scusate: pazzi si nasce o si diventa?

castanochiaro

Utente
25 Maggio 2006
1,707
0
615
E' da un po che me lo domando. secondo voi la pazzia nasce da modificazioni all'interno del cervello presenti dalla nascita oppure da modificazioni neurologiche o biochimiche del cervello dovute alle avversità che si incontrano nel corso della vita? sto facendo sempre piu' caso agli atteggiamenti strani di persone che conosco o del tutto estranee, che talvolta hanno attegiamenti al limite della follia, benchè questo termine mi sia difficile da definire. oggi ad esempio mentre ritornavo a casa si era formata una coda di traffico, un ragazzo ha aperto di scatto lo sportello, è uscito ed ha iniziato a urlare come un pazzo all'indirizzo di quello che in testa alla fila di macchine stava facendo scendere una signora paralitica. aveva gli occhi di fuori e uno sguardo allucinato.

non so se 'pazzia' e 'follia' sono la stessa cosa o facce della stessa medaglia fatto stà che accade sempre piu' spesso di vedere madri massacrare i figli, padri ammazzare mogli e familiari e poi farla finita, persone spesso all'apparenza normali per quanto normali sia un termine indefinito, a cui evidentemente scatta qualche meccanismo occulto che porta a questi gesti.

qualcuno potrebbe piu' semplicemente obiettare che non si tratta di pazzia ma di forti esaurimenti nervosi. allora in teoria è ancor piu' preoccupante visto che questa è una società di esauriti dove quasi tutti sono dei potenziali mostri, assassini?

 

castanochiaro

Utente
25 Maggio 2006
1,707
0
615
E' da un po che me lo domando. secondo voi la pazzia nasce da modificazioni all'interno del cervello presenti dalla nascita oppure da modificazioni neurologiche o biochimiche del cervello dovute alle avversità che si incontrano nel corso della vita? sto facendo sempre piu' caso agli atteggiamenti strani di persone che conosco o del tutto estranee, che talvolta hanno attegiamenti al limite della follia, benchè questo termine mi sia difficile da definire. oggi ad esempio mentre ritornavo a casa si era formata una coda di traffico, un ragazzo ha aperto di scatto lo sportello, è uscito ed ha iniziato a urlare come un pazzo all'indirizzo di quello che in testa alla fila di macchine stava facendo scendere una signora paralitica. aveva gli occhi di fuori e uno sguardo allucinato.

non so se 'pazzia' e 'follia' sono la stessa cosa o facce della stessa medaglia fatto stà che accade sempre piu' spesso di vedere madri massacrare i figli, padri ammazzare mogli e familiari e poi farla finita, persone spesso all'apparenza normali per quanto normali sia un termine indefinito, a cui evidentemente scatta qualche meccanismo occulto che porta a questi gesti.

qualcuno potrebbe piu' semplicemente obiettare che non si tratta di pazzia ma di forti esaurimenti nervosi. allora in teoria è ancor piu' preoccupante visto che questa è una società di esauriti dove quasi tutti sono dei potenziali mostri, assassini?

 

castanochiaro

Utente
25 Maggio 2006
1,707
0
615
E' da un po che me lo domando. secondo voi la pazzia nasce da modificazioni all'interno del cervello presenti dalla nascita oppure da modificazioni neurologiche o biochimiche del cervello dovute alle avversità che si incontrano nel corso della vita? sto facendo sempre piu' caso agli atteggiamenti strani di persone che conosco o del tutto estranee, che talvolta hanno attegiamenti al limite della follia, benchè questo termine mi sia difficile da definire. oggi ad esempio mentre ritornavo a casa si era formata una coda di traffico, un ragazzo ha aperto di scatto lo sportello, è uscito ed ha iniziato a urlare come un pazzo all'indirizzo di quello che in testa alla fila di macchine stava facendo scendere una signora paralitica. aveva gli occhi di fuori e uno sguardo allucinato.

non so se 'pazzia' e 'follia' sono la stessa cosa o facce della stessa medaglia fatto stà che accade sempre piu' spesso di vedere madri massacrare i figli, padri ammazzare mogli e familiari e poi farla finita, persone spesso all'apparenza normali per quanto normali sia un termine indefinito, a cui evidentemente scatta qualche meccanismo occulto che porta a questi gesti.

qualcuno potrebbe piu' semplicemente obiettare che non si tratta di pazzia ma di forti esaurimenti nervosi. allora in teoria è ancor piu' preoccupante visto che questa è una società di esauriti dove quasi tutti sono dei potenziali mostri, assassini?

 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
2,520
1
615
Dipende...
comunque molta pazzia è portata da squlibri fisici, che in seguito diventano psichichi, che dopo portano a problemi di questo tipo!
Ad ogni modo secondo me un quarto della popolazione italiana è un potenziale assassino o suicida, non so com'erano le cose dieci anni fà, ma a me sembra sia così ora...
io stesso a volte sono stato in situazioni limite, che gli inglesi definiscono come berserk in cui ero fuori di me, non ragionavo, e non guardavo in faccia a nessuno, mi è accaduto perchè...boh...non so spiegarlo ma ho perso completamente il controllo...
una volta per esempio ho sfidato 6 ragazzi della mia classe contemporaneamente che mi stavano infastidendo parecchio arrivando all'istante alle mani, un'altra volta mi sono trovato senza motivo in mezzo a una rissa solo contro 4 idioti tutti con i caschi e in quel momento se avessi avuto una pistola sicuramente mi sarei divertito a sparargli addosso come dei criminali...se non è follia questa[:D](poi li ho rintracciati ovviamente, ma questa è un'altra storia)
 

castanochiaro

Utente
25 Maggio 2006
1,707
0
615
Cloud hai fatto delle considerazioni molto interessanti ma uno dei motivi per i quali ho lasciato la facoltò di psicologia è stato perchè la psicologia si ripropone come analisi e non come soluzione. sembrerà superficiale ma io sono tra quelle persone che vedono nella follia non tanto lo sfogo di tutte queste rielaborazioni mentali nate da 'imprinting' in età infantile, adolescenziale ecc. bensi' come esplosione della propria rabbia dovuta alla propria insoddisfazione.

prendiamo il tipo nell'auto che da in escandescenze, prendiamo il padre che ammazza la moglie e poi si suicida, prendiamo la madre che ammazza il figlio. non so costoro quali esperienze abbiano vissuto da piccoli, ma sta di certo che al 99% sono delle persone profondamente deluse dalla vita, fallite, profondamente infelici, al limite dell'esaurimento nervoso.

in sintesi io sono convinto che le molle che portano a certi gesti e comportamenti sono molto piu' dovute a cio' che siamo rispetto a cio' che siamo stati.

faccio un esempio: ho 36 anni, sono grasso, perdo i capelli, sono disoccupato, ho una moglie rompiballe, vivo in periferia, ho due figli da crescere e mi manca tutto cio' di cui avrei bisogno, vivo cioè in una condizione drammatica senza vie d'uscita messo sotto stress dalla mattina alla sera e mi accorgo di non corrispondere a nessun canone che la società impone. al contrario pero' costui è nato e vissuto in una famiglia casareccia, amato dai genitori seppur in un contesto di vita modesto.

altro esempio: ho 36 anni, sono piacente, sono realizzato nel mio, ho un bel fisico, piaccio alle donne, le mie giornate sono piene e rilassate, sono single e gestisco la mia vita con un buon margine economico per concedermi cio' che desidero, abito al centro, ho una buona cultura, assomiglio cioè abbastanza agli stereotipi della cultura moderna, non ho debiti, non ho preoccupazioni particolari e vivo la mia vita in modo sereno. al contrario ho vissuto un'adolescenza difficile con una separazione dei miei genitori.

tra i casi 1 e 2 chi credi che sia piu' il soggetto ideale per compiere una follia? quello che ha avuto un'infanzia difficile ma una vita adulta appagante o quello che ha vissuto un'infanzia felice ed ha un presente e un futuro di merdà?

vorrei un tuo parere e quello degli altri lettori.

 

pl@stiko

Utente
8 Maggio 2003
1,076
0
415
ah credo nè più nè meno di esser cojoni,se ci sei ci sei non ci diventi (scherzo eh)....comunque un pazzo ha dissociazione pura e non mantiene periodi di costante lucidità,un folle si,alterna dissociazione a periodi di alterna lucidità,entrambe hanno componenti biologiche e/o ambientali.
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
2,492
2
615
Castano, questa è una discussione interessante, che merita la giusa attenzione. Sai quante volte ho pensato anche io a questo tipo di problema. Vedo spesso persone senza senno, perse in atteggiamente al di fuori del normale o di ciò che può definirsi normale.
Persino la pazzia presenta una definizione complessa e quasi irranggiungibile. Una cosa sono i pazzi come quelli che saltano fuori dalla propria macchina e iniziano a urlare, un'altra quelli che sono propriamente malati (quindi hanno un problema più vistoso) nel qual caso vanno a finire nei manicomi.
La pazzia di cui parli tu, castano, è quella che a me fa più paura perchè è celata nei comuni sguardi di persone comuni, impossibile da scovare se non quando esplode, quasi sempre senza preavviso.
Su questo argomento la penso esattamente come te. Ormai la pazzia è frutto di un'insoddisfazione di fondo, di insicurezza, di difficoltà a sentirsi come gli altri ci vorrebbero. E' un male della nosra società, il frutto di un mondo nauseato di vizi crescenti, in cui si ha tanto ed è come se non si avesse niente, un mondo pieno di insoddisfazione.
Per ripondere alla tua domanda, credo che chi abbia una formazione familiare migliore si avvantaggiato, mentre chi vive bene e ha avuto problemi di infanzia, rischia di non avere la giusta maturità o sicurezza per gestire la felicità che si ritrova.
Cmq è un discorso molto relativo. Certo è che l'uomo sta calpestando il dono della vita, nutrendo un odio profondo per quello che vede e per quello che è; chi perde il controllo in maniera estrema mostra la vera natura, mostra i danni di questa società, diventa vittima di se stesso, di una rabbia profonda e sconvolgente.
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
2,520
1
615
Castano senza dubbio se il tipo grasso ha una moglie che lo ama e che ama e ama i suoi figli sta bene anke calvo e disoccupato, se il tipo si sa godere la vita(e non servono i soldi per godersela - vedi Homer simpson) ha meno probabilità di impazzire e ammazzare qualcuno o se stesso rispetto a quello che vive solo in una situazione che ad alcuni potrebbe sembrare insopportabile...
di solito la solitudine non è una bella cosa...
 

castanochiaro

Utente
25 Maggio 2006
1,707
0
615
Citazione:exterior
Certo è che l'uomo sta calpestando il dono della vita, nutrendo un odio profondo per quello che vede e per quello che è; chi perde il controllo in maniera estrema mostra la vera natura, mostra i danni di questa società, diventa vittima di se stesso, di una rabbia profonda e sconvolgente.

parole verissime, hai interpretato cio' che penso anch'io davanti a certe situazioni che vedo quotidianamente.

Citazione:Akiraaa
ha meno probabilità di impazzire e ammazzare qualcuno o se stesso rispetto a quello che vive solo in una situazione che ad alcuni potrebbe sembrare insopportabile...
di solito la solitudine non è una bella cosa...

hai ragione ma una persona che vive una condizione socioeconomica difficile avrà sempre mille pressioni e pochi casi hanno la fortuna di avere un equilibrio familiare. fai un giro nei casermoni popolari di periferia dove urlano dalla mattina alla sera e lo stress è sempre ai limiti.

Cloud, l'autostima si costruisce negli anni sicuramente ma non so quanto essa sia inn relazione alla propria educazione/formazione/crescita. secondo me l'autostima è in relazione a quei fattori che per noi sono importanti da raggiungere e in buona parte sono legati al fattore economico, quando hai i soldi vivi tranquillo al dilà dell'aspetto fisico o della realizzazione professionale. difficilmente ho conosciuto ricchi insicuri credimi. al contrario c'è tanta gente che ha raggiunto dei traguardi ma non hanno dalla vita le gratificazioni che si aspettavano. per me l'autostima è sentire di averci azzeccato nella vita e sentire di poter vivere come si desidera. questo è un discorso molto materiale lo so e se mi chiedessero se ho autostima da questo punto di vista la risposta sarebbe NO.

l'unica cosa sulla quale sono d'accordo della psicologia è che la seesualità giochi un fattore determinante nella formazione di ognuno. i traumi sessuali si riflettono moltissimo in età adulta, tuttavia ho abbandonato gli studi di psicologia perchè ho maturato la convinzione che serve a poco, molto spesso ad incasinare molto di piu' le idee. l'unico aspetto positivo della psicoterapia è titar fuori i propri segreti ma purtroppo non tutti sanno farlo.

ho un caro amico che fino a due anni fa era una persona simpatica e solare, anche un bell'uomo. da quando si è sposato è cambiato completamente. è diventato da calmo e rilassato 'un pazzo'. l'ho visto reagire a una cena in modo assurdo, urlando e andando via per una fesseria colossale e quando si perde il controllo per una fesseria vuol dire che dentro c'è un abisso di problemi non gestibili.

da circa 6 mesi non esce piu' e sta in cura (psicoterapia e farmaci) ed è diventato un vegetale. non mi ha detto nulla ne io gliel'ho chiesto, mi è' stato riferito da altri. se lo vedi fa impressione, ha due occhi impressionanti, mezzo assonnato, al lavoro fa ferie malattia in continuazione e credo che lo licenzieranno, è sull'orlo di un baratro e la colpa sai di chi è? della moglie, essere allucinante, prepotente, egoista, che gli ha fatto il vuoto attorno.

sono rimasto molto sconvolto da questa esperienza indiretta, ho perso un amico e mi sono reso conto di come la psicoterapia e la psichiatria a volte possono fare dei danni enormi.
 

dondon

Utente
22 Giugno 2004
1,013
1
415
insomma la morale senza girarci troppo attorno che la vita alla fine e per alcune persone invetabilmente una fregatura e per altre no...
 

castanochiaro

Utente
25 Maggio 2006
1,707
0
615
Citazione:dondon
insomma la morale senza girarci troppo attorno che la vita alla fine e per alcune persone invetabilmente una fregatura e per altre no...

purtroppo un po è cosi'. in teoria non lo sarebbe poichè ognuno ha un libero arbitrio ed è autore del proprio destino o cmq puo' influenzarlo. ci sono figli di famiglie disagiate, di genitori violenti che si sono costruiti una vita ammirevole, sono realizzati e sono ottimi genitori. ci sono figli di famiglie amorevoli come piero maso che massacro' i suoi genitori. la psicologia e la psichiatria tendono spesso a vedere mostri dove ci sono vite difficili ma in verità a volte ci sono vite viziate e troppo facili che generano mostri peggiori.

secondo me la componente caratteriale conta moltissimo. la ns debolezza o forza interiore ci fa fermare avanti a uno scatto di nervi mentre un altro magari impugna un coltello ed ammazza una persona.

di sicuro questa è la società dei folli, è la società dove tutti vivono il disagio di una vita difficile dov'è molto complicato avere cio' che si vorrebbe per appartenere a quegli status estetici e di benessere che danno sicurezza all'uomo moderno ma queste forme di follia sono in parte anche volute, ne parlammo a proposito degli 'scoppiati' in un altro topic.