SCALPICIN

lino_mic

Utente
3 Luglio 2005
182
0
165
Salve,
ho sentito parlare ed ho letto di un IDROCORTISONIco : SCALPICIN.
Ebbene vorrei avere, e vi ringrazio, maggiori notizie ed eventualmente vostre esperienze in merito.
Leggendo ho avuto un dubbio:
lo Scalicin andrebbe usatao da solo, oppure senve ad un migliore assorbimento di altre terapie....vedi MINOXDIL?
Vi ringrazio.
Gradirei, naturalmente, anche il parere del Dott. Gigli.
 

lino_mic

Utente
3 Luglio 2005
182
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Salve,
ho sentito parlare ed ho letto di un IDROCORTISONIco : SCALPICIN.
Ebbene vorrei avere, e vi ringrazio, maggiori notizie ed eventualmente vostre esperienze in merito.
Leggendo ho avuto un dubbio:
lo Scalicin andrebbe usatao da solo, oppure senve ad un migliore assorbimento di altre terapie....vedi MINOXDIL?
Vi ringrazio.
Gradirei, naturalmente, anche il parere del Dott. Gigli.
 

lino_mic

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3 Luglio 2005
182
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Salve,
ho sentito parlare ed ho letto di un IDROCORTISONIco : SCALPICIN.
Ebbene vorrei avere, e vi ringrazio, maggiori notizie ed eventualmente vostre esperienze in merito.
Leggendo ho avuto un dubbio:
lo Scalicin andrebbe usatao da solo, oppure senve ad un migliore assorbimento di altre terapie....vedi MINOXDIL?
Vi ringrazio.
Gradirei, naturalmente, anche il parere del Dott. Gigli.
 
6 Marzo 2003
867
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Queste sono le ragioni per cui riteniamo valido usare corticosteroidi, particolarmente l'idrocortisone nella terapia delle cadute dei capelli.

1) In caso di seborrea l'uso di un blando corticosteroide non alogenato è certamente utile per controllare l'eritema e la desquamazione oltre che per rimuovere il sebo, mettendo così la cute in condizioni di poter ricevere meglio le altre terapie topiche.
2) Il cortisolo (idrocortisone) facilità le attività mediate da cAMP (Iizuka H. - Voorhees J.), probabilmente mediante un blocco della fosfodiesterasi (Zanussi C.), forse anche attivando l'adenilciclasi, e contribuisce così ad attivare il metabolismo energetico del tricocheratinocita.
3) Il cortisolo attiva la neoglicogenesi delle cellule della matrice e della papilla del bulbo pilifero, analogamente a quanto avviene nel fegato. Il glicogeno si accumula nel citoplasma cellulare durante il telogen e viene consumato durante l'anagen (De Villez R.L.). Il cortisolo consente quindi una produzione di glicogeno garante della omeostasi glicidica ed energetica del capello.
4) Il cortisolo si lega debolmente ai recettori degli androgeni, riduce l'attività enzimatica della 5 alfa reduttasi e compete, sia pur blandamente, con il diidrotestosterone per il recettore citosolico.
5) Il cortisolo è probabilmente capace di incrementare i fenomeni di aromatizzazione del follicolo pilifero, analogamente a quanto dimostrato nel tessuto adiposo (Salerno R.).
L'uso topico di cortisonici può quindi risultare vantaggioso dato che si pone a cavallo fra le terapie endocrine e quelle intese a modulare, attraverso il sistema adeniciclasi-cAMP, il metabolismo energetico del bulbo pilifero.