Soluzione definitiva

Enrico990

Utente
30 Gennaio 2020
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Reggio Emilia
Parto con un un esempio
Il ragazzo A, ha una stempiatura, prova a curarsi e ferma leggermente la perdita, ma dopo qualche anno decide di intervenire con un trapianto in tutta la zona frontale per risolvere parzialmente il problema. Continua con le cure e per qualche anno il tutto rimane perfetto. Successivamente il ragazzo A inizia a perdere i capelli nella zona posteriore (la zona non trapiantata),vorrebbe fare un altro trapianto ma la sua area donatrice non gli permetterebbe di coprire tutta la zona diradata pertanto sarebbe inutile. Il Ragazzo A decide infine di coprire la parte posteriore con una protesi. Quindi in questo caso si troverebbe con davanti il trapianto e dietro una protesi.

Può essere considerata una soluzione definitiva se i capelli trapiantati non cadono?

A mio modo di vedere è la soluzione migliore per chi perde inesorabilmente tutti i capelli nonostante le cure.
Tra l'altro secondo me il risultato deve essere ottimo in termini di naturalezza, siccome appunto nel frontale, che è di gran lunga la parte dove si nota di più una protesi, c'è il trapianto. In questo modo, tra le altre cose, non servirà spendere chissà che cosa per chissà quale protesi e stare fare ritocchini giornalieri, in quanto si può utilizzare una protesi fissa (di lunga durata) la quale pecca nella naturalezza del front, che appunto in questo caso non servirebbe.
Non so se questa questione è già stata dibattuta ma personalmente non ho trovato nulla..
Concludo ribadendo la domanda, per voi può essere un buon compromesso e una soluzione "definitiva"?

Vi lascio anche un video

Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere
 

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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che sarebbe la protesi fissa? se la qualità è bassa si vedrà pure se è dietro al frontale.
 

Enrico990

Utente
30 Gennaio 2020
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Reggio Emilia
Scusa Artiglio hai ragione a fare questa domanda, l'ho chiamata in un modo un po' stupido. Da quello che ho capito nel mondo delle protesi più la base (il materiale a cui si annodano i capelli) sarà sottile, più il risultato sarà naturale (sempre in termini di frontline), ma meno durerà in termini di attecchimento. Esistono anche protesi con base più spessa che una volta messe durano più tempo attaccate alla testa, quindi la manutenzione è minore, la tenuta è maggiore, l'unico problema è che i portatori di questi sistemi sono costretti a farsi la classica "frangetta" o comunque i capelli portati in avanti, in quanto la linea frontale è evidente e sgamabile, non so se mi spiego, ma resta il fatto che a parte l'attaccatura il risultato è naturale. È chiaro però che questo problema non esiste nel caso di cui parlavo, in quanto nel front ci sono i capelli trapiantati, quindi si può benissimo optare per una protesi che non ci faccia impazzire ogni 5 giorni.
È anche vero che più la base sarà spessa meno la cute traspirerà, ma sul mercato ci sono diverse soluzioni e si potrebbe quindi scegliere. Questa scelta sarebbe appunto fatta tra quello che è per noi il giusto rapporto tra durata e traspirazione, diversamente da chi porta la protesi e basta che deve scegliere in base anche alla naturalezza che la protesi gli dà nel frontale, e il che non è affatto un dettaglio da poco.
 
3 Aprile 2003
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Bella discussione
Questa soluzione è certamente valida.
Più volte proposta nel corso del congressi ed applicata da molti anni.
Combina un trapianto poco impegnativo ed una protesi.
Vorrei aggiungere a questa discussione tre aspetti i MOTIVI PER SCEGLIERLA, i COSTI EMERGENTI ed una breve nota circa le ALTERNATIVE.
Il motivo principale per sceglierla è:
  1. il desiderio di una copertura folta non raggiungibile a causa dei limiti della propria donor.
  2. Un linea di attaccatura molto giovanile
I costi
Le protesi sono oggi molto belle. Una parte della loro bellezza si collega anche ad una maggiore fragilità che ovviamente è anche lo specchio della cura che ogni cliente ha per il prodotto. Un costo medio annuale è compreso tra i 1000 ed i 3000 euro in base al grado di autonomia di ciascuno e chiaramente va messo in conto per moltissimi anni. Gli appuntamenti con il Protesista che spesso diventa un amico, il proprio parrucchiere, un buon confidente ecc. sono circa una volta al mese. I pazienti conservano molti capelli per rinfoltire il frontale se dovesse servire.

Le alternative
Avere obiettivi meno ambiziosi. Per donor poco folte è possibile scegliere aree di trapianto più contenute ed utilizzare la barba per aumentare la capacità di copertura.

Il suggerimento
Invito a scegliere questa tecnica solo dopo aver portato la protesi per un minimo di un anno, meglio anche di più. Non c'è nulla di peggio che scoprire che la protesi la si sopporta mal volentieri e si costretti a toglierla scoprendo che il trapianto disegna un boomerang poco naturale.
Per essere chiari credo che spesso non sia una soluzione idonea per un ragazzo sotto i 30 salvo poche eccezioni per due motivi.
  1. Impedisce le terapie topiche, accelera la perdita dei capelli esistenti.
  2. E' difficile fare scelte per la vita a quell'età.
Complimenti ad Enrico per il video e la spiegazione professionale e garbata.
 
Ultima modifica:

Enrico990

Utente
30 Gennaio 2020
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Reggio Emilia
Dottore grazie mille per la risposta, condivido quello che ha detto. Questa può essere anche considerata la soluzione definitiva per chi vuole "tutto e subito" e smettere di pensare alla perdita dei capelli, con un ottimo compromesso (nel caso del ragazzo del video 6 mesi). E soprattutto per molti è un'ultima spiaggia per mantenere la propria immagine, io stesso non sopporterei mai di avere l'attaccatura di una protesi (che rischia di staccarsi e che il più delle volte risulta evidente), piuttosto preferirei rasarmi, questo compromesso invece garantisce un ottimo risultato ed è alla portata di tutti praticamente. Tra l'altro in questo caso si potrebbero abbandonare le cure. Ha sicuramente ragione quando dice che è difficile prendere decisioni per la vita, tuttavia credo che chi faccia questa decisione abbia ben pochi capelli da salvare.
 

Enrico990

Utente
30 Gennaio 2020
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Reggio Emilia
Dottore cambiando discorso volevo approfittarne per porle una domanda dal momento che ho visto che in altri post lei si presta a molto a fare riflessioni di questo genere.
Lei come molti altri suoi colleghi, preferisce intervenire solo su casi di calvizie stabile, quindi preferibilmente dai 25 (?) in su. Ora, per quanto sia assolutamente giusto farlo perché il risultato duri nel tempo, quello che mi sono sempre chiesto è perché aspettare l'arrivo di un'età in cui il problema sostanzialmente conta meno? Non dico che a 30 anni non ci si stia male, però perché farsi dai 20 ai 30 da stempiato, poi diventare un "capellone" a 30 anni? Personalmente a 30 anni vorrei essere sposato e con dei figli, e il problema conterrebbe molto meno, senza contare che a trent'anni tantissimo uomini soffrono di calvizia. A 20 anni invece ci si sente diversi, si va ancora a ballare, hanno praticamente tutti tanti capelli, le donne dai 25 in giù non ti guardano nemmeno, o almeno per la maggior parte. Io credo che sia molto meglio avere i capelli dai 18 ai 30 e poi rasarsi a vita, che non averli o comunque averne pochi in gioventù, per poi averli tutti per il resto della vita.
In sintesi: perché non intervenire su un paziente paziente giovane sia chirurgicamente sulle aree più colpite, sia farmacologicamente per mantenere il resto, in modo da permettergli di tirare a avanti più possibile? So perfettamente che le cure specialmente in giovane età posso offrire grandi risultati anche in termini di recupero, ma mi riferisco a quei casi in cui si ha un stempiatura evidente e le cure offrono solo mantenimento, oppure a chi non vuole assumere finasteride, curandosi magari con serenoa ad alta titolazione, minoxidil e antiadrogeni, e magari basse percentuali di finasteride topica che il più delle volte offrono un buon mantenimento e un miglioramento della qualità del capello ma non ricrescita.
Mi chiedevo perché non provare a combinare le due cose per mantenere il più possibile i capelli in giovane età? Mi direte perché l'aga è imprevedibile quando si è giovani, ma perché non valutare caso per caso? Non è escluso che un soggetto anche se ha 20 anni possa mantenere tutto con le cure anche per molto tempo e intervenire laddove non c'è ricrescita con la chirurgia, più che farlo a 30 anni quando il problema viene a contare meno, almeno personalmente. Senza poi contare che se sia ha un frontale trapiantato e i capelli dietro cadono si può ricorrere alla soluzione di cui sopra.
Grazie mille
 
3 Aprile 2003
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Caro Enrico

Ogni soluzione ha i suoi pro e contro. Tutto dipende dal percorso che il paziente fa e dalla serenità con cui sceglie la soluzione che ritiene più adatta per lui.

E’ logico pertanto che le opzioni gli vadano presentate in modo onesto. Nessuno di noi sarà indipendente dalle proprie preferenze ma io rifuggo da qualsiasi assolutismo del tipo:
  1. SOLO IL TRAPIANTO
  2. SOLO LA TERAPIA
  3. SOLO LA TRICO
  4. SOLO LA PROTESI.
Sono certo che esistono dei percorsi ragionevoli che tutelino il paziente da decisioni affrettate.

Tu sei molto chiaro nelle spiegazioni ma chi lavora nel tuo settore paga ancora l’irruenza con cui il “Vecchio Cesare” proponeva l’impianto protesico. (Ricordo che oggi quella azienda conserva il nome ma ha un’altra proprietà e secondo me tutt’altro stie)

Non voglio quindi tirare l’acqua a nessun mulino ma a 20 anni la terapia è una soluzione semplice, senza i rischi evolutivi di un trapianto e senza la paura che le integrazioni (microfibre o protesi) siano sgamate.

Nelle stempiature evidenti, che tante volte ho operato, terapia e chirurgia si possono combinare come tu dici ma con una ragionevole sequenza temporale. La soluzione mista trapianto e protesi credo che nei giovani sia da valutare ma con grande prudenza e adottata in casi molto selezionati

Infine, condivido il tuo ardore coniugale, io a 30 anni ero già sposato da 4 anni ed avevo 2 figli, ma oggi gli uomini italiani si sposano in media a 37 anni.:)
 
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Enrico990

Utente
30 Gennaio 2020
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Reggio Emilia
Grazie dottore della risposta.

"Tu sei molto chiaro nelle spiegazioni ma chi lavora nel tuo settore paga ancora l’irruenza con cui il “Vecchio Cesare” proponeva l’impianto protesico"

Non so cosa intendesse dire ma io non lavoro in nessun settore, a dir la verità non lavoro neanche, studio!
 
3 Aprile 2003
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Credevo che il video postato fosse tuo.
Non essendo così quando mi riferisco al "Vecchio Cesare" faccio riferimento agli approcci dell'uomo che fondò i suoi centri capendo che la più grande paura di un portatore di parrucchino era quella di "PERDERLO IN PUBBLICO".
La sua semplice soluzione era quella di una colla molto aggressiva. Il suo stile irruento portò ad uno stile di vendita molto aggressivo (la nuova azienda che ha rilevato l'attività ha cambiato tutto)
Questa paura è molto ben descritta nel libro OPEN di Andrè Agassi che attribuisce al parrucchino mal fissato la sua sconfitta nella Finale del Roland Garros vinta poi da Andreas Gomez.
 

artiglio5825

Utente
22 Luglio 2010
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diciamo che quando entravi in un centro del giovane pompeo tutto sapevi tranne quello che ti avrebbero applicato, cosa che rimaneva una idea meravigliosa ma molto astratta.
 

Enrico990

Utente
30 Gennaio 2020
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Reggio Emilia
Credevo che il video postato fosse tuo.
Non essendo così quando mi riferisco al "Vecchio Cesare" faccio riferimento agli approcci dell'uomo che fondò i suoi centri capendo che la più grande paura di un portatore di parrucchino era quella di "PERDERLO IN PUBBLICO".
La sua semplice soluzione era quella di una colla molto aggressiva. Il suo stile irruento portò ad uno stile di vendita molto aggressivo (la nuova azienda che ha rilevato l'attività ha cambiato tutto)
Questa paura è molto ben descritta nel libro OPEN di Andrè Agassi che attribuisce al parrucchino mal fissato la sua sconfitta nella Finale del Roland Garros vinta poi da Andreas Gomez.

No no è un video che ho trovato in rete, ho voluto riportarlo solo perché non si parlava di questa soluzione