Oggi ho appreso la triste notizia della scomparsa di un mio caro Amico, un campione di Boxe, il mio Maestro di tale disciplina nonché, per certi versi, di vita .
A 16 anni mi introdusse ai primi rudimenti, mi ricordo che era una persona semplice ma mai scontata, umile pur nella sua grandezza.
Ricordo quando iniziai a praticare la boxe, dopo qualche colpo al sacco, ero impacciato e sconfortato, così mi disse : “Io ho fatto l’addestratore di cani, ci sono cani che apprendono tutto subito, altri che impiegano più tempo ma poi diventano più bravi degli altri..”
Con queste semplici parole, per qualcuno offensive, mi motivò.
Continuai e conobbi bene lui.
Ricordo quando mi raccontava che andava a trovare la sua “morosa” a Milano oppure quando mi raccontava sempre le stesse cose più volte… ricordo un episodio buffo: un giorno nella sua immensa cordialità salutando un mio amico gli chiese: “come ti chiami?” ed il mio amico gli rispose “sempre Marco, come tutte le altre volte…” e lui ridendo disse : “sai, sono un po’ rintronato… i colpi, l’età!”
Si perché questo mio amico si è spento alla tenera età di 83 anni, dall’aspetto giovanile e dal fisico di un quarantenne (in forma, non di quelli sfatti che vedo in giro), la faccia scolpita nella roccia ma col sorriso sempre stampato in faccia .
Un Sorriso sincero che conquistava !
Le mani mani di pietra, stringevano come morse e un fisico forte, sempre allenato .
Mi diceva : “la volta che mi fermeranno morirò!” ed infatti mai si era fermato fino ad ora . Si allenava sempre, anche 20 riprese al sacco con un ritmo da sfiancare un giovane, con pause ridotte perché lo “annoiavano”, diceva lui .
Campione Italiano dei pesi medi nei lontani anni 50 quando la Boxe era dura e non c’erano tante federazioni fatte per creare tanti campioni con tanti sponsor e tanto denaro che ci gira intorno .
Appesi i guantoni al chiodi gli erano stati proposti tanti lavori, lui ha sempre rifiutato, diceva che si era guadagnato il suo, ora era giusto lasciare “da lavorare” agli altri .
Insegnava gratuitamente in una palestra dove tutti lo rispettavano e gli volevano bene .
Ultimamente viveva degnamente con una pensione misera, girava in bicicletta estate in canottiera e inverno i capelli folti e completamente bianchi al vento .
Una volta alcuni giovani corpulenti in un bar lo infastidirono fino ad arrivare a colpirlo… con pochi fulminei colpi lui ebbe la meglio su di loro e poi, quasi dispiaciuto disse : “ma si… volevano solo scherza
A 16 anni mi introdusse ai primi rudimenti, mi ricordo che era una persona semplice ma mai scontata, umile pur nella sua grandezza.
Ricordo quando iniziai a praticare la boxe, dopo qualche colpo al sacco, ero impacciato e sconfortato, così mi disse : “Io ho fatto l’addestratore di cani, ci sono cani che apprendono tutto subito, altri che impiegano più tempo ma poi diventano più bravi degli altri..”
Con queste semplici parole, per qualcuno offensive, mi motivò.
Continuai e conobbi bene lui.
Ricordo quando mi raccontava che andava a trovare la sua “morosa” a Milano oppure quando mi raccontava sempre le stesse cose più volte… ricordo un episodio buffo: un giorno nella sua immensa cordialità salutando un mio amico gli chiese: “come ti chiami?” ed il mio amico gli rispose “sempre Marco, come tutte le altre volte…” e lui ridendo disse : “sai, sono un po’ rintronato… i colpi, l’età!”
Si perché questo mio amico si è spento alla tenera età di 83 anni, dall’aspetto giovanile e dal fisico di un quarantenne (in forma, non di quelli sfatti che vedo in giro), la faccia scolpita nella roccia ma col sorriso sempre stampato in faccia .
Un Sorriso sincero che conquistava !
Le mani mani di pietra, stringevano come morse e un fisico forte, sempre allenato .
Mi diceva : “la volta che mi fermeranno morirò!” ed infatti mai si era fermato fino ad ora . Si allenava sempre, anche 20 riprese al sacco con un ritmo da sfiancare un giovane, con pause ridotte perché lo “annoiavano”, diceva lui .
Campione Italiano dei pesi medi nei lontani anni 50 quando la Boxe era dura e non c’erano tante federazioni fatte per creare tanti campioni con tanti sponsor e tanto denaro che ci gira intorno .
Appesi i guantoni al chiodi gli erano stati proposti tanti lavori, lui ha sempre rifiutato, diceva che si era guadagnato il suo, ora era giusto lasciare “da lavorare” agli altri .
Insegnava gratuitamente in una palestra dove tutti lo rispettavano e gli volevano bene .
Ultimamente viveva degnamente con una pensione misera, girava in bicicletta estate in canottiera e inverno i capelli folti e completamente bianchi al vento .
Una volta alcuni giovani corpulenti in un bar lo infastidirono fino ad arrivare a colpirlo… con pochi fulminei colpi lui ebbe la meglio su di loro e poi, quasi dispiaciuto disse : “ma si… volevano solo scherza