carissima Claudia, grazie per i non meritati complimenti (purtroppo so quel poco in genere)...sono comunque d'accordo con te e con dihablo... per cio' che concerne i linfonodi ascellari, bisogna valutare, tra gli altri aspetti, il volume, la consistenza, se vi è calore o dolre, se sono ingrossati unilateralmente o bilateralmente, potendo a seconda dei casi, avere significato differente...tantissime sono le patologie che possono causare una linfoadenopatia ascellare, dalle piu' banali, alle piu' impegnative...lo stesso dicasi per l'ematuria (presenza di sangue nelle urine)che, se non ho capito male, nel caso della mamma di quasicalvo, si tratta di ematuria microscopica, ovvero svelata da un esame delle urine, e non macroscopica, ovvero osservata direttamente la presenza di urine rosse o a lavatura di carne...quasicalvo, correggimi se sbaglio...comunque l'ematuria, è un sintomo assai generico, anche in questo caso spia di patologie quantomai varie...dalla semplice infezione vescicale (cistite) ad infezioni piu' impegnative, come cisto pieliti...poi patologie renali di ogni genere...infettive, produttive, infiammatorie,autoimmunitarie, vascolari, oltre che di patologie uretrali ed ureterali...anche una banale calcolosi, puo' dare sangue nelle urine...non vanno poi dimenticate le patologie ematologiche, con difetto piastrinico, turbe della coagulazione,altre numerose malattie del sangue...nella maggior parte dei casi, fortunatamente, il sangue è legato a banali infezioni del tratto urinario...bene ha fatto il medico di quasicalvo a prescrivere una urocultura...sarebbe opportuno integrare il tutto con una ecografia addominale, per la valutazione dei reni e pelvica, per la valutazione di vescica e apparato riproduttivo...questo come primo approccio...inoltre, aggiungo che il locabiotal e' un antbiotico-antiinfiammatorio topico, che non puo' causare nel modo piu' assoluto un sanguinamento urinario...a presto...ciao