SIAMO DEI NARCISISTI?

zooey

Utente
11 Luglio 2006
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Be'... se è un segno di debolezza vuol dire che esistono altre preoccupazioni che non conosciamo che, al contrario, ci permettono di elevarci ad uno stadio più alto.
C'è una differenza netta tra le preoccupazioni per i forti e le preoccupazioni per i deboli? Anche se ipotizziamo infiniti gradi, fino ad individuare l'infima e la più elevata delle preoccupazioni, quali sono questo minimo e questo massimo e quali parametri usiamo per dire che una è segno di debolezza più di un'altra?

Giustamente Miki ricordava, in un'altra discussione, che ci sono adolescenti che si siucidano per una bocciatura. Io aggiungo che ci sono persone che superano sofferenze e dolori con una serenità invidiabile. Quale preoccupazione è, per queste ultime, un segno di debolezza? E per un ragazzino che si ammazza perché è stato bocciato?
In una sua canzone Carmen Consoli descrive una signora di sessant'anni, ribattezzata Contessa Miseria (come la vecchia imbellettata di Pirandello), la cui unica preoccupazione è quella di non invecchiare, spingendosi al punto di apparire ridicola agli occhi degli altri. Non la trovo più biasimabile di noi che teniamo così tanto ai nostri capelli.

Non possiamo eliminare totalmente le preoccupazioni. Risolto un problema ce ne sarà sempre un altro che prima non riuscivamo a vedere.
Il vero segno di debolezza, o di forza, non è nell'oggetto delle nostre preoccupazioni, ma nel modo in cui agiamo di fronte ad esse, se impariamo e maturiamo con l'esperienza.
 

miki

Utente
19 Ottobre 2005
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Non e' importante quello che ci colpisce, ma come ci colpisce.

E' difficile stabilire secondo me la natura della debolezza.

Difficile stabilire se' si e' deboli per indole o perche' gli eventi ci hanno resi deboli.

Per quanto riguarda i capelli, a prescindere dal loro significato estetico, la cosa che ritengo imbarazzante non e' il fatto che perderli faccia sembrare piu' o meno belli, perche'se un viso e' bello lo e' con o senza capelli, ma il fatto che da' una sensazione di nudita'.
 

tempions

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15 Maggio 2003
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Io sono un narcisista . Contento di esserlo. Ormai è una cosa radicata in me , una malattia della psiche!
 

ivobernardini

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20 Agosto 2006
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Citazione:Messaggio inserito da bnmvcfg
Il fatto che ci preoccupiamo dei capelli e un segno di debolezza???
[ov]


Guarda ti dirò. Se io ripenso al periodo di 7-8 mesi passato alla CR a fare lo scolla-ed-incolla del copertone, se analizzo le persone che stavano la'... di tipi normali ne ho visti davvero pochi. Mi colpiva molto l'incapacità di comunicare, la fragilità, la grande insicurezza: fino a personaggi con tratti caratteriali molto evidenti. Del resto me l'ha proprio confermato un barbiere della mia città che per molti anni (dal 1975 al 2001) nel suo studio metteva dei parrucchini. Beh lui mi ha detto che tutti i suoi clienti erano dei complessati, persone molto particolari, diversi dagli altri. Del resto questi bizzarri ex colleghi di sventura li vedete spesso soli, davanti alle vetrine, che si controllano il loro puffo in putrefazione che hanno sul cranio. E' la dura realtà ma è cosi'.
 

zooey

Utente
11 Luglio 2006
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Citazione:Messaggio inserito da dondon
ma se siete tutti gerundi di ora.per piacere...


Che vuol dire?
 

sal77

Utente
14 Agosto 2006
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è inutile negarlo nella società odierna siamo tutti narcisiti(o quasi)in quanto l'unico messaggio che passa è quello della bellezza e dei soldi.
anche se non craedo assolutamente di essere una persona superficiale sono anch'io narcisista.
 

haga

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7 Maggio 2003
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ca**o però è vero, se mi fermo un attimo a pensare, la bellezza fisica è l'obiettivo dell'85% delle persone anche se non tutti lo ammetteranno, e sembre la bellezza è una qualità che sempre più spesso aiuta ovunque!
é triste ammetterlo ma è così.....
 

gabriele79

Utente
8 Settembre 2006
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E' normale, e non è un prodotto della cultura moderna, come tante volte si impreca. E' quasi comico sentire discorsi come quelli, detti da chi, per di più, neanche sa come stessero le cose nelle società passate.

Semplicemente, un essere umano, in quanto essere senziente, cercherà di essere il più attraente possibile, sfruttando la sua intelligenza, per soddisfare una necessità meramente genetica ed inconscia, ossia quella di riprodursi il più ampiamente possibile, e magari col maggior numero di individui diversi possibile.

So che a molti ben pensanti questo non va giù, ma quando si fa l'amore, in Qualsiasi circostanza, anche se consciamente lo facciamo per provare piacere, quello è solo un effetto secondario, dovuto al fatto che chi provava piacere, e chi provava un piacere sempre più intenso, durante gli amplessi, si riproduceva in numero sempre maggiore rispetto a chi non lo faceva, o lo faceva poco perché non provava lo stesso gusto.
Questo ci insegna qualcosa di importante. Noi non vogliamo essere belli per il narcisismo, o perché vogliamo assomigliare a questo o a quello; discorsi di questo genere sono sottoprodotti secondari della motivazione fondamentale, la quale è: volersi riprodurre il più possibile.
Ed è ovvio, che chi viene considerato sessualmente attraente e desiderabile, si accoppia e si riproduce di più.
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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...Non ci separa l’immenso mare, nè un lungo cammino, nè i monti, nè città chiuse da mura: solo poca acqua ci tiene disgiunti, e tanto piccola è la distanza che ci potremmo toccare. Ardo d’amore e gli tendo le braccia, gli sorrido e lui mi sorride, gli parlo e mi parla, ma non sento quello che dice...

Non è necessario dire che il Mito di Narciso risale all’antica Grecia, essendo da noi conosciuto, in specie,attraverso le “Metamorfosi” di Ovidio e gli scritti di Freud.

Nel mondo moderno, il mito di Narciso sembra più vivo che mai. L’amore verso l’altro sembra condannato a perire perché c’indebolisce; mentre l’amore verso noi stessi si presenta come l’unico modo di sopravvivere alle vicissitudini mondane. La solidarietà viene dimenticata in nome della selezione naturale che trasforma fratelli in rivali. Siamo ormai uomini singoli, estranei alla coscienza colletiva.Non siamo piú umani;ma, soltanto individui persi nella nostra individualità. Nel mondo in cui solo i più forti possono sopravvivere, l’effimera bellezza esteriore di Narciso non durerebbe, forse, un giorno;eppure, paradossalmente, il suo mito egocentrico,insensibile, omesso ed incoscio potrebbe servire come sottofondo all’uomo post-Darwin:noi, i sopravvissuti.

Sarebbe tanto difficile all’uomo moderno capire che il senso dell’esistenza è conoscere sé stesso per poter capire l’altro? Sarebbe tanto difficile capire che forse, il messaggio della leggenda non si prendesse al giudizio della superficialità di Narciso;ma, alla Metamoforse che questo subisce qdo ri-conosce a sé stesso? Possiamo imparare col mito e invece, di lasciarci trascinare dall’ammirazione cieca verso quel che siamo; cominciare a guardare che esiste um mondo che va al di là dal riflesso che ci da lo specchio.
Buona domenica!!!



 

gabriele79

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8 Settembre 2006
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Sarebbe possibile che l'uomo divenga buono, filosoficamente buono come lo hanno affrescato taluni utopici?
No, per il semplice fatto che l'uomo è quello che è.
 

brianmay

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6 Giugno 2006
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sono narcisista....psicopatico evoluto...ominide impreciso....australopiteco arciere...e quando meno me lo aspetto scopro ke lo spekkio nn serve solo per guardarsi...
 

sal77

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14 Agosto 2006
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penso che ti sbagli di grosso gabriele.
è assolutamente un prodotto della cultura moderna ed è praticamente dimostrato she l'uomo attuale si curi esteticamente a livello di una donna se non di più, cosa che non succedeva 50 anni fa, per convincertene fatti un giro in centri di bellezza e profumerie.
il discorso che fai della riproduzione francamente non capisco cosa centri.
una persona narcisa(vedi la storia dell'omonima persona)lo è senza secondi fini, per
esempio piacere di più alle ragazze o altro ma solo per il gusto di guardarsi allo specchio e piacersi.
questa è una persona narcisa.