Ho sempre avuto una quantità di capelli esorbitante, a tal punto che a volte dal parrucchiere mi asciugavano i capelli in due. Nel 2015 ho iniziato una cura per una leggera acne con lo spironolattone, dopo circa 7 mesi i miei capelli sono diventati secchi, impettinabili e intrattabili e hanno cominciano a cadere. Decido di fare alcune ricerche, rigorosamente in lingua inglese e mi rendo conto che sui forum americani molte altre persone hanno avuto questo effetto collaterale (persone che prima di prenderlo non avevano problemi ai capelli), nonostante sia un farmaco anticaduta. I tempi di ripresa dopo la sospensione del farmaco, leggendo le varie testimonianze, andavano dagli 8 mesi ai 2 anni. Ci tengo a precisare che la caduta non è imponente, infatti raramente ho toccato i 150 capelli al giorno, ma non è la mia normale caduta. Io ne perdevo veramente pochissimi e mai ricordo in vita mia di aver trovato la spazzola piena di capelli, cosa che ora quando li lavo succede spesso. Ad ogni modo, la caduta si è dimezzata dopo 8 mesi ma ha continuato ad essere anomala, inoltre avevo nel corso del mese alcuni giorni in cui era molto copiosa e altri quasi assente, come se la caduta fosse ciclica. Ovviamente i miei capelli hanno subito un generale diradamento, circa un 15/20% in meno, ma su una testa come la mia non si nota assolutamente. Infatti sono ancora considerata capellona da tutti e i dermatologi da cui sono stata non mi hanno presa molto sul serio. A luglio di quest'anno mi sembrava di star recuperando abbastanza ma a fine settembre è cominciato inesorabile l'effluvio stagionale, con circa 150 capelli persi al giorno. Ora da una settimana circa l'effluvio si è fermato o quasi, perdo circa 20 capelli al giorno ma il problema è che per la prima volta mi è comparsa la tricodinia, i capelli mi fanno male e a volte bruciano. È normale che la tricodinia compaia a fine effluvio? Ho letto che in genere compare prima o durante ma mai dopo, infatti la mia paura è che sia il sintomo di un'altra ondata di caduta di capelli e sono un po' in ansia.