Ormai non passa giorno che non emergano notizie di arresti e segnalazioni di utilizzo di droga negli istituti scolastici italiani. C'è da chiedersi il Ministro cosa faccia e se questi siano ancora dei luoghi PEDAGOGICI o se invero raccolgano il peggio della nostra società; con insegnanti che non sanno più fare il loro mestiere, un lassismo totale che fa incancrenire la situazione. Povera scuola italiana!
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SPINELLI IN CLASSE, ARRESTATI STUDENTI
ROSSANO (COSENZA) - Spinelli confezionati e fumati dagli studenti in classe in presenza di ignari professori. E' quanto sarebbe accaduto nell'istituto tecnico per geometri 'Falcone e Borsellino' di Rossano secondo un'indagine della Guardia di finanza che ha portato all'arresto di dieci persone, tra cui tre studenti. Un ennesimo fatto di cronaca che coinvolge la scuola, questa volta legato al consumo di droga: un problema che esiste nelle aule, come esiste nella società, spiega il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado. In ogni caso, fenomeno difficile da monitorare, spiega il preside, ma che è sentito dagli insegnanti, tanto che è affrontato nei consigli di istituto per trovare soluzioni per la prevenzione. Ma, avvisa la Rete degli Studenti, è sbagliato parlare di emergenza droga nella scuola. Piuttosto ci sono casi limite, come l'aumento dell'uso della cocaina. Le più preoccupate sono le famiglie: gli insegnanti stanno gettando la spugna e ci chiedono aiuto, spiega il Coordinamento genitori democratici. I fatti di Rossano risalgono allo scorso anno scolastico. Uno studente, Cosimo Vulcano, di 20 anni, che è tra gli arrestati, ha filmato col proprio videofonino il confezionamento ed il consumo degli spinelli in classe. La ripresa, sequestrata dai finanzieri insieme al videofonino, rappresenta adesso una prova inoppugnabile di quanto accadeva in classe all' insaputa dei docenti e del preside, Michele Grande. Vulcano in passato ha giocato nella squadra di calcio della Rossanese e, secondo quanto hanno riferito gli investigatori, avrebbe fatto uso dell' hascisc anche durante un ritiro con la squadra.
L'indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica di Rossano, Dario Granieri, e dal sostituto Maria Vallefuoco, è partita dalla scoperta di una vasta rete di spacciatori a Rossano che faceva capo ad elementi legati alla criminalità. La droga veniva dal nord Italia, in particolare nella zona di Bologna, e portata da corrieri a Rossano. Erano soprattutto studenti c
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SPINELLI IN CLASSE, ARRESTATI STUDENTI
ROSSANO (COSENZA) - Spinelli confezionati e fumati dagli studenti in classe in presenza di ignari professori. E' quanto sarebbe accaduto nell'istituto tecnico per geometri 'Falcone e Borsellino' di Rossano secondo un'indagine della Guardia di finanza che ha portato all'arresto di dieci persone, tra cui tre studenti. Un ennesimo fatto di cronaca che coinvolge la scuola, questa volta legato al consumo di droga: un problema che esiste nelle aule, come esiste nella società, spiega il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado. In ogni caso, fenomeno difficile da monitorare, spiega il preside, ma che è sentito dagli insegnanti, tanto che è affrontato nei consigli di istituto per trovare soluzioni per la prevenzione. Ma, avvisa la Rete degli Studenti, è sbagliato parlare di emergenza droga nella scuola. Piuttosto ci sono casi limite, come l'aumento dell'uso della cocaina. Le più preoccupate sono le famiglie: gli insegnanti stanno gettando la spugna e ci chiedono aiuto, spiega il Coordinamento genitori democratici. I fatti di Rossano risalgono allo scorso anno scolastico. Uno studente, Cosimo Vulcano, di 20 anni, che è tra gli arrestati, ha filmato col proprio videofonino il confezionamento ed il consumo degli spinelli in classe. La ripresa, sequestrata dai finanzieri insieme al videofonino, rappresenta adesso una prova inoppugnabile di quanto accadeva in classe all' insaputa dei docenti e del preside, Michele Grande. Vulcano in passato ha giocato nella squadra di calcio della Rossanese e, secondo quanto hanno riferito gli investigatori, avrebbe fatto uso dell' hascisc anche durante un ritiro con la squadra.
L'indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica di Rossano, Dario Granieri, e dal sostituto Maria Vallefuoco, è partita dalla scoperta di una vasta rete di spacciatori a Rossano che faceva capo ad elementi legati alla criminalità. La droga veniva dal nord Italia, in particolare nella zona di Bologna, e portata da corrieri a Rossano. Erano soprattutto studenti c