportati in gran segreto e lì giacciono ammucchiati sotto una coperta di tela cerata, legati stretti e guardati a vista dagli agenti che ogni giorno si chiedono quando verranno liberati da quella montagna di granito. L?obelisco era stato smontato in tre pezzi, nel novembre del 2003, per essere restituito all?Etiopia. Doveva esere imbarcato su un aereo nel marzo scorso. Invece resta sdraiato alle porte di Roma. E sulla data di partenza non si sa ancora niente. I responsabili dell?operazione forniscono ben quattro versioni diverse sui motivi del ritardo: le condizioni dell?areoporto di Axum, il problema dei monsoni, la difficoltà di trovare l?aereo adatto. Ma, soprattutto, la mancanza di soldi. Dal milione e mezzo di euro preventivato nel 2002, la cifra è lievitata fino a 10 milioni. Che dovrebbero essere assegnati dal ministero del Tesoro. Ma allora perché l?obelisco, in attesa di una decisione certa, non è stato lasciato in piedi in mezzo alla piazza?
MINISTERO DEGLI ESTERI - Per il ministero degli Esteri il problema da risolvere è quello di reperire un aereo in grado di sollevare oltre 50 tonnellate di peso. «Abbiamo scartato la soluzione via mare», fa sapere Manuel Iacoangeli, consigliere del ministero degli Esteri con l?incarico di occuparsi della questione «perché gli unici porti praticabili, quelli eritrei, sono inaccessibili a causa delle ostilità tra Etiopia ed Eritrea. L?aereo più adatto sarebbe il Galaxy, ma i vettori di questo tipo, in dotazione alle forze armate americane, sono tutti impegnati in Iraq».
Poi c?è il problema dell? aeroporto di Axum. Costruito cinque a
Dinnanzi ad episodi come questo viene da chiedersi perchè lo stato italiano non si adoperi affinchè tutte le opere d'arte dei nostri artisti disperse nei vari musei del mondo rientrino nel Belpaese. Accidia o solito astigmatismo istituzionale?
Lei sindaco Weltroni che ne pensa?
Diha!
Obelisco di Axum, tre pezzi e quattro verità Si trova in una caserma della polizia, per trasportarlo in Etiopia servono 10 milioni. Che nessuno tira fuori
Non è in un deposito di Fiumicino, dove avevano detto che lo avrebbero portato al momento dello smontaggio. Da quando è scomparso da piazza di Porta Capena, nove mesi fa, l?obelisco di Axum si trova nel cortile della caserma di polizia di Ponte Galeria. I tre tronconi vi sono stati trasportati in gran segreto e lì giacciono ammucchiati sotto una coperta di tela cerata, legati stretti e guardati a vista dagli agenti che ogni giorno si chiedono quando verranno liberati da quella montagna di granito. L?obelisco era stato smontato in tre pezzi, nel novembre del 2003, per essere restituito all?Etiopia. Doveva esere imbarcato su un aereo nel marzo scorso. Invece resta sdraiato alle porte di Roma. E sulla data di partenza non si sa ancora niente. I responsabili dell?operazione forniscono ben quattro versioni diverse sui motivi del ritardo: le condizioni dell?areoporto di Axum, il problema dei monsoni, la difficoltà di trovare l?aereo adatto. Ma, soprattutto, la mancanza di soldi. Dal milione e mezzo di euro preventivato nel 2002, la cifra è lievitata fino a 10 milioni. Che dovrebbero essere assegnati dal ministero del Tesoro. Ma allora perché l?obelisco, in attesa di una decisione certa, non è stato lasciato in piedi in mezzo alla piazza?
MINISTERO DEGLI ESTERI - Per il ministero degli Esteri il problema da risolvere è quello di reperire un aereo in grado di sollevare oltre 50 tonnellate di peso. «Abbiamo scartato la soluzione via mare», fa sapere Manuel Iacoangeli, consigliere del ministero degli Esteri con l?incarico di occuparsi della questione «perché gli unici porti praticabili, quelli eritrei, sono inaccessibili a causa delle ostilità tra Etiopia ed Eritrea. L?aereo più adatto sarebbe il Galaxy, ma i vettori di questo tipo, in dotazione alle forze armate americane, sono tutti impegnati in Iraq».
Poi c?è il problema dell? aeroporto di Axum. Costruito cinque a