Un po' di PUDORE per il suicidio di Matteo!

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
0
615
Essendo in corso la mia epurazione - poi rientrata - avevo tempo di seguire la vicenda del piccolo Matteo, 16 anni di Chieri (To) suicida in seguito ad atti di bullismo e discriminazione pare con insulti del tipo secchione finocchio e altro. [:(]
La cosa che si consuma adesso sono le mille dichiarazioni dell'Arcigay e dell'Agedo che parlano di un adolescente omosessuale discriminato eccetera eccetera
MALEDETTI AVVOLTOI MA NON AVETE RISPETTO PER UN RAGAZZO DI CUI SI SONO RIPORTATI NOME COGNOME E PURE LA FOTOGRAFIA?
[sm]
Ma voglio dire un ragazzo suicida merita rispetto: lui e la sua famiglia... non si puo' indagare e entrare con il coltello come ha fatto Italia Uno nella sua cameretta... nelle sue cose con un'attenzione morbosa e vergognosa! Un po' di pace per Matteo, per gli studenti della sua classe e per la sua mamma!
Ma che cavolo di Paese è questo.

«Il senso di colpa potrebbe travolgere gli altri alunni» L'inchiesta sulla morte di Matteo. La madre: ora chiedo giustizia per mio figlio La Procura interrogherà studenti e insegnanti: «Gli dicevano: sei gay. E giù insulti». I compagni di classe sconvolti per il suicidio
TORINO - Per dire addio a Matteo (è questo il vero nome del sedicenne che martedì si è ucciso a Torino), mamma, papà e i due fratelli vorrebbero portarlo domani al piccolo cimitero di Buttigliera d'Asti, là sulle colline, vicino a dov'era nato. Mamma Priscilla è disperata, ma anche ferita, offesa: «Perché me lo hanno trattato così? Lui era un essere umano, una persona normale, come tutte le altre. Era buono e gentile. Perché prenderlo in giro con le parolacce, perché dargli del gay quando era chiaro che soffriva e piangeva? Chiedo giustizia per Matteo, chiedo giustizia per mio figlio». [sp][sp][sp]
A distanza di meno di un chilometro dal piccolo, dignitoso appartamento dove Priscilla ha cresciuto con fatica i suoi tre ragazzi, fianco a fianco con le famiglie della buona borghesia torinese dove lavora a servizio da quando è arrivata dalle Filippine, la Procura della Repubblica di Torino non è sorda alle sue parole. Il fascicolo di Matteo non andrà in archivio, o almeno non subito. Un'inchiesta è aperta, tutti i testimoni, dalla madre agli insegnanti ai compagni, verranno ascoltati nei prossimi giorni. Ancora non ci sono ipotesi di reato a carico di alcuno: l'istigazione al suicidio è esclusa, resta l'omessa sorveglianza da parte di chi avrebbe potuto fermare gli scherzi che prendevano di mira il giovane suicida, ma anche
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Essendo in corso la mia epurazione - poi rientrata - avevo tempo di seguire la vicenda del piccolo Matteo, 16 anni di Chieri (To) suicida in seguito ad atti di bullismo e discriminazione pare con insulti del tipo secchione finocchio e altro. [:(]
La cosa che si consuma adesso sono le mille dichiarazioni dell'Arcigay e dell'Agedo che parlano di un adolescente omosessuale discriminato eccetera eccetera
MALEDETTI AVVOLTOI MA NON AVETE RISPETTO PER UN RAGAZZO DI CUI SI SONO RIPORTATI NOME COGNOME E PURE LA FOTOGRAFIA?
[sm]
Ma voglio dire un ragazzo suicida merita rispetto: lui e la sua famiglia... non si puo' indagare e entrare con il coltello come ha fatto Italia Uno nella sua cameretta... nelle sue cose con un'attenzione morbosa e vergognosa! Un po' di pace per Matteo, per gli studenti della sua classe e per la sua mamma!
Ma che cavolo di Paese è questo.

«Il senso di colpa potrebbe travolgere gli altri alunni» L'inchiesta sulla morte di Matteo. La madre: ora chiedo giustizia per mio figlio La Procura interrogherà studenti e insegnanti: «Gli dicevano: sei gay. E giù insulti». I compagni di classe sconvolti per il suicidio
TORINO - Per dire addio a Matteo (è questo il vero nome del sedicenne che martedì si è ucciso a Torino), mamma, papà e i due fratelli vorrebbero portarlo domani al piccolo cimitero di Buttigliera d'Asti, là sulle colline, vicino a dov'era nato. Mamma Priscilla è disperata, ma anche ferita, offesa: «Perché me lo hanno trattato così? Lui era un essere umano, una persona normale, come tutte le altre. Era buono e gentile. Perché prenderlo in giro con le parolacce, perché dargli del gay quando era chiaro che soffriva e piangeva? Chiedo giustizia per Matteo, chiedo giustizia per mio figlio». [sp][sp][sp]
A distanza di meno di un chilometro dal piccolo, dignitoso appartamento dove Priscilla ha cresciuto con fatica i suoi tre ragazzi, fianco a fianco con le famiglie della buona borghesia torinese dove lavora a servizio da quando è arrivata dalle Filippine, la Procura della Repubblica di Torino non è sorda alle sue parole. Il fascicolo di Matteo non andrà in archivio, o almeno non subito. Un'inchiesta è aperta, tutti i testimoni, dalla madre agli insegnanti ai compagni, verranno ascoltati nei prossimi giorni. Ancora non ci sono ipotesi di reato a carico di alcuno: l'istigazione al suicidio è esclusa, resta l'omessa sorveglianza da parte di chi avrebbe potuto fermare gli scherzi che prendevano di mira il giovane suicida, ma anche
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Essendo in corso la mia epurazione - poi rientrata - avevo tempo di seguire la vicenda del piccolo Matteo, 16 anni di Chieri (To) suicida in seguito ad atti di bullismo e discriminazione pare con insulti del tipo secchione finocchio e altro. [:(]
La cosa che si consuma adesso sono le mille dichiarazioni dell'Arcigay e dell'Agedo che parlano di un adolescente omosessuale discriminato eccetera eccetera
MALEDETTI AVVOLTOI MA NON AVETE RISPETTO PER UN RAGAZZO DI CUI SI SONO RIPORTATI NOME COGNOME E PURE LA FOTOGRAFIA?
[sm]
Ma voglio dire un ragazzo suicida merita rispetto: lui e la sua famiglia... non si puo' indagare e entrare con il coltello come ha fatto Italia Uno nella sua cameretta... nelle sue cose con un'attenzione morbosa e vergognosa! Un po' di pace per Matteo, per gli studenti della sua classe e per la sua mamma!
Ma che cavolo di Paese è questo.

«Il senso di colpa potrebbe travolgere gli altri alunni» L'inchiesta sulla morte di Matteo. La madre: ora chiedo giustizia per mio figlio La Procura interrogherà studenti e insegnanti: «Gli dicevano: sei gay. E giù insulti». I compagni di classe sconvolti per il suicidio
TORINO - Per dire addio a Matteo (è questo il vero nome del sedicenne che martedì si è ucciso a Torino), mamma, papà e i due fratelli vorrebbero portarlo domani al piccolo cimitero di Buttigliera d'Asti, là sulle colline, vicino a dov'era nato. Mamma Priscilla è disperata, ma anche ferita, offesa: «Perché me lo hanno trattato così? Lui era un essere umano, una persona normale, come tutte le altre. Era buono e gentile. Perché prenderlo in giro con le parolacce, perché dargli del gay quando era chiaro che soffriva e piangeva? Chiedo giustizia per Matteo, chiedo giustizia per mio figlio». [sp][sp][sp]
A distanza di meno di un chilometro dal piccolo, dignitoso appartamento dove Priscilla ha cresciuto con fatica i suoi tre ragazzi, fianco a fianco con le famiglie della buona borghesia torinese dove lavora a servizio da quando è arrivata dalle Filippine, la Procura della Repubblica di Torino non è sorda alle sue parole. Il fascicolo di Matteo non andrà in archivio, o almeno non subito. Un'inchiesta è aperta, tutti i testimoni, dalla madre agli insegnanti ai compagni, verranno ascoltati nei prossimi giorni. Ancora non ci sono ipotesi di reato a carico di alcuno: l'istigazione al suicidio è esclusa, resta l'omessa sorveglianza da parte di chi avrebbe potuto fermare gli scherzi che prendevano di mira il giovane suicida, ma anche
 

sal77

Utente
14 Agosto 2006
1,548
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Mi dispiace davvero tanto per Matteo e anch'io spero che si faccia giustizia.
Eventi del genere sottolineano però come anche degli insulti verbali possono mettere a dura prova l'equlibrio pscicologico di un ragazzo e purtroppo Matteo ha perso la testa in un attimo disperazione nel quale si sentiva perso.
Lungi da me una pur minima intenzione di ridimensionare le responsabilità dei suoi coetanei che lo insultavano ma la risposta di Matteo purtroppo è stata spoporzionata..cosa che succede se avvolti dalla disperazione...altrimenti in Italia vi dovrebbero essere ogni giorno migliaia di casi del genere,e vi assicuro che almeno dalle mie parti specie negli anni passati gli insulti verbali erano riservati alle ragazzine, vi era ben peggio per i maschietti..una bruttà realtà che per fortuna pure al sud si sta attenuando non poco.
Giustizia.....tutti chiediamo ad alta voce, ma la realtà è che i ragazzini che l'hanno insultato, ammesso che sia possibile individuarli,sono perfettamente intoccabili giuridicamente parlando, per cui l'unica cosa da sperare è che il piccolo MATTEO riposi in pace.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Certamente il bullismo è da proscrivere, ma negli anni '60 leggiamo che c'erano bande di Teddy Boys analoghe.
Invece voglio stigmatizzare la stampa che sfrucuglia nella vita privata DI UN MINORE! E le associazioni gay che devono vendere il loro prodotto. Molto triste.
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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La questione, Ivo è che nel mondo competitivo della Selezione Naturale dello zio Darwin, il senso della parola cooperazione ha dato luogo alla competizione. Nessuno si preoccupa con gli altri;ma, so con sé stesso. E con questa mentalità di egoismo ed individualismo dove i miei interessi sono l'unica cosa ad importare,allora, vediamo la crescita della criminalità, politici che rubano di più e non servono al popolo che rappresentano e le guerre.
Inoltre, le famiglie devono lavorare di più e hanno meno tempo per i loro figli.I valori di una volta non sono gli stessi delle nuove generazioni. Oggi vediamo i piccoli uomini/macchine che crescono indietro ai video-game, TV e pc...Un mondo fatto da pregiudizio, violenza e da un progressivo allontanamento della realtà. Ecco perché molti giovani si lasciano guidare dalla droga, altri prendono armi per sparare contro i compagni di scuola oppure si lasciano prendere dalla malinconia e si ammazzano.
É da lamentare che le cose siano cosí. Tutto sommato chi ha visto gente lottare colla chimio per un'ora in più di vita si spaventa con chi abbia deciso ammazzarsi senza mai aver vissuto.
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Pensavo con un certo orrore in questi giorni che quello che hanno fatto quei ragazzi è molto meno di quello che ho fatto io alla loro età nelle stesse situazioni e che adesso non farei mai.Eppure mi reputavo intelligente e di ottima educazione.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Quando io facevo il liceo stavo con un amichetto e si sapeva (quasi tutti lo sapevano) che ero frocXX. Pero' ci invitavano sempre alle feste eravamo popolarissimi e le tipine ci venivano dietro.
Si vede che sono stato fortunato.
[:D][:D][:D]
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Messaggio inserito da sal77
...dalle mie parti saresti stato spacciato..[B)][B)]altro che popolare..

Infatti i ragazzi della tua Regione fanno le puttane (con me) solo qui al Nord perchè giù non si attentano... eheheheh
[:p][:p][:p]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Ma, la tragedia più grossa è che cose apparentemente banali come un insulto di un gruppo di adolescenti superficiali e sciocchi possa rappresantare per chi lo subisce qualcosa tanto orrenda a punto di fare con che uno decida smettere di vivere e che la società ancora non si sia svegliata per questo assurdo. Cosí abbiamo i suicidi lenti come chi fa dell'anoressia o della bulimia una necessità di vita per sfuggire alla condizione di Free Willie di turno. Lo stesso serve pure per i giovani che cominciano a perdere i capelli e che,tante volte appaiono qui sul forum assolutamente privi di voglia di vivere.
Non sarebbe il caso che le scuole cominciassero a lavorare le differenze ed invece di insegnare teoreme complesse che forse, mai saranno usati, insegnare i giovani a vivere di modo più socievole, più vero e meno superficiale?
Ma, purtroppo, ci rassegniamo sempre a lamentare le conseguenze, qdo la risposta a tutto si trova nelle cause.

 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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SONO SCANDALIZZATO
Durante il Fascio (nel Ventennio) era proibito dare le notizie dei suicidi per le ripercussioni che esse potevano avere sull'opinione pubblica.
[X]
Qui hanno pubblicato
a) nome e cognome di un minorenne di anni 16
b) fotocolor
c) indagato sulla sua vita privata
DOVREBBERO VERGOGNARSI CANI GIORNALISTI MALEDETTI, VERGOGNATEVI
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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È quello che dico: la gente ama fare teatro delle conseguenze tragiche di una civiltà ormai caotica; mentre non fa assolutamente nulla per impedire che questi ed altri suicidi vengano compiuti. Il giovane Matteo sta morto e su questo non si può fare più nulla. Ma, altri morti potranno essere evitate se si comincia adesso a fare qualcosa. Certo, non si tratta di un processo veloce;ma, se non l'iniziamo mai, senz'altro dalla civilizzazione passeremo subito alla barbarie.
Ieri, in Brasile, hanno scoperto che giovani ragazzi di un alto ceto sociale stavano a pianificare la morte di un altro compagno di scuola via internet. Meno male che la polizia ha scoperto il piano prima che fosse compiuto. Cmq, è lamentabile sapere che tanti giovani fanno uso della tecnologia soltanto per pianificare disordini ed omicidi.