Sono una ragazza, ho 28 anni. La mia cura sistemica (attualmente l’unica) prevede 2 cps al mattino di benaprost, 1 cps al pomeriggio di nipon e e la sera diane. Vi rappresento i mie dubbi:
1) la quantità di serenoa contenuta in 2 cps di benaprost è sufficiente ad assicurare la rimozione di quale percentuale di dht? Ha letto da qualche parte che ne sarebbero necessari 160 mg al mattino e 160 la sera: ma a quale % di standardizzazione?
2)sempre a proposito della serenoa leggo che ha anche proprietà antiestrogena: in che misura tale attività bilancia quella antiandrogena? Da sempre ho tratto benefici dal diane anche – credo – grazie all’etinilestradiolo, e non vorrei che tali effetti siano eccessivamente smorzati dalla serenoa. Inoltre l’assunzione di sostanze anti dht come la serenoa dovrebbe aumentare la quantità di testosterone nel sangue: esistono soggetti sensibili al testo e non al dht? Insomma l’effetto positivo anti dht è comunque in grado di compensare gli effetti negativi dati dalla diminzione degli estrogeni e l’aumento del testosterone?
3) da altre parti si scrive che l’olio di semi di zucca ha “anch’esso proprietà antiandrogene”: ma è vero? E come agirebbe?
4) Potrei ottimizzare l’efficacia della cura aumentando da 1 a 2 le cps di nipon e senza avere effetti collaterali? Anche della nipo non mi è chiara l’efficacia nel contrastare il dht ematico, ma suppongo che aggiungendo ai 300 mg di nipo i 200 di serenoa ad alta standardizzazione la copertura dovrebbe essere soddisfacente, vero?
Grazie a chiunque saprà rispondermi anche solo ad una domanda!!
1) la quantità di serenoa contenuta in 2 cps di benaprost è sufficiente ad assicurare la rimozione di quale percentuale di dht? Ha letto da qualche parte che ne sarebbero necessari 160 mg al mattino e 160 la sera: ma a quale % di standardizzazione?
2)sempre a proposito della serenoa leggo che ha anche proprietà antiestrogena: in che misura tale attività bilancia quella antiandrogena? Da sempre ho tratto benefici dal diane anche – credo – grazie all’etinilestradiolo, e non vorrei che tali effetti siano eccessivamente smorzati dalla serenoa. Inoltre l’assunzione di sostanze anti dht come la serenoa dovrebbe aumentare la quantità di testosterone nel sangue: esistono soggetti sensibili al testo e non al dht? Insomma l’effetto positivo anti dht è comunque in grado di compensare gli effetti negativi dati dalla diminzione degli estrogeni e l’aumento del testosterone?
3) da altre parti si scrive che l’olio di semi di zucca ha “anch’esso proprietà antiandrogene”: ma è vero? E come agirebbe?
4) Potrei ottimizzare l’efficacia della cura aumentando da 1 a 2 le cps di nipon e senza avere effetti collaterali? Anche della nipo non mi è chiara l’efficacia nel contrastare il dht ematico, ma suppongo che aggiungendo ai 300 mg di nipo i 200 di serenoa ad alta standardizzazione la copertura dovrebbe essere soddisfacente, vero?
Grazie a chiunque saprà rispondermi anche solo ad una domanda!!