to Witto: il problema ivece non e' la quantita' di ormoni,cio' e' solo secondario...il vero problema e' la sensibilita' del recettore degli androgeni
quello che volevo dire è che:
1. si parla spesso di questa sensibilità, ma la sensibilità non è proprio un concetto scientifico, ossia non è che uno ha dei ricettori più sensibili di altri,il recettore è uguale per tutti, è una sostanza che ha la stessa funzione per tutti e la stessa efficacia per tutti. le differenze sono sempre date dal NUMERO degli ormoni in gioco e dal NUMERO dei ricettori. In altri termini la spiegazione delle differenze individuali è data non dalla struttura formale delle relazioni biochimiche, ma dal numero delle sostanze che saturano quelle funzioni e relazioni. é un ragionamento per spiegare come mai, siamo fatti tutti allo stesso modo, per quanto rigarda la struttura, mentre le differenze sono nei numeri e quantità delle sostanze... non so se mi sono spiegato.
2. che poi l'alopecia non sia legata alla quantità del testo, ma sono alla quantità dei ricettori, o alla loro sensibilità, verrebbe confutato dagli studi sull'alfaestradiolo, che dice appunto che l'efficacia dell'estradiolo (fidiamoci di quello che riportano gli studi), è data dalla riduzione della QUANTITA di testo disponibile alla riduzione, non per il blocco dei ricettori. Lo stesso vale anche per fina che riduce sempre QUANTITA' di dht. ma anche i competitori come spiro e cipro diminuiscono QUANTITA di legami tra ricettori e dht
scusa il maiuscolo, ma non so come inserire la sottolineatura.