strategia anti-sides

lozio89

Utente
4 Gennaio 2010
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Non sono un medico nè studio medicina. Ho 22 anni e come tutti i membri di ieson, mi trovo a gestire un' aga che non so come evolverà, portandomi a considerare l'idea di essere un domani costretto a confrontarmi col dilemma finasteride. Perchè, diciamocela tutta, di un dilemma si tratta....
allo stato attuale si conosce la principale causa della calvizia androgenetica: la sensibilità dei follicoli al dht e si dispone di un farmaco che pur di preservare questi ultimi dal dht locale sacrifica il 70% del dht TOTALE con effetti indesiderati di cui ancora non si conoscono con esattezza percentuali nè persistenza.

Ciò detto, credo che, qualora dovessi assumere finasteride lo farei gradualmente: Partendo da dosaggi molto bassi 0,05 mg (il dosaggio minimo efficace), andrei in seguito lentamente aumentado la dose, fino ad arrivare a quella che sarebbe per me il giusto compromesso risultati-sides (spesso in forum stranieri ho letto la frase compromise). Stessa cosa qualora dovessi smettere o diminuire le dosi: lo farei gradatamente in modo da far abituare l'organismo ai cambiamenti. E cosa più importante mi farei seguire e monitorare da un andrologo-endocrinologo.
La mia è solo un'idea, nata dalle lettura delle parole di un andrologo (Consigliava di introdurre gradatamente la terapia) e dall' esperienza di chi ha avuto sides all'inizio(magari poi rientrati) o alla sospensione della cura, entrambi eventi repentini e dunque traumatici per gli equilibri ormonali.

Spero solo che questo post sia uno spunto di discussione per chi fosse interessato ed avesse voglia di esprimere un parere. Sono super curioso di capire se la mia sia solo una stupidaggine o ci sia anche un briciolo di verosimiglianza
[:)]
 

lozio89

Utente
4 Gennaio 2010
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Non sono un medico nè studio medicina. Ho 22 anni e come tutti i membri di ieson, mi trovo a gestire un' aga che non so come evolverà, portandomi a considerare l'idea di essere un domani costretto a confrontarmi col dilemma finasteride. Perchè, diciamocela tutta, di un dilemma si tratta....
allo stato attuale si conosce la principale causa della calvizia androgenetica: la sensibilità dei follicoli al dht e si dispone di un farmaco che pur di preservare questi ultimi dal dht locale sacrifica il 70% del dht TOTALE con effetti indesiderati di cui ancora non si conoscono con esattezza percentuali nè persistenza.

Ciò detto, credo che, qualora dovessi assumere finasteride lo farei gradualmente: Partendo da dosaggi molto bassi 0,05 mg (il dosaggio minimo efficace), andrei in seguito lentamente aumentado la dose, fino ad arrivare a quella che sarebbe per me il giusto compromesso risultati-sides (spesso in forum stranieri ho letto la frase compromise). Stessa cosa qualora dovessi smettere o diminuire le dosi: lo farei gradatamente in modo da far abituare l'organismo ai cambiamenti. E cosa più importante mi farei seguire e monitorare da un andrologo-endocrinologo.
La mia è solo un'idea, nata dalle lettura delle parole di un andrologo (Consigliava di introdurre gradatamente la terapia) e dall' esperienza di chi ha avuto sides all'inizio(magari poi rientrati) o alla sospensione della cura, entrambi eventi repentini e dunque traumatici per gli equilibri ormonali.

Spero solo che questo post sia uno spunto di discussione per chi fosse interessato ed avesse voglia di esprimere un parere. Sono super curioso di capire se la mia sia solo una stupidaggine o ci sia anche un briciolo di verosimiglianza
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lozio89

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4 Gennaio 2010
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Non sono un medico nè studio medicina. Ho 22 anni e come tutti i membri di ieson, mi trovo a gestire un' aga che non so come evolverà, portandomi a considerare l'idea di essere un domani costretto a confrontarmi col dilemma finasteride. Perchè, diciamocela tutta, di un dilemma si tratta....
allo stato attuale si conosce la principale causa della calvizia androgenetica: la sensibilità dei follicoli al dht e si dispone di un farmaco che pur di preservare questi ultimi dal dht locale sacrifica il 70% del dht TOTALE con effetti indesiderati di cui ancora non si conoscono con esattezza percentuali nè persistenza.

Ciò detto, credo che, qualora dovessi assumere finasteride lo farei gradualmente: Partendo da dosaggi molto bassi 0,05 mg (il dosaggio minimo efficace), andrei in seguito lentamente aumentado la dose, fino ad arrivare a quella che sarebbe per me il giusto compromesso risultati-sides (spesso in forum stranieri ho letto la frase compromise). Stessa cosa qualora dovessi smettere o diminuire le dosi: lo farei gradatamente in modo da far abituare l'organismo ai cambiamenti. E cosa più importante mi farei seguire e monitorare da un andrologo-endocrinologo.
La mia è solo un'idea, nata dalle lettura delle parole di un andrologo (Consigliava di introdurre gradatamente la terapia) e dall' esperienza di chi ha avuto sides all'inizio(magari poi rientrati) o alla sospensione della cura, entrambi eventi repentini e dunque traumatici per gli equilibri ormonali.

Spero solo che questo post sia uno spunto di discussione per chi fosse interessato ed avesse voglia di esprimere un parere. Sono super curioso di capire se la mia sia solo una stupidaggine o ci sia anche un briciolo di verosimiglianza
[:)]
 

roger rabbit

Utente
17 Marzo 2011
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415
Io ho la tua stessa età e la penso esattamente come te!

Ho iniziato meno di un mese fa prendendo metà propecia 0,5mg(non 0,05)
Al 6° mese oltre a riandare dal dermatologo farò una ecografia perchè ho già di mio i pettorali prounciati e uno spermiogramma!

Se dovrò interrompere per qualsiasi motivo lo farò gradatamente, e cioè prendendola per un mese un giorno si e uno no!!
VISTO CHE CI SONO UN SACCO DI PERSONE CHE ALLA SOSPENSIONE INIZIANO AD AVERE PROBLEMI!!!






 

erganzo87

Utente
15 Agosto 2007
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65
io invece ho iniziato cn 0.25. quando finiro la prossima confezione mi faro fare le pasticche galeniche