Un ultimo saluto al mio Amico

9 Agosto 2006
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Oggi ho appreso la triste notizia della scomparsa di un mio caro Amico, un campione di Boxe, il mio Maestro di tale disciplina nonché, per certi versi, di vita .
A 16 anni mi introdusse ai primi rudimenti, mi ricordo che era una persona semplice ma mai scontata, umile pur nella sua grandezza.
Ricordo quando iniziai a praticare la boxe, dopo qualche colpo al sacco, ero impacciato e sconfortato, così mi disse : “Io ho fatto l’addestratore di cani, ci sono cani che apprendono tutto subito, altri che impiegano più tempo ma poi diventano più bravi degli altri..”
Con queste semplici parole, per qualcuno offensive, mi motivò.
Continuai e conobbi bene lui.
Ricordo quando mi raccontava che andava a trovare la sua “morosa” a Milano oppure quando mi raccontava sempre le stesse cose più volte… ricordo un episodio buffo: un giorno nella sua immensa cordialità salutando un mio amico gli chiese: “come ti chiami?” ed il mio amico gli rispose “sempre Marco, come tutte le altre volte…” e lui ridendo disse : “sai, sono un po’ rintronato… i colpi, l’età!”
Si perché questo mio amico si è spento alla tenera età di 83 anni, dall’aspetto giovanile e dal fisico di un quarantenne (in forma, non di quelli sfatti che vedo in giro), la faccia scolpita nella roccia ma col sorriso sempre stampato in faccia .
Un Sorriso sincero che conquistava !
Le mani mani di pietra, stringevano come morse e un fisico forte, sempre allenato .
Mi diceva : “la volta che mi fermeranno morirò!” ed infatti mai si era fermato fino ad ora . Si allenava sempre, anche 20 riprese al sacco con un ritmo da sfiancare un giovane, con pause ridotte perché lo “annoiavano”, diceva lui .
Campione Italiano dei pesi medi nei lontani anni 50 quando la Boxe era dura e non c’erano tante federazioni fatte per creare tanti campioni con tanti sponsor e tanto denaro che ci gira intorno .
Appesi i guantoni al chiodi gli erano stati proposti tanti lavori, lui ha sempre rifiutato, diceva che si era guadagnato il suo, ora era giusto lasciare “da lavorare” agli altri .
Insegnava gratuitamente in una palestra dove tutti lo rispettavano e gli volevano bene .
Ultimamente viveva degnamente con una pensione misera, girava in bicicletta estate in canottiera e inverno i capelli folti e completamente bianchi al vento .
Una volta alcuni giovani corpulenti in un bar lo infastidirono fino ad arrivare a colpirlo… con pochi fulminei colpi lui ebbe la meglio su di loro e poi, quasi dispiaciuto disse : “ma si… volevano solo scherza
 
9 Agosto 2006
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Oggi ho appreso la triste notizia della scomparsa di un mio caro Amico, un campione di Boxe, il mio Maestro di tale disciplina nonché, per certi versi, di vita .
A 16 anni mi introdusse ai primi rudimenti, mi ricordo che era una persona semplice ma mai scontata, umile pur nella sua grandezza.
Ricordo quando iniziai a praticare la boxe, dopo qualche colpo al sacco, ero impacciato e sconfortato, così mi disse : “Io ho fatto l’addestratore di cani, ci sono cani che apprendono tutto subito, altri che impiegano più tempo ma poi diventano più bravi degli altri..”
Con queste semplici parole, per qualcuno offensive, mi motivò.
Continuai e conobbi bene lui.
Ricordo quando mi raccontava che andava a trovare la sua “morosa” a Milano oppure quando mi raccontava sempre le stesse cose più volte… ricordo un episodio buffo: un giorno nella sua immensa cordialità salutando un mio amico gli chiese: “come ti chiami?” ed il mio amico gli rispose “sempre Marco, come tutte le altre volte…” e lui ridendo disse : “sai, sono un po’ rintronato… i colpi, l’età!”
Si perché questo mio amico si è spento alla tenera età di 83 anni, dall’aspetto giovanile e dal fisico di un quarantenne (in forma, non di quelli sfatti che vedo in giro), la faccia scolpita nella roccia ma col sorriso sempre stampato in faccia .
Un Sorriso sincero che conquistava !
Le mani mani di pietra, stringevano come morse e un fisico forte, sempre allenato .
Mi diceva : “la volta che mi fermeranno morirò!” ed infatti mai si era fermato fino ad ora . Si allenava sempre, anche 20 riprese al sacco con un ritmo da sfiancare un giovane, con pause ridotte perché lo “annoiavano”, diceva lui .
Campione Italiano dei pesi medi nei lontani anni 50 quando la Boxe era dura e non c’erano tante federazioni fatte per creare tanti campioni con tanti sponsor e tanto denaro che ci gira intorno .
Appesi i guantoni al chiodi gli erano stati proposti tanti lavori, lui ha sempre rifiutato, diceva che si era guadagnato il suo, ora era giusto lasciare “da lavorare” agli altri .
Insegnava gratuitamente in una palestra dove tutti lo rispettavano e gli volevano bene .
Ultimamente viveva degnamente con una pensione misera, girava in bicicletta estate in canottiera e inverno i capelli folti e completamente bianchi al vento .
Una volta alcuni giovani corpulenti in un bar lo infastidirono fino ad arrivare a colpirlo… con pochi fulminei colpi lui ebbe la meglio su di loro e poi, quasi dispiaciuto disse : “ma si… volevano solo scherza
 
9 Agosto 2006
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Oggi ho appreso la triste notizia della scomparsa di un mio caro Amico, un campione di Boxe, il mio Maestro di tale disciplina nonché, per certi versi, di vita .
A 16 anni mi introdusse ai primi rudimenti, mi ricordo che era una persona semplice ma mai scontata, umile pur nella sua grandezza.
Ricordo quando iniziai a praticare la boxe, dopo qualche colpo al sacco, ero impacciato e sconfortato, così mi disse : “Io ho fatto l’addestratore di cani, ci sono cani che apprendono tutto subito, altri che impiegano più tempo ma poi diventano più bravi degli altri..”
Con queste semplici parole, per qualcuno offensive, mi motivò.
Continuai e conobbi bene lui.
Ricordo quando mi raccontava che andava a trovare la sua “morosa” a Milano oppure quando mi raccontava sempre le stesse cose più volte… ricordo un episodio buffo: un giorno nella sua immensa cordialità salutando un mio amico gli chiese: “come ti chiami?” ed il mio amico gli rispose “sempre Marco, come tutte le altre volte…” e lui ridendo disse : “sai, sono un po’ rintronato… i colpi, l’età!”
Si perché questo mio amico si è spento alla tenera età di 83 anni, dall’aspetto giovanile e dal fisico di un quarantenne (in forma, non di quelli sfatti che vedo in giro), la faccia scolpita nella roccia ma col sorriso sempre stampato in faccia .
Un Sorriso sincero che conquistava !
Le mani mani di pietra, stringevano come morse e un fisico forte, sempre allenato .
Mi diceva : “la volta che mi fermeranno morirò!” ed infatti mai si era fermato fino ad ora . Si allenava sempre, anche 20 riprese al sacco con un ritmo da sfiancare un giovane, con pause ridotte perché lo “annoiavano”, diceva lui .
Campione Italiano dei pesi medi nei lontani anni 50 quando la Boxe era dura e non c’erano tante federazioni fatte per creare tanti campioni con tanti sponsor e tanto denaro che ci gira intorno .
Appesi i guantoni al chiodi gli erano stati proposti tanti lavori, lui ha sempre rifiutato, diceva che si era guadagnato il suo, ora era giusto lasciare “da lavorare” agli altri .
Insegnava gratuitamente in una palestra dove tutti lo rispettavano e gli volevano bene .
Ultimamente viveva degnamente con una pensione misera, girava in bicicletta estate in canottiera e inverno i capelli folti e completamente bianchi al vento .
Una volta alcuni giovani corpulenti in un bar lo infastidirono fino ad arrivare a colpirlo… con pochi fulminei colpi lui ebbe la meglio su di loro e poi, quasi dispiaciuto disse : “ma si… volevano solo scherza
 
9 Agosto 2006
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Dal Gazzettino di Venezia :

La Mestre sportiva perde dunque uno dei suoi figli più rappresentativi. E senza dubbio più amati nel contesto della boxe.Appunto nel pugilato è stato un personaggio ammirato per bravura e forza, tant'è che per il suo possente diretto a ragione lo avevano soprannominato calcio di mulo.La sua attività agonistica, piuttosto ampia nel dopoguerra, ha avuto il momento maggiormente felice negli anni '50, con la conquista del titolo italiano professionisti in categoria medi. Un grande risultato a quei tempi.

Con molta nostalgia lo ricorda Guerrino Scattolin, spinetense, già campione europeo.Racconta...«Era un ottimo combattente, ma soprattutto un buono, a volte anche troppo buono. Potendolo, aiutava tutti, indistintamente. Mi vengono in mente i tempi in cui si preparava in una pseudo-palestra ricavata sotto il cavalcavia di Mestre, perché non c'era ancora il palazzetto Ancilotto.

Quando la sua carriera volgeva al termine, ha allenato sul ring anche il sottoscritto e De Piccoli.

Per dire della sua integrità fisica, a 78 anni faceva i guanti in palestra con i giovani. Insomma, ci ha lasciato un grande atleta, un grande uomo».
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Gatto mi dispiace...
Da come ne hai parlato beh si vede che lo stimavi molto e credo gli fossi affezionato.
D'altra parte, arrivare a 83 anni con una vita dedicata alle proprie passioni e facendo del bene non é da tutti. In fondo rivive anche nei tuoi bellissimi ricordi.
Un bacio
 

capello83

Utente
26 Febbraio 2005
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Una persona da ammirare per la sua umiltà e per aver seguito il suo amore per la boxe fino alla fine.

Un abbraccio gatto
 

qwerty__

Utente
8 Settembre 2007
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La boxe per quanto se ne dica, è uno sport nobilissimo.
Il sacrificio, la dedizione e la pesantezza spesso ti porta a comparare quello che fai negli allenamenti con le difficoltà della vita.
Ti porta a conoscere i limiti personali, a rispettare gli altri e sopratutto alla leatà.
La storia che racconti parla di un uomo che ce l'ha fatta e che fà parte di una fascia sana di vita che oggi è sempre più difficile da trovare.
Non è retorica.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Mi dispiace, davvero Gatto!!! Purtroppo, fra le tante mutevolezze della vita dobbiamo prima o poi affrontare la perdita delle persone a noi care. magari, un giorno,possiamo ritrovare chi una volta abbiamo stimato con tutto il cuore!!!
Forza!!!