Una TRAGEDIA italiana

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Davvero non mi capacito e a volte mi vergogno di essere un medico...
IMPIANTATI TRE ORGANI DI UNA DONNA SIEROPOSITIVA
FIRENZE - Gli organi espiantati da una donna di 41 anni, sieropositiva, sono stati impiantati su tre pazienti toscani. Un errore umano, all'origine dell'incidente giudicato dai sanitari un evento estremamente grave, avvenuto all'ospedale fiorentino di Careggi.
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A rendere noto il fatto, a poche ore dall'emergere dell'errore, sono stati il direttore dell'Organizzazione toscana trapianti, Franco Filipponi, e il direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi Mauro Marabini.

Il grave fatto è accaduto a causa dell'errore di trascrizione di un dirigente biologo del laboratorio di analisi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi che ha riportato il risultato fornito dal macchinario utilizzato per l'esame del sangue da positivo in negativo al virus Hiv.

L'incidente è emerso nel corso di una analisi successiva al trapianto compiuta su campioni di sangue e tessuti della donatrice nel laboratorio di analisi dell'archivio biologico di Pisa dove i campioni di tessuto dei donatori vengono stoccati in attesa di un eventuale utilizzo.

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PROCURA FIRENZE APRE INCHIESTA
La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta sulla vicenda degli organi di una donna sieropositiva impiantati in tre pazienti e che erano stati espiantati nell' ospedale fiorentino di Careggi. L' ipotesi di reato e' lesioni colpose. Il procuratore capo di Firenze, Ubaldo Nannucci, ha disposto accertamenti ''per cercare di acquisire informazioni - ha spiegato - su cio' che ha determinato la vicenda''. L'inchiesta e' stata aperta in seguito alla segnalazione arrivata in mattinata al procuratore Nannucci e inviata dai vertici dell'azienda ospedaliera di Careggi. Il magistrato ha poi inviato la squadra mobile ad acquisire documentazione presso l'ospedale.

ERRORE UMANO E NON DI SISTEMA
Un errore ''umano e non di sistema'', come e' stato piu' volte sottolineato dai vertici dell' ospedale di Careggi - dove la trascrizione sbagliata di un esame del sangue ha consentito l' impianto di organi da donatrice sieropositiva su tre pazienti -, toglie improvvisamente luce al sistema sanitario toscano, uno dei piu' apprezzati nel panorama nazionale che, proprio in materia di trapianti vede questa regione leader nazionale. Un primato segnato tanto dal numero di donatori quanto dai tempi di attesa.
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''In Toscana - ha ricordato sta
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Davvero non mi capacito e a volte mi vergogno di essere un medico...
IMPIANTATI TRE ORGANI DI UNA DONNA SIEROPOSITIVA
FIRENZE - Gli organi espiantati da una donna di 41 anni, sieropositiva, sono stati impiantati su tre pazienti toscani. Un errore umano, all'origine dell'incidente giudicato dai sanitari un evento estremamente grave, avvenuto all'ospedale fiorentino di Careggi.
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A rendere noto il fatto, a poche ore dall'emergere dell'errore, sono stati il direttore dell'Organizzazione toscana trapianti, Franco Filipponi, e il direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi Mauro Marabini.

Il grave fatto è accaduto a causa dell'errore di trascrizione di un dirigente biologo del laboratorio di analisi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi che ha riportato il risultato fornito dal macchinario utilizzato per l'esame del sangue da positivo in negativo al virus Hiv.

L'incidente è emerso nel corso di una analisi successiva al trapianto compiuta su campioni di sangue e tessuti della donatrice nel laboratorio di analisi dell'archivio biologico di Pisa dove i campioni di tessuto dei donatori vengono stoccati in attesa di un eventuale utilizzo.

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PROCURA FIRENZE APRE INCHIESTA
La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta sulla vicenda degli organi di una donna sieropositiva impiantati in tre pazienti e che erano stati espiantati nell' ospedale fiorentino di Careggi. L' ipotesi di reato e' lesioni colpose. Il procuratore capo di Firenze, Ubaldo Nannucci, ha disposto accertamenti ''per cercare di acquisire informazioni - ha spiegato - su cio' che ha determinato la vicenda''. L'inchiesta e' stata aperta in seguito alla segnalazione arrivata in mattinata al procuratore Nannucci e inviata dai vertici dell'azienda ospedaliera di Careggi. Il magistrato ha poi inviato la squadra mobile ad acquisire documentazione presso l'ospedale.

ERRORE UMANO E NON DI SISTEMA
Un errore ''umano e non di sistema'', come e' stato piu' volte sottolineato dai vertici dell' ospedale di Careggi - dove la trascrizione sbagliata di un esame del sangue ha consentito l' impianto di organi da donatrice sieropositiva su tre pazienti -, toglie improvvisamente luce al sistema sanitario toscano, uno dei piu' apprezzati nel panorama nazionale che, proprio in materia di trapianti vede questa regione leader nazionale. Un primato segnato tanto dal numero di donatori quanto dai tempi di attesa.
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ivobernardini

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20 Agosto 2006
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Davvero non mi capacito e a volte mi vergogno di essere un medico...
IMPIANTATI TRE ORGANI DI UNA DONNA SIEROPOSITIVA
FIRENZE - Gli organi espiantati da una donna di 41 anni, sieropositiva, sono stati impiantati su tre pazienti toscani. Un errore umano, all'origine dell'incidente giudicato dai sanitari un evento estremamente grave, avvenuto all'ospedale fiorentino di Careggi.
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A rendere noto il fatto, a poche ore dall'emergere dell'errore, sono stati il direttore dell'Organizzazione toscana trapianti, Franco Filipponi, e il direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi Mauro Marabini.

Il grave fatto è accaduto a causa dell'errore di trascrizione di un dirigente biologo del laboratorio di analisi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi che ha riportato il risultato fornito dal macchinario utilizzato per l'esame del sangue da positivo in negativo al virus Hiv.

L'incidente è emerso nel corso di una analisi successiva al trapianto compiuta su campioni di sangue e tessuti della donatrice nel laboratorio di analisi dell'archivio biologico di Pisa dove i campioni di tessuto dei donatori vengono stoccati in attesa di un eventuale utilizzo.

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PROCURA FIRENZE APRE INCHIESTA
La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta sulla vicenda degli organi di una donna sieropositiva impiantati in tre pazienti e che erano stati espiantati nell' ospedale fiorentino di Careggi. L' ipotesi di reato e' lesioni colpose. Il procuratore capo di Firenze, Ubaldo Nannucci, ha disposto accertamenti ''per cercare di acquisire informazioni - ha spiegato - su cio' che ha determinato la vicenda''. L'inchiesta e' stata aperta in seguito alla segnalazione arrivata in mattinata al procuratore Nannucci e inviata dai vertici dell'azienda ospedaliera di Careggi. Il magistrato ha poi inviato la squadra mobile ad acquisire documentazione presso l'ospedale.

ERRORE UMANO E NON DI SISTEMA
Un errore ''umano e non di sistema'', come e' stato piu' volte sottolineato dai vertici dell' ospedale di Careggi - dove la trascrizione sbagliata di un esame del sangue ha consentito l' impianto di organi da donatrice sieropositiva su tre pazienti -, toglie improvvisamente luce al sistema sanitario toscano, uno dei piu' apprezzati nel panorama nazionale che, proprio in materia di trapianti vede questa regione leader nazionale. Un primato segnato tanto dal numero di donatori quanto dai tempi di attesa.
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''In Toscana - ha ricordato sta
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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è una cosa incredibile...

ma so che errare è umano, e se sbaglia mio padre a fare una saponetta non succede niente, se sbaglia un medico ci rimettono altri...un po come la storia del portiere nel calcio...

dal momento che ha assunto quel ruolo doveva sempre presatere massima attenzione, ma con tutto lo sgomento e la rabbia non mi sento di condannare chi ha sbagliato...
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Coi controlli di qualità attuali nelle AzUSL non DOVEVA succedere, chiederanno risarcimenti miliardari... ma li otterranno solo da morti. Essendo già immunosoppressi - per via del trapianto - l'HIV li ucciderà in poche settimane.
[:(!]
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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In realtà è proprio l'opposto di quanto viene detto......se il sistema avesse un senso, visto che di sistema si tratta, non dipenderebbe solo dall'errore di un biologo.Quella trascrizione errata dovrebbe incrociare altre verifiche, sempre se il sistema fosse quello all'avanguardia europea come dice l'assessore regionale alla sanità.Perchè se TALE SISTEMA fosse sensibile all'errore umano il caso appena successo non sarebbe così clamoroso come invece è in quanto statisticamente unico in Europa negli ultimi 40 anni.

E' clamoroso perchè è accaduto proprio in un sistema che ha fallito, e che ne doveva invece impedire il verificarsi.Se dipendesse dall'errore di un singolo avrebbe un'incidenza molto più alta, basti guardare i dati sulla malasanità di altro genere che hanno cadenze settimanali.
 

sal77

Utente
14 Agosto 2006
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Cosa dire..nel mondo che viviamo è all ' ordine del giorno.

Mio padre è morto per una banale iniezione, dato che non avevano preso la briga di controllare la sua cartella per verificare possibili allergie, succede anche questo,che degli assassini irresponsabili travestiti da medici interrompano la vita di una persona giovane di 49 anni e forte, per loro è uno sbaglio che ha procurato la morte a una persona ma non è cosi perchè uccidono anche tutta la sua famiglia in un'agonia lenta.
Mio Dio..se ricordo il primo Natale senza lui,non potrò mai scordare quella tristezza e incredulità che facevano sparire alle cose materiali e alla vita stessa qualsiasi significato.
Una persona che lavora nel campo medico deve essere consapevole che un suo errore può scaturire la morte di una persona quindi dovrebbe svolgere questa delicata professione con coscienza e responsabilità.
 

modem

Utente
23 Aprile 2005
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una persona in quanto tale può sbagliare.è normale che poi si deve giudicare se quell errore è scaturito dalla superficialita o negligenza o incompetenza.in questo caso essendo una procedura tale errore non può essere accettato perche la biologa può anche sbagliare ma dove sono le misure di sicurezza che evitano tali situazioni?per accertare che un soggetto sia morto e quindi si inizi l espianto degli organi ci vogliono 3 dottori è possibile che ve ne sia uno solo che debba controllare se è malato o meno?