Tutta un'altra storia

dihablo

Utente
6 Maggio 2004
212
0
165
Oggi sembra incredibile, ma c?è stata anche un?Italia potenza calcistica non solo sulla carta. È la Nazionale degli anni trenta (solo sette incontri internazionali persi), rappresentante di un?Italia vitale ed energica. Tanto orgoglio e spirito nazionalista, pochi soldi e nessuna treccina. Checché ne pensino i moralisti calciofili di oggi, per ritrovare una Nazionale (ed una Nazione) degna di questo nome bisogna tornare all?Italia di Mussolini.

1934 ? Mondiali d?Italia


E' l'era di Meazza, che in questi mondiali diverrà mito del calcio.
Il Ct della nazionale (Pozzo) gli affida il ruolo di leader della squadra azzurra, con il compito di amalgamare la squadra senza limitare le caratteristiche dei singoli. Meazza in campo deve essere il tramite tra la velocità di Guaita, la grinta di Schiavo e la fantasia e l'estro di Ferrari.
Da questo delicato mixer doveva nascere una nazionale invincibile.
Le previsioni dell'allenatore italiano si rivelarono esatte: nonostante partecipino le più forti squadre del mondo, la nazionale azzurra si aggiudicherà la sua prima coppa Rimet.
L'Italia incontra innanzitutto gli Stati Uniti e se ne libera agevolmente con un secco 7-1, mentre agli ottavi di finale si dovrà scontrare con la Spagna (che ha eliminato il Brasile): è una qualificazione drammatica, le due squadre devono ripetere l'incontro (terminato la prima volta in parità 1-1: a quei tempi non esistevano supplementari e rigori), ma alla fine gli azzurri si impongono per 1-0 proprio con gol di Meazza.
Il 3 di giugno affrontiamo gli austriaci: partita spigolosa, tirata e poco spettacolare, ma alla fine l'Italia vince per 1-0 ed è in finale.
Dall'altra semifinale esce vincitrice la Cecoslovacchia, seppure dopo una partita sofferta oltre ogni aspettativa e vinta per 3-2 contro i tedeschi.
La finalina se l'aggiudicherà la Germania per 3-2 su una demotivata e delusissima Austria (7 giugno), mentre il 10 di giugno a Roma va in scena la finalissima.
La Cecoslovacchia si presenta con i favori del pronostico.
Pozzo si affida allo stesso undici che ha sconfitto l'Austria (Combi, Monzeglio, Allemandi, Ferraris IV, Monti, Bertolini, Guaita, Meazza, Schiavo, Ferrari, Orsi), arbitra la partita il signor Eklind della federazione Svedese.
L'Italia conquista la coppa con una grande prova di carattere e di personalità: a venti minuti dal termine Puc porta in vantaggio i cecoslovacchi, ammutolendo tutto lo stadio.
Ma l'Italia mostra il suo carattere, attaccando
 

dihablo

Utente
6 Maggio 2004
212
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Oggi sembra incredibile, ma c?è stata anche un?Italia potenza calcistica non solo sulla carta. È la Nazionale degli anni trenta (solo sette incontri internazionali persi), rappresentante di un?Italia vitale ed energica. Tanto orgoglio e spirito nazionalista, pochi soldi e nessuna treccina. Checché ne pensino i moralisti calciofili di oggi, per ritrovare una Nazionale (ed una Nazione) degna di questo nome bisogna tornare all?Italia di Mussolini.

1934 ? Mondiali d?Italia


E' l'era di Meazza, che in questi mondiali diverrà mito del calcio.
Il Ct della nazionale (Pozzo) gli affida il ruolo di leader della squadra azzurra, con il compito di amalgamare la squadra senza limitare le caratteristiche dei singoli. Meazza in campo deve essere il tramite tra la velocità di Guaita, la grinta di Schiavo e la fantasia e l'estro di Ferrari.
Da questo delicato mixer doveva nascere una nazionale invincibile.
Le previsioni dell'allenatore italiano si rivelarono esatte: nonostante partecipino le più forti squadre del mondo, la nazionale azzurra si aggiudicherà la sua prima coppa Rimet.
L'Italia incontra innanzitutto gli Stati Uniti e se ne libera agevolmente con un secco 7-1, mentre agli ottavi di finale si dovrà scontrare con la Spagna (che ha eliminato il Brasile): è una qualificazione drammatica, le due squadre devono ripetere l'incontro (terminato la prima volta in parità 1-1: a quei tempi non esistevano supplementari e rigori), ma alla fine gli azzurri si impongono per 1-0 proprio con gol di Meazza.
Il 3 di giugno affrontiamo gli austriaci: partita spigolosa, tirata e poco spettacolare, ma alla fine l'Italia vince per 1-0 ed è in finale.
Dall'altra semifinale esce vincitrice la Cecoslovacchia, seppure dopo una partita sofferta oltre ogni aspettativa e vinta per 3-2 contro i tedeschi.
La finalina se l'aggiudicherà la Germania per 3-2 su una demotivata e delusissima Austria (7 giugno), mentre il 10 di giugno a Roma va in scena la finalissima.
La Cecoslovacchia si presenta con i favori del pronostico.
Pozzo si affida allo stesso undici che ha sconfitto l'Austria (Combi, Monzeglio, Allemandi, Ferraris IV, Monti, Bertolini, Guaita, Meazza, Schiavo, Ferrari, Orsi), arbitra la partita il signor Eklind della federazione Svedese.
L'Italia conquista la coppa con una grande prova di carattere e di personalità: a venti minuti dal termine Puc porta in vantaggio i cecoslovacchi, ammutolendo tutto lo stadio.
Ma l'Italia mostra il suo carattere, attaccando
 

dihablo

Utente
6 Maggio 2004
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Oggi sembra incredibile, ma c?è stata anche un?Italia potenza calcistica non solo sulla carta. È la Nazionale degli anni trenta (solo sette incontri internazionali persi), rappresentante di un?Italia vitale ed energica. Tanto orgoglio e spirito nazionalista, pochi soldi e nessuna treccina. Checché ne pensino i moralisti calciofili di oggi, per ritrovare una Nazionale (ed una Nazione) degna di questo nome bisogna tornare all?Italia di Mussolini.

1934 ? Mondiali d?Italia


E' l'era di Meazza, che in questi mondiali diverrà mito del calcio.
Il Ct della nazionale (Pozzo) gli affida il ruolo di leader della squadra azzurra, con il compito di amalgamare la squadra senza limitare le caratteristiche dei singoli. Meazza in campo deve essere il tramite tra la velocità di Guaita, la grinta di Schiavo e la fantasia e l'estro di Ferrari.
Da questo delicato mixer doveva nascere una nazionale invincibile.
Le previsioni dell'allenatore italiano si rivelarono esatte: nonostante partecipino le più forti squadre del mondo, la nazionale azzurra si aggiudicherà la sua prima coppa Rimet.
L'Italia incontra innanzitutto gli Stati Uniti e se ne libera agevolmente con un secco 7-1, mentre agli ottavi di finale si dovrà scontrare con la Spagna (che ha eliminato il Brasile): è una qualificazione drammatica, le due squadre devono ripetere l'incontro (terminato la prima volta in parità 1-1: a quei tempi non esistevano supplementari e rigori), ma alla fine gli azzurri si impongono per 1-0 proprio con gol di Meazza.
Il 3 di giugno affrontiamo gli austriaci: partita spigolosa, tirata e poco spettacolare, ma alla fine l'Italia vince per 1-0 ed è in finale.
Dall'altra semifinale esce vincitrice la Cecoslovacchia, seppure dopo una partita sofferta oltre ogni aspettativa e vinta per 3-2 contro i tedeschi.
La finalina se l'aggiudicherà la Germania per 3-2 su una demotivata e delusissima Austria (7 giugno), mentre il 10 di giugno a Roma va in scena la finalissima.
La Cecoslovacchia si presenta con i favori del pronostico.
Pozzo si affida allo stesso undici che ha sconfitto l'Austria (Combi, Monzeglio, Allemandi, Ferraris IV, Monti, Bertolini, Guaita, Meazza, Schiavo, Ferrari, Orsi), arbitra la partita il signor Eklind della federazione Svedese.
L'Italia conquista la coppa con una grande prova di carattere e di personalità: a venti minuti dal termine Puc porta in vantaggio i cecoslovacchi, ammutolendo tutto lo stadio.
Ma l'Italia mostra il suo carattere, attaccando
 

julian

Utente
11 Maggio 2003
235
0
165
Dihablo e Yuza se ho scritto Corriere della Sera è perchè ha un archivio fornito. Purtroppo ci sono le prove di quella finale aggiustata lo testimoniarono tempo fa addirittura i dirigenti superstiti dell'allora federazione calcio. Mi stupisco che non lo abbiate letto da nessuna parte. Forse perchè i quotidiani italiani non le hanno mai dato gran risalto (e vorrei ben vedere dato che il nostro paese brilla per l'omertà).
In ogni caso questi sono i fatti, addirittura la Fifa aveva aperto un procedimento interno di revisione per togliere all'Italia il mondiale vinto ma poi causa prescrizione tutto è caduto...
 

dihablo

Utente
6 Maggio 2004
212
0
165
Forse sei tu che non vuoi capire che una larga francia di giornalisti farebbero di tutto per gettare fango su pesonaggi ed epoche storiche del nostro paese. Il fatto che lo la risonanza sia venuta da un giornale francese non mi stupisce. Non avranno visto l'ora di denigrare i nostri meriti calcistici come d'altra parte da sempre fanno con la moda e la cucina.
Ad ogni modo vorrei fonti ed indicazioni su dove/come reperire documenti validi al riguardo (non gli articoli di giornale...)

PS. cosa avremmo dato noi in cambio del titolo mondiale??
 

dihablo

Utente
6 Maggio 2004
212
0
165
Citazione:Vorrei chiedere all'amministratore ed ai moderatori di questo sito cosa aspettano ad intervenire nei confronti dell'utente dihablo, il quale chiude ogni suo post con una celebre citazione di Benito Mussolini.

Questo è un forum che parla di problemi di capelli non di politica.

Vorrei inoltre far notare ad amministratore e moderatori che quella frase di Mussolini, scritta alla fine di ogni messaggio, potrebbe configurarsi in un reato punito dal nostro ordinamento giuridico, un reato che ha un nome ben preciso : apologia del fascismo.

Forse la cosa migliore che avrei dovuto fare è ignorare questo post che ha tutta l'aria di essere un pretestuoso, borioso nonchè vaneggiante tentativo di servirsi del moderatore (che tra l'altro considero mio amico...) per attuare la solita messa alla gogna politically correct verso qualcuno che non la pensa come a scuola ci hanno insegnato.
Putroppo pero' per rispetto all'intelligenza e per onore alla replica il mio amor proprio mi impone di controbattere (e sarà l'ultima volta a post di questo genere).
Sebbene qualcuno in questo caso l'autore del post, in preda a non so quale tipo di amnesia si sia dimenticato che il nostro paese è una democrazia e che quindi ognuno nel rispetto degli altri puo'scrivere cio' che vuole, esprimere i propri concetti, le proprie idee. questo non lo giustifica a citare reati PENALI quali APOLIGIA AL FACISMO...che parolone!
Caro Cleo quelle a cui ti riferisci sono le leggi liberticide Mancino e Scelba (almeno la prossima volta saprai chi citare e portai sentirti fiero del tuo forte antifascismo). Sono delle leggi tramite le quali politici, quotidiani e giudici in preda a manie di onnipotenza nel corso dell'ultimo decennio hanno fatto riferimento per tentare di abbattere movimenti in italia quali MFL e FN.
A seguito di diverse udienze questi ultimi sono sempre stati scagionati poichè il fatto non sussiste.
Ora caro il mio untore antifascista, senza dover scomodare questa o quella legge (leggi che fra l'altro hanno evidenziato la loro inapplicabilità), vorrei farti notare che siamo nella sezione OFF-TOPIC,quella per intenderci dove si parla di argomenti avulsi alla calvizie. Agitare percio' in questa sede sterili spettri di apologie inesistenti credo proprio che sia fuori luogo perch