scoperto fossile di scorpione gigante

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
2,520
1
615
Trovato in Germania fossile
di uno scorpione gigante
di MASSIMO BERNARDI*


Markus Poschmann
NELLA nota zona fossilifera dell'Eifel, nell'area più orientale della Ardenne, è stato portato alla luce il più grande artropode mai vissuto nell'intera storia della vita su questo pianeta. L'esemplare è stato classificato come Jaekelopterus rhenaniae, uno scorpione d'acqua; un feroce predatore dei rigogliosi e popolati bassifondi salmastri del periodo Devoniano, circa 400 milioni di anni fa. L'esemplare, come spesso accade nei ritrovamenti paleontologici, si presenta tutt'altro che completo ed è sostanzialmente limitato a una delle chele che, presumibilmente, veniva utilizzata in modo del tutto analogo a quanto gli scorpioni fanno oggi.

Secondo la ricostruzione eseguita da un team di studiosi inglesi, tedeschi e americani, l'intero organismo poteva raggiungere i 3,5 metri di lunghezza a chele distese. Dopo mesi di delicata preparazione e una soppesata fase di valutazione del reperto - come sottolinea il primo autore dello studio, il dottor Simon J. Braddy della Bristol University - l'articolo che ne presenta la scoperta verrà pubblicato nel prossimo numero del prestigioso periodico Biological Letters.

Gli artropodi rappresentano il più numeroso e diversificato gruppo di organismi viventi e, più in generale, il gruppo di maggior successo nell'intera storia della vita. Essi comprendono forme adattate alle più diverse condizioni ambientali, con i più disparati stili di vita: da parassiti obbligati a docili impollinatori sino a voraci predatori. Gli artropodi sono spesso poco visibili o sfuggenti alla nostra vista: la maggior parte dei componenti di questo gruppo hanno dimensioni millimetriche. Ben più familiari rappresentanti come calabroni, farfalle, ragni e gamberetti possono raggiungere dimensioni centimetriche; alcuni, come granchi ed aragoste, anche decimetriche.

Questa generale limitazione nelle dimensioni è riconducibile al particolare e unico percorso evolutivo che questo gruppo intraprese sin dalle sue origini. La caratteristica presenza di un esoscheletro (contrapposto, ad esempio, al nostro scheletro, che è interno al corpo), di un sistema unico di locomozione e respirazione (ad esempio negli insetti) e l'alto costo energetico del processo di muta, possono essere addotti come fattori limitanti una eccessiva crescita della massa e del volume totale dell'organismo.

Caratteristicamente il periodo Carbonifero (circa 300 milioni di
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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Trovato in Germania fossile
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Markus Poschmann
NELLA nota zona fossilifera dell'Eifel, nell'area più orientale della Ardenne, è stato portato alla luce il più grande artropode mai vissuto nell'intera storia della vita su questo pianeta. L'esemplare è stato classificato come Jaekelopterus rhenaniae, uno scorpione d'acqua; un feroce predatore dei rigogliosi e popolati bassifondi salmastri del periodo Devoniano, circa 400 milioni di anni fa. L'esemplare, come spesso accade nei ritrovamenti paleontologici, si presenta tutt'altro che completo ed è sostanzialmente limitato a una delle chele che, presumibilmente, veniva utilizzata in modo del tutto analogo a quanto gli scorpioni fanno oggi.

Secondo la ricostruzione eseguita da un team di studiosi inglesi, tedeschi e americani, l'intero organismo poteva raggiungere i 3,5 metri di lunghezza a chele distese. Dopo mesi di delicata preparazione e una soppesata fase di valutazione del reperto - come sottolinea il primo autore dello studio, il dottor Simon J. Braddy della Bristol University - l'articolo che ne presenta la scoperta verrà pubblicato nel prossimo numero del prestigioso periodico Biological Letters.

Gli artropodi rappresentano il più numeroso e diversificato gruppo di organismi viventi e, più in generale, il gruppo di maggior successo nell'intera storia della vita. Essi comprendono forme adattate alle più diverse condizioni ambientali, con i più disparati stili di vita: da parassiti obbligati a docili impollinatori sino a voraci predatori. Gli artropodi sono spesso poco visibili o sfuggenti alla nostra vista: la maggior parte dei componenti di questo gruppo hanno dimensioni millimetriche. Ben più familiari rappresentanti come calabroni, farfalle, ragni e gamberetti possono raggiungere dimensioni centimetriche; alcuni, come granchi ed aragoste, anche decimetriche.

Questa generale limitazione nelle dimensioni è riconducibile al particolare e unico percorso evolutivo che questo gruppo intraprese sin dalle sue origini. La caratteristica presenza di un esoscheletro (contrapposto, ad esempio, al nostro scheletro, che è interno al corpo), di un sistema unico di locomozione e respirazione (ad esempio negli insetti) e l'alto costo energetico del processo di muta, possono essere addotti come fattori limitanti una eccessiva crescita della massa e del volume totale dell'organismo.

Caratteristicamente il periodo Carbonifero (circa 300 milioni di
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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Trovato in Germania fossile
di uno scorpione gigante
di MASSIMO BERNARDI*


Markus Poschmann
NELLA nota zona fossilifera dell'Eifel, nell'area più orientale della Ardenne, è stato portato alla luce il più grande artropode mai vissuto nell'intera storia della vita su questo pianeta. L'esemplare è stato classificato come Jaekelopterus rhenaniae, uno scorpione d'acqua; un feroce predatore dei rigogliosi e popolati bassifondi salmastri del periodo Devoniano, circa 400 milioni di anni fa. L'esemplare, come spesso accade nei ritrovamenti paleontologici, si presenta tutt'altro che completo ed è sostanzialmente limitato a una delle chele che, presumibilmente, veniva utilizzata in modo del tutto analogo a quanto gli scorpioni fanno oggi.

Secondo la ricostruzione eseguita da un team di studiosi inglesi, tedeschi e americani, l'intero organismo poteva raggiungere i 3,5 metri di lunghezza a chele distese. Dopo mesi di delicata preparazione e una soppesata fase di valutazione del reperto - come sottolinea il primo autore dello studio, il dottor Simon J. Braddy della Bristol University - l'articolo che ne presenta la scoperta verrà pubblicato nel prossimo numero del prestigioso periodico Biological Letters.

Gli artropodi rappresentano il più numeroso e diversificato gruppo di organismi viventi e, più in generale, il gruppo di maggior successo nell'intera storia della vita. Essi comprendono forme adattate alle più diverse condizioni ambientali, con i più disparati stili di vita: da parassiti obbligati a docili impollinatori sino a voraci predatori. Gli artropodi sono spesso poco visibili o sfuggenti alla nostra vista: la maggior parte dei componenti di questo gruppo hanno dimensioni millimetriche. Ben più familiari rappresentanti come calabroni, farfalle, ragni e gamberetti possono raggiungere dimensioni centimetriche; alcuni, come granchi ed aragoste, anche decimetriche.

Questa generale limitazione nelle dimensioni è riconducibile al particolare e unico percorso evolutivo che questo gruppo intraprese sin dalle sue origini. La caratteristica presenza di un esoscheletro (contrapposto, ad esempio, al nostro scheletro, che è interno al corpo), di un sistema unico di locomozione e respirazione (ad esempio negli insetti) e l'alto costo energetico del processo di muta, possono essere addotti come fattori limitanti una eccessiva crescita della massa e del volume totale dell'organismo.

Caratteristicamente il periodo Carbonifero (circa 300 milioni di
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
2
2,015
Akiraa, sembra cosa da fantascienza, pensa ad uno scorpione gigante in strada...qti brividi( e non parlo dei cari Die e Cris)!!![:D][:p][:D]