Yasmin è un nuovo contraccettivo orale a basso dosaggio, costituito da Drospirenone (3 mg) ed EtinilEstradiolo (0,030 mg), approvato nel 2001 dall'FDA.
Il Drosperidone è un analogo dello Spironolattone e a differenza degli altri progestinici per os attualmente disponibili, presenta effetti antimineralcorticoidi (che si traducono in una minore ritenzione di liquidi) ed antiandrogenici.
Dalla Schering arriva la pillola amica delle donne
Cinquant'anni fa la prima pillola sperimentata da Gregory Pincus segnò una svolta nella storia civile della donna. Oggi Yasmin, ultima nata in casa Shering, promette di eliminare anche gli effetti indesiderati dei tradizionali contraccettivi orali.
In fatto di contraccezione il 2003 potrebbe rivelarsi un anno decisivo: a cominciare dalla nuova pillola Yasmin, messa a punto nei laboratori della Schering, che promette di eliminare per sempre gli indesiderati effetti collaterali dei contraccettivi orali.
Insieme a nausea, cefalea e tensione mammaria, infatti, l'aumento di peso corporeo e la ritenzione idrica hanno spinto tante giovanissime ma anche donne adulte a sospendere l'assunzione della pillola e ricorrere ad altri metodi contraccettivi. Da quando cinquant'anni fa Gregory Pincus cominciava la sperimentazione della prima pillola, la ricerca ha fatto passi da gigante, riducendo a dosaggi minimi le quantità di estrogeno e progestinico (i due ormoni che compongono il farmaco), raggiungendo il massimo risultato nel 2001 con le cosiddette pillole piuma, che contenevano solo 15 microgrammi di di estrogeno. Un dosaggio tanto basso non assicurava però il controllo assoluto del ciclo, causando spesso fastidiose perdite inframestruali.
Con Yasmin, quindi, la ricerca volta pagina, aumentando leggermente il dosaggio minimo delle sostanze ormonali ed azzerando invece gli effetti collaterali indesiderati. La quota di estrogeni sale nuovamente a 30 microgrammi, ha spiegato la professoressa Franca Fruzzetti della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università di Pisa, migliorando quindi il controllo del ciclo, ma senza far aumentare la ritenzione idrica, anzi riducendola ancora. La possibilità di non abbassare troppo gli estrogeni consente anche un buon mantenimento della lubrificazione vaginale e della libido, favorendo una vita sessuale soddisfacente.
Tutto ciò è possibile ricorrendo ad un progestinico innovativo, il drospirenone, primo di una nuova famiglia, molto più simile al progesterone naturale (sarebbe l'ideale ma non può essere assunto per bocca a questi piccoli dosaggi). Il drospirenone sa opporsi agli effetti negativi degli estrogeni, portando addirittura in alcuni casi ad una riduzione di peso corporeo dopo due anni pari a 6-7 etti. Ma non è tutto qui. La sua somiglianza con il progesterone naturale, fa sì che abbia un effetto anti ansia e che eserciti un'azione antiandrogenica, riducendo eventuali tendenze all'acne e all'irsutismo ed al telogen defluvium.
Ma le novità riguardanti la contraccezione non si fermano qui. Per chi preferisse altre alternative rispetto alla pillola, sono in arrivo anellini vaginali che durano tre settimane, cerotti transdermici, iniezioni trimestrali ed impianti sottocutanei di lunga durata. Alcuni scienziati indiani stanno lavorando ad un contraccettivo derivato da piante del tabacco geneticamente modificate, per ottenere un anticorpo capace di neutralizzare l'ormone HCG che permette l'impianto dell'ovulo. L'effetto inibitorio durerebbe una settimana ed il contraccetivo agirebbe quindi anche come pillola del giorno dopo.
L'uso della pillola in Italia risulta triplicato negli ultimi quindici anni, ma la scelta della contraccezione orale coinvolge solo il 20 per cento della popolazione femminile, con punte molto basse al Sud. È raddoppiato anche l'uso di profilattici, ma sono ancora in molti coloro che preferiscono ricorrere al coito interrotto (fallisce nel 20 per cento dei casi).
I ginecologi consigliano di essere costanti nell'assunzione della pillola, senza prevedere inutili pause, che soprattutto nelle giovanissime favoriscono solo disturbi ed intolleranza. La pillola è un farmaco e va prescritta da un medico, ma gli studi più recenti confermano che non comporta rischi di tumore al seno o all'utero, nè problemi cardiovascolari (esistenti solo con le primissime pillole uscite sul mercato).