Ciao Proxy.
la tecnica punto-pelo è stata ormai soppiantata dalla più attuale effetto densità.
Con la precedente veniva effettuato un micropelo a distanza regolare per aumentare l'effetto coprente e rendere le sedute più incisive ma dopo diversi anni di utilizzo abbiamo preferito appunto cambiare questa tecnica con una che riuscisse a garantire la massima naturalezza anche in ipotesi di successiva rasatura dei capelli.
Il punto-pelo, per l'appunto, vincolava l'utente che si era sottoposto al trattamento di tricopigmentazione a mantenere i capelli a medie lunghezze per almeno sei mesi, il periodo dell'inizio della scomparsa del pigmento.
Seppur possa non costituire un limite per la maggioranza degli utenti abbiamo voluto implementare una tecnica più raffinata per garantire un cambio di look nel breve periodo con una sola seduta per armonizzare la situazione.
Con questo tipo di tecnica possono essere trattati tutti i casi d'alopecia androgenetica a patto che si conservi una buona quantità d'indigeni per riuscire a garantire un senso a questo camouflage.
I casi più indicati per questo tipo di percorso sono ovviamente quelli caratterizzati da un diradamento diffuso, meglio se l'hairline è ancora delineata.
In questo caso riusciamo a ricostruire un effetto all'apparenza folto andando ad aumentare la densità ottica ricostruendo più marcato rispetto a quello ottenibile con uno shaved effect su cuoi capelluto.
Tecnicamente la procedura rispetto al rasato potrebbe sembrare identica ma la metodica con la quale vengono disposti i microdepositi cambia sensibilmente, così come il quantitativo di pigmento depositato e, a volte, il numero di sessioni necessarie per garantire un risultato soddisfacente.
Può capitare, infatti, che per un effetto densità possa essere richiesta una sessione aggiuntiva per completare il lavoro.
Posterò nei prossimi giorni dei casi reali di effetto densità in modo tale che tu e tutti gli utenti vi possiate fare un'idea sulle capacità di copertura della tecnica stessa.