Trattato Di Ateologia - M. Onfray, La ragione cont

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
3,039
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915
Dio non è affatto morto, o se forse lo era, adesso è nel pieno della sua
rinascita. Di qui l'urgenza, secondo Onfray di un nuovo ateismo, argomentato
solido e militante.
A pensarci bene Dio non può essere morto e forse non morirà mai, d'altronde
un'illusione, una finzione non può morire, l'ultimo Dio creato dall'uomo a
sua immagine e somiglianza sparirà quando sparirà l'ultimo uomo.

L'ateologia non vuole essere passiva e negativa (così come nasce il suo nome
dal greco a-teos, senza dio, ad indicare una mancanza, un difetto) bensì
tenta l'impresa di porsi come filosofia del positivo: l'uomo libero dalle
divinità, l'uomo forte, solare, indipendente.

Bisogna smettere di dipendere fisicamente e psicologicamente dalla sfera del
trascendente, liberarsi dei tre monoteismi, e finalmente prendere atto che
la vera vita, la vera felicità sono da vivere e ricercarsi in questo mondo,
l'unico e il solo. Così come il rispetto per il proprio corpo spesso
sminuito e se vogliamo umiliato dalle leggi dei tre libri.

Senza dimenticare che dio è stato per millenni lo strumento con cui, una
ristretta cerchia di umani ha comandato e controllato una moltitudine di
sciocchi credenti, ammansiti con promesse ultraterrene: restate poveri e
schiavi in questo mondo, che verrà il vostro giorno di beatitudine, mentre
noi ci arricchiamo e comandiamo già da ora.
Difatti il credente ha la colpa di aver scelto fittizie storie infantili a
dispetto della ragione, della ricerca del vero.

Abbiamo un solo mondo e una sola vita, ogni offerta di un oltremondo e di
una giustizia futura, ci fa perdere il benficio e l'uso di questa unica
esistenza a nostra disposizione. E' questo il vero peccato mortale.
E cosa dire degli anacronismi,delle falsità storiche, delle perversioni
etiche e delle assurdità scientifiche di cui i tre libri sono pieni zeppi?
Se i libri dei tre monoteismi fossero davvero stati scritti dalla mano e\o
per volontà di dio, non dovrebbero parlare solo di pace, amore? Non
dovrebbero essere pagine di giustizia e bellezza?
Come mai allora traboccano di odio, guerre, distruzioni, e umiliazioni
contro il diverso e\o la donna? (munirsi per esempio di bibbia e vangelo
come ha fatto il sottoscritto)

In nome di dio sono state combattute guerre, dio è con noi avevano scritto
sulle cinture i nazisti, dio ha scelto il popolo di israele come suo eletto, dio benedice i kamikaze che uccidono innocenti, dio non ama chi osa contraddire lui e i suoi funzionar
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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Dio non è affatto morto, o se forse lo era, adesso è nel pieno della sua
rinascita. Di qui l'urgenza, secondo Onfray di un nuovo ateismo, argomentato
solido e militante.
A pensarci bene Dio non può essere morto e forse non morirà mai, d'altronde
un'illusione, una finzione non può morire, l'ultimo Dio creato dall'uomo a
sua immagine e somiglianza sparirà quando sparirà l'ultimo uomo.

L'ateologia non vuole essere passiva e negativa (così come nasce il suo nome
dal greco a-teos, senza dio, ad indicare una mancanza, un difetto) bensì
tenta l'impresa di porsi come filosofia del positivo: l'uomo libero dalle
divinità, l'uomo forte, solare, indipendente.

Bisogna smettere di dipendere fisicamente e psicologicamente dalla sfera del
trascendente, liberarsi dei tre monoteismi, e finalmente prendere atto che
la vera vita, la vera felicità sono da vivere e ricercarsi in questo mondo,
l'unico e il solo. Così come il rispetto per il proprio corpo spesso
sminuito e se vogliamo umiliato dalle leggi dei tre libri.

Senza dimenticare che dio è stato per millenni lo strumento con cui, una
ristretta cerchia di umani ha comandato e controllato una moltitudine di
sciocchi credenti, ammansiti con promesse ultraterrene: restate poveri e
schiavi in questo mondo, che verrà il vostro giorno di beatitudine, mentre
noi ci arricchiamo e comandiamo già da ora.
Difatti il credente ha la colpa di aver scelto fittizie storie infantili a
dispetto della ragione, della ricerca del vero.

Abbiamo un solo mondo e una sola vita, ogni offerta di un oltremondo e di
una giustizia futura, ci fa perdere il benficio e l'uso di questa unica
esistenza a nostra disposizione. E' questo il vero peccato mortale.
E cosa dire degli anacronismi,delle falsità storiche, delle perversioni
etiche e delle assurdità scientifiche di cui i tre libri sono pieni zeppi?
Se i libri dei tre monoteismi fossero davvero stati scritti dalla mano e\o
per volontà di dio, non dovrebbero parlare solo di pace, amore? Non
dovrebbero essere pagine di giustizia e bellezza?
Come mai allora traboccano di odio, guerre, distruzioni, e umiliazioni
contro il diverso e\o la donna? (munirsi per esempio di bibbia e vangelo
come ha fatto il sottoscritto)

In nome di dio sono state combattute guerre, dio è con noi avevano scritto
sulle cinture i nazisti, dio ha scelto il popolo di israele come suo eletto, dio benedice i kamikaze che uccidono innocenti, dio non ama chi osa contraddire lui e i suoi funzionar
 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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Dio non è affatto morto, o se forse lo era, adesso è nel pieno della sua
rinascita. Di qui l'urgenza, secondo Onfray di un nuovo ateismo, argomentato
solido e militante.
A pensarci bene Dio non può essere morto e forse non morirà mai, d'altronde
un'illusione, una finzione non può morire, l'ultimo Dio creato dall'uomo a
sua immagine e somiglianza sparirà quando sparirà l'ultimo uomo.

L'ateologia non vuole essere passiva e negativa (così come nasce il suo nome
dal greco a-teos, senza dio, ad indicare una mancanza, un difetto) bensì
tenta l'impresa di porsi come filosofia del positivo: l'uomo libero dalle
divinità, l'uomo forte, solare, indipendente.

Bisogna smettere di dipendere fisicamente e psicologicamente dalla sfera del
trascendente, liberarsi dei tre monoteismi, e finalmente prendere atto che
la vera vita, la vera felicità sono da vivere e ricercarsi in questo mondo,
l'unico e il solo. Così come il rispetto per il proprio corpo spesso
sminuito e se vogliamo umiliato dalle leggi dei tre libri.

Senza dimenticare che dio è stato per millenni lo strumento con cui, una
ristretta cerchia di umani ha comandato e controllato una moltitudine di
sciocchi credenti, ammansiti con promesse ultraterrene: restate poveri e
schiavi in questo mondo, che verrà il vostro giorno di beatitudine, mentre
noi ci arricchiamo e comandiamo già da ora.
Difatti il credente ha la colpa di aver scelto fittizie storie infantili a
dispetto della ragione, della ricerca del vero.

Abbiamo un solo mondo e una sola vita, ogni offerta di un oltremondo e di
una giustizia futura, ci fa perdere il benficio e l'uso di questa unica
esistenza a nostra disposizione. E' questo il vero peccato mortale.
E cosa dire degli anacronismi,delle falsità storiche, delle perversioni
etiche e delle assurdità scientifiche di cui i tre libri sono pieni zeppi?
Se i libri dei tre monoteismi fossero davvero stati scritti dalla mano e\o
per volontà di dio, non dovrebbero parlare solo di pace, amore? Non
dovrebbero essere pagine di giustizia e bellezza?
Come mai allora traboccano di odio, guerre, distruzioni, e umiliazioni
contro il diverso e\o la donna? (munirsi per esempio di bibbia e vangelo
come ha fatto il sottoscritto)

In nome di dio sono state combattute guerre, dio è con noi avevano scritto
sulle cinture i nazisti, dio ha scelto il popolo di israele come suo eletto, dio benedice i kamikaze che uccidono innocenti, dio non ama chi osa contraddire lui e i suoi funzionar
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
2
2,015
A mio avviso, pochi hanno saputo parlare meglio del senso della religione che Nietzsche. In tutta la sua pazzia, lui è stato geniale.
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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La paura della finitezza e della limitatezza dell'esistenza ha portato l'uomo a concepire l'idea d'un essere sovrasensibile , l'idea di Dio ha preso vita dalla paura, mentre la figura di un antagonista, è servita a spaventare chi non volesse uniformarsi alle regole.

il pensiero di Nietzsche andava contro il moralismo, la falsità e sopratutto sull'ipocrisia. Troppo per una società retta proprio sull'ipocrisia.
Se Nietzsche fosse vissuto migliaia d'anni fa sarebbe finito in croce, nel 1600 sarebbe finito in un rogo. Dato che è vissuto alla fine del 900 l'hanno fatto finire in manicomio. Tanto per mettergli un etichetta addosso che solo la storia avrebbe potuto tranciare.

Ma lui consapevolmente ebbe il coraggio delle proprie scelte pagate a caro prezzo, non a caso nella prefazione dell'anticristo scrisse queste affascinanti parole (sintetizzate):


Questo libro appartiene a pochissime persone. Forse nessuna di esse esiste ancora.I lettori che capiscono il mio Zarathustra: Solo il dopodomani mi appartiene. C’è chi nasce postumo.
Le condizioni per cui mi si capisce, le conosco fin troppo bene. Bisogna essere integri fino alla durezza per sopportare nelle questioni spirituali, la mia serietà e la mia passione. Si deve essere avvezzi alla vita sulle montagne, a vedere al di sotto le meschine ed effimere chiacchiere e all’egoismo dei popoli. Una predilezione della forza per domande che nessuno ha oggi il coraggio di porre; il coraggio del proibito; la predestinazione al labirinto. Un’esperienza fatta di sette solitudini. Nuove orecchie per una nuova musica. Nuovi occhi per ciò che è più distante.

Una nuova coscienza per verità finora rimaste mute!