A mio giudizio bisognerebbe prendere un altro provvedimento drastico : vietare le trasferte dei tifosi.
Solitamente i soggetti che seguono la squadra del cuore nelle trasferte sono sempre i più esagitati.
Gestire un contigente di tifosi in trasferta per una partita di calcio, sotto il profilo dell'ordine pubblico, rappresenta un compito impegnativo per le forze dell'ordine, in particolare quando ad essere protagonisti sono gruppi organizzati tra i quali esistono conti in sospeso da regolare o rivalità storiche.
Non va trascurato inoltre l'aspetto economico : migliaia di uomini e parecchi mezzi tra polizia, carabinieri e guardia di finanza devono essere sacrificati con una cadenza sempre maggiore nei vari stadi e stadietti in quello che è lo sterminato programma dei campionati di serie A, serie B, serie C, categorie inferiori per passare poi dalla Coppa Italia (che secondo me potrebbe essere depennata) fino agli incontri delle competizioni europee.
Sono tutti costi che gravano sulla collettività, poichè nell'opulento mondo delle società di calcio italiane non c'è verso di applicare la sacrosanta regola ormai in vigore da tempo neele altre nazioni (vedi Gran Bretagna) dove i club sono ritenuti diretti responsabili della sicurezza negli impianti dove si svolge l'evento e sono obbligati a sborsare di tasca propria i soldi necessari per allestire l'apparato di sorveglianza, prevenzione e repressione dei disordini.
Senza contare poi i danneggiamenti ai mezzi pubblici (treni, autobus) ed ai beni di proprietà di terzi (auto in sosta, edifici, esercizi pubblici-commerciali) che le orde di ultrà in trasferta spesso causano durante i tumulti.
Piccola parentesi : lo stadio di Bergamo é vecchio ed assolutamente fuori norma secondo i parametri previsti dalla sicurezza. Le forze dell'ordine hanno ripetutamente denunciato l'assoluta inadegutezza e pericolosità di questo impianto, che in un altro paese del mondo probabilmente sarebbe già stato raso al suolo da tempo.