salve

tempions

Utente
15 Maggio 2003
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Ultimamente frequento poco il forum.
Gli impegni sono tanti e tocca rispettarli.
La mia vita procede bene e sono felice anche se rispetto al passato quegli stessi problemi che distruggevano la mia vita oggi ci sono anche se ho scelto ormai da anni di non considerarli.
A casa i problemi ci sono sempre e tanti, mio padre come nel passato è sempre assente ma ormai ho raggiunto un margine di maturità tale da estraniermi e non dipendere dal suo affetto e dalla sua stima.
Mia madre ha evidenti e grossi problemi. Fà una vita che non la gratifica, e alterna momenti di benessere ad attimi di forte nervosismo. Si lamenta in continuazione nonostante spesso non esista un motivo valido per lamentarsi. Una semplice uscita di mia madre con mio padre è per lei oggetto di lamento se ad esempio mio padre non le ha detto preventivamente (2-3 ora prima!) che dovevano uscire...e molto spesso la reazione di mia madre è violenta sopratutto in senso verbale.
Mio fratello vive male...è piccolo ma credo abbia subito la totale incompetenza dei miei genitori.
Un altro figlio dell'incompetenza e della poca cultura che non ha suo malgrado la forza, l'intelligenza e il carattere che mi ha salvato anni fà. Sta crescendo male..
Studiare in questo contesto è impossibile, le urla e i lamenti riempiono le mie ore di studio ...e fin troppo spesso il solo pensiero che mi conquista è quello di finire presto il capitolo e vedere gli amici o andare in palestra o all'allenamento di calcio.
Sono rammaricato e proprio un senso di sdegno misto a vergogna per questa situazione.
Riesco ad andare avanti come se nulla fosse , come se fosse facile...ponendo agli altri sempre e solo l'immagine bella di me .
La mia vita nonostante tutto è bella, ho tanto e ho avuto tanto riguardo tutto.
Se esiste Dio lo prego che un giorno mi liberi da questo inferno, anche se il mio paradiso lo vivo e lo trovo ogni giorno ...non è bello sentire la propria madre invocare e sperare la propria morte...non è bello ve lo assicuro.

 

mcgemmon

Utente
27 Luglio 2006
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A volte quando sei nervoso si possono dire tante cose sgradevoli. L'unica cosa che potrei consigliarti, non rimanere impalato quando tua mamma grida e non scappare, stai li con lei e falla calmare e ragionare, insomma consolala un po'.
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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Forse ti chiedo troppo ma prova ad aiutare tua madre, il suo problema è molto semplice, la sua anima soffre perchè c'è qualcosa che non va, parlale, magari tutto questo potrebbe cambiare soltanto cambiando lavoro.
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
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Mia madre non lavora, non ha mai lavorato ...si è occupata sempre della casa e della crescita dei figli.
Mi spiace dirlo ma il suo operato è stato fallimentare, o per lo più non ha mai svolto bene il suo ruolo. Sono avverso ai giudizi, ma gli episodi di questi anni dimostrano quanto sia stata incompetente.
Sono cresciuto grazie alle mie brave esperienze , alle amicizie e perchè no grazie alle esperienze amorose.
Mia madre è sempre stata li'...questo è vero, ma la cosa che più mi rammarica è che non è mai stata li' da genitore ma da nemico...voi direte come?
Ha sempre avuto da ridire su tutto anche quando ero solo da ammirare....spesso mi ha dato perdente prima del tempo, e quando ottenevo un risultato concludeva cosi' Era il minimo che potessi fare.
Quando da più piccoli (ora ho 20 anni) ero nervoso o triste, lei mi ha reso sempre più nervoso o triste ....mi ha sempre fatto vivere tra gli alti e bassi....tra gli elogi e le mortificazioni che penso a 12-13 anni un bambino non meriti, sopratutto quando ero davvero un bambino assai in gamba.
Mia madre ha dei problemi dentro di sè che risalgono alla sua infanzia e alla adolescenza, di cui io non sono responsabile .
Mio padre? Cosa dire...Mio padre sà benissimo della sua situazione ma il lavoro spesso lo porta lontano e questo rappresenta per lui un importante alleggerimento. Come già detto in passato, mio padre per me non ha mai rappresentato nulla...ed è duro dirlo. Non ricordo mio padre fuori la scuola alle elementari (ma neanche all'asilo), non ricordo nessun insegnamento se non l'indifferenza. Poco importa.
Vi ripeto...io guardo avanti, penso per me, sono grande e non voglio proprio entrare in questa storia...darei un ulteriore ragione a mia madre per lamentarsi e per questo motivo faccio il figlio e non oltre.