Salve.
Mi chiamo Bruno e ho 35 anni.
Una dozzina d'anni or sono ho fatto un trapianto per rinfoltire la zona frontale. Non ero stempiatissimo ma il disegno era chiaro; tra l'altro, già da alcuni anni avevo un certo diradamento nella zona centrale della testa. Per farla breve, sono state prelevate alcune isole dalla zona della nuca e trapiantate nella zona frontale.
E' la prima volta che ne parlo in qualche maniera, essendo che per me è sempre stato un grande problema toccare questo argomento.
Ho sempre avuto la sensazione che l'operazione non sia andata veramente bene, sia perché a distanza di anni i capelli in quella zona si stanno nuovamente diradando sia - soprattutto - perché nella zona ricevitrice sono rimasti come dei piccoli buchi in corrispondenza delle isole: praticamente, quando mi trovo sotto una certa illuminazione artificiale (ad es. in ufficio) si vedono queste piccole cicatrici sulla parte anteriore della testa.
Pertanto, gli amici o, più in generale, le persone che frequento di più (colleghi, etc.), nel tempo, si sono accorti di questa stranezza...con tutti i disagi del caso, per me.
Disagi in parte superati:
- dal barbiere dovevo pure andare, no?;
- ho comunque avuto alcune ragazze...non so se l'abbiano notato o meno, peraltro ho sempre cercato di evitare, e tuttora evito, certe esposizioni a luci artificiali che in controluce evidenziano il pasticcio.
In buona parte, però, tali disagi permangono. E me li sento addosso.
Ovviamente la cura post-trapianto prevedeva, tra l'altro, l'uso di una pomata che avrebbe cicatrizzato e poi eliminato ogni possibile traccia. Ma così non è andata.
Aggiungo che già dopo qualche tempo dall'essermi accorto del problemino, ho volutamente rimosso anche solo la possibilità di ri-affrontare la questione e prendere provvedimenti di qualsiasi tipo, chirurgici o medici o altri
(compreso fare causa al chirurgo, anche se non ho la minima idea se ve ne fossero gli estremi...ma di tali rogne all'epoca non avevo alcuna voglia di parlare con mio padre, l'unica persona a cui avevo confidato l'intenzione/necessità mia di provare il trapianto).
Psicologicamente volevo solo dimenticare e andare avanti.
Nel corso degli anni ho poi provato quasi tutte le alternative presenti su questo sito e su altri, spendendo un bel po' di soldi senza avere risultati (forse ho rallentato la caduta, forse...).
Mi sono molto documentato e ho fatto vari acquisti per 5-6 anni, sia perché non soddisfatto del risultato del trapianto in sé (come densità) sia per il problemino di cui sopra.
Dopo avervi tediato con la mia storia, vorrei chiedervi se esiste la possibilità di migliorare o risolvere il problemino applicando un qualche medicamento nella zona dove vi sono questi piccoli fossi.
O ormai è troppo tardi?
Vi chiedo scusa per essermi dilungato così tanto.
Bruno
Mi chiamo Bruno e ho 35 anni.
Una dozzina d'anni or sono ho fatto un trapianto per rinfoltire la zona frontale. Non ero stempiatissimo ma il disegno era chiaro; tra l'altro, già da alcuni anni avevo un certo diradamento nella zona centrale della testa. Per farla breve, sono state prelevate alcune isole dalla zona della nuca e trapiantate nella zona frontale.
E' la prima volta che ne parlo in qualche maniera, essendo che per me è sempre stato un grande problema toccare questo argomento.
Ho sempre avuto la sensazione che l'operazione non sia andata veramente bene, sia perché a distanza di anni i capelli in quella zona si stanno nuovamente diradando sia - soprattutto - perché nella zona ricevitrice sono rimasti come dei piccoli buchi in corrispondenza delle isole: praticamente, quando mi trovo sotto una certa illuminazione artificiale (ad es. in ufficio) si vedono queste piccole cicatrici sulla parte anteriore della testa.
Pertanto, gli amici o, più in generale, le persone che frequento di più (colleghi, etc.), nel tempo, si sono accorti di questa stranezza...con tutti i disagi del caso, per me.
Disagi in parte superati:
- dal barbiere dovevo pure andare, no?;
- ho comunque avuto alcune ragazze...non so se l'abbiano notato o meno, peraltro ho sempre cercato di evitare, e tuttora evito, certe esposizioni a luci artificiali che in controluce evidenziano il pasticcio.
In buona parte, però, tali disagi permangono. E me li sento addosso.
Ovviamente la cura post-trapianto prevedeva, tra l'altro, l'uso di una pomata che avrebbe cicatrizzato e poi eliminato ogni possibile traccia. Ma così non è andata.
Aggiungo che già dopo qualche tempo dall'essermi accorto del problemino, ho volutamente rimosso anche solo la possibilità di ri-affrontare la questione e prendere provvedimenti di qualsiasi tipo, chirurgici o medici o altri
(compreso fare causa al chirurgo, anche se non ho la minima idea se ve ne fossero gli estremi...ma di tali rogne all'epoca non avevo alcuna voglia di parlare con mio padre, l'unica persona a cui avevo confidato l'intenzione/necessità mia di provare il trapianto).
Psicologicamente volevo solo dimenticare e andare avanti.
Nel corso degli anni ho poi provato quasi tutte le alternative presenti su questo sito e su altri, spendendo un bel po' di soldi senza avere risultati (forse ho rallentato la caduta, forse...).
Mi sono molto documentato e ho fatto vari acquisti per 5-6 anni, sia perché non soddisfatto del risultato del trapianto in sé (come densità) sia per il problemino di cui sopra.
Dopo avervi tediato con la mia storia, vorrei chiedervi se esiste la possibilità di migliorare o risolvere il problemino applicando un qualche medicamento nella zona dove vi sono questi piccoli fossi.
O ormai è troppo tardi?
Vi chiedo scusa per essermi dilungato così tanto.
Bruno