Breve storia: 42 anni, donna, fertile, 2 figli, capelli chiari, sottili, diritti, poco voluminosi da sempre, nessun calvo fra i parenti, padre con capelli sottili, magari diradati ma presenti fino alla fine.
Un paio di mesi fa entro nel camerino di un grande magazzino per misurarmi dei vestiti e... sarà stata la luce impietosa puntata sulla testa, mi accorgo di vedere il cuoio capelluto, come non l'avevo mai visto.
Immediatamente comincio a notare una copiosa caduta, 100/150 a lavaggio. Ho sempre avuto i capelli grassi, peggiorando negli anni, perciò li lavo a giorni alterni, anche se con un solo sciampo. Anche mio marito si accorge dell'improvvisa caduta, dice di averla notata nella spazzola, anche lui è sicuro che sia una cosa recente.
Mi informo su internet e sono quasi convinta che sia un telogen effluvium.
Curiosamente ne soffre nello stesso periodo anche mio fratello, 6 anni più giovane, nell'imminenza di diventare papà per la prima volta, dopo anni di tentativi.
Lui è già stato da un dottore, all'IDI, abitiamo a Roma, che gli ha diagnosticato un telogen effluvium e prescritto un integratore chiamato cistidil, col quale risolve completamente nel giro di poco tempo.
Ormai è agosto, non faccio in tempo a fare una visita, compro anch'io il cistidil e parto per le vacanze.
Sabato scorso, però, al ritorno delle vacanze e sempre con questa copiosa caduta, vado anch'io all'IDI e una dottoressa (si chiama Gubinelli) appena mi vede diagnostica immediatamente un'alopecia androgenetica.
Sono confusa e spaventata, non ci credo...
Quindi la dottoressa mi propone il tricoscan (100 euro), per avere la certezza della diagnosi, altre analisi del sangue e una terapia composta da pantogar, 3 al giorno, e aloxidil lozione, da applicare due volte al giorno...
Vorrei sapere: è vero che il tricoscan dà certezza della diagnosi?
Un paio di mesi fa entro nel camerino di un grande magazzino per misurarmi dei vestiti e... sarà stata la luce impietosa puntata sulla testa, mi accorgo di vedere il cuoio capelluto, come non l'avevo mai visto.
Immediatamente comincio a notare una copiosa caduta, 100/150 a lavaggio. Ho sempre avuto i capelli grassi, peggiorando negli anni, perciò li lavo a giorni alterni, anche se con un solo sciampo. Anche mio marito si accorge dell'improvvisa caduta, dice di averla notata nella spazzola, anche lui è sicuro che sia una cosa recente.
Mi informo su internet e sono quasi convinta che sia un telogen effluvium.
Curiosamente ne soffre nello stesso periodo anche mio fratello, 6 anni più giovane, nell'imminenza di diventare papà per la prima volta, dopo anni di tentativi.
Lui è già stato da un dottore, all'IDI, abitiamo a Roma, che gli ha diagnosticato un telogen effluvium e prescritto un integratore chiamato cistidil, col quale risolve completamente nel giro di poco tempo.
Ormai è agosto, non faccio in tempo a fare una visita, compro anch'io il cistidil e parto per le vacanze.
Sabato scorso, però, al ritorno delle vacanze e sempre con questa copiosa caduta, vado anch'io all'IDI e una dottoressa (si chiama Gubinelli) appena mi vede diagnostica immediatamente un'alopecia androgenetica.
Sono confusa e spaventata, non ci credo...
Quindi la dottoressa mi propone il tricoscan (100 euro), per avere la certezza della diagnosi, altre analisi del sangue e una terapia composta da pantogar, 3 al giorno, e aloxidil lozione, da applicare due volte al giorno...
Vorrei sapere: è vero che il tricoscan dà certezza della diagnosi?